La sanità affonda, ma l’orchestra continua a suonare

Ieri sera è andata in scena un’altra triste puntata della telenovela sulla sanità casentinese. I soliti attori ci hanno raccontato la novella che il futuro è radioso e che i sacrifici sono stati necessari, prima del punto nascita, poi della chirurgia di urgenza, domani, forse, del pronto soccorso. Siamo ormai sul Titanic, ma l’orchestrina guidata da Desideri continua a suonare e a rassicurare i passeggeri che sì, lo schianto c’è stato, ma arriveremo in porto. Magari il porto rassicurante e dorato della sanità privata?

Un dato ormai è certo a tutti, anche a chi ha voluto, con rinnovata speranza e insistenza, cercare un dialogo; non c’è nessun tipo di possibilità di accordo con questa classe politica perché questa classe politica non ha nessun tipo di credibilità. A cominciare dai sindaci.

Ora le strade sono solo due, se davvero si vuole difendere il poco che resta della sanità casentinese: o i cittadini del Casentino si mobilitano davvero con azioni anche eclatanti, in migliaia, non i soliti dieci, o si cambia tutto quando si andrà a votare e si mandano a casa questi incapaci che non difendono il territorio in cui e per cui sono stati eletti.

Ma bisogna far presto perché il Titanic sta affondando e le scialuppe di salvataggio, sono poche ormai, davvero poche…

Il Badalischio

Vi consigliamo di leggere questo articolo, davvero molto interessante… il-nuovo-ospedale-del-casentino