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sabato, 1 Marzo 2025

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La “Via delle Leboline”

di Terenzio Biondi – C’è anche un antico sentiero che inizia nella piazzetta di Taena, un sentiero che dagli anni sessanta del secolo scorso viene chiamato “via”, sì, “Via della Leboline”. Erano tante le giovani donne di Taena che in quegli anni andavano a lavorare al pantalonificio dei F.lli Lebole a Rassina.

Non c’era allora la grande via asfaltata che da Taena porta in località “La Fatica” (costruita negli anni settanta), e la via più breve, comoda e sicura per raggiungere il luogo di lavoro era l’antico sentiero che da Taena porta a Gargiano e poi a Rassina. Un sentiero percorso a piedi dalle Leboline la mattina presto per raggiungere il luogo di lavoro, e poi nel tardo pomeriggio per tornare a casa dopo la chiusura del pantalonificio. Un sentiero lungo oltre due chilometri, ancora oggi facilmente percorribile.

Bello nei pressi di Taena, circondato da campi pieni di olivi secolari (l’olio di Taena era rinomato sin dal tardo medioevo) e di alberi da frutto, soprattutto meli (le mele neste, conservate in cantina al fresco, venivano a Taena mangiate – mi raccontava tanti anni fa il “Bricco” – fino a Pasqua). C’è anche, sul ciglio del sentiero, un’antica fonte con acqua freschissima, e lì le Leboline sempre si fermavano a riempire una bottiglietta d’acqua per berla durante la camminata. Bellissimo a metà strada, circondato dal bosco, largo sempre un paio di metri. Il che la dice lunga sull’importanza di questo sentiero nei tempi passati, quando veniva percorso anche da cavalli e mezzi agricoli.

Fantastico nelle vicinanze di Gargiano, circondato dai vecchi campi dell’antica Fattoria di Gargiano, ancora oggi pieni di olivi, viti, meli, susini… Quando arrivi al borgo di Gargiano quasi non credi ai tuoi occhi: un antico borgo perfettamente restaurato nei decenni passati, circondato da vecchie mura, con ancora ben evidente l’antica porta di accesso. All’esterno delle mura enormi cipressi secolari verdissimi, e all’interno delle mura palazzi nobiliari dei secoli passati e giardini con fiori meravigliosi.

Da Gargiano il sentiero si allarga e in poche centinaia di metri in discesa raggiunge la periferia di Rassina, a brevissima distanza dalla confluenza del piccolo Fosso di Gargiano nel Torrente Rassina. Dal sentiero, per quasi tutto il suo percorso, un panorama meraviglioso: all’estremo orizzonte il sacro Monte della Verna, spesso sovrastato da enormi bianche nuvole, e a breve distanza Chitignano con l’antico castello dei Conti Ubertini.

Un sentiero che sa regalarti emozioni uniche, indescrivibili. Un ambiente da sogno.

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