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sabato, 26 Aprile 2025

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Le Pulende a Soci: la festa della Quaresima

È diventata una tradizione irrinunciabile per tantissimi casentinesi. Una pausa pranzo diversa, unica, che con trepidazione aspettiamo da un anno all’altro. Un momento di divertimento, buonissimo cibo, tanto vino, consumato in paese, tra amici vecchi e nuovi. Stiamo parlando delle mitiche Pulende di Soci, una festa storica per il paese e per tutto il Casentino che esiste ormai da 100 anni! L’antichissimo pranzo delle Pulende viene servito in piazza nel giorno del mercoledì delle Ceneri. La festa viene organizzata, anche questo anno, dalla Pro Loco che si è già messa in moto per portare sulle tavolate delle Pulende i piatti forti della tradizione. Aringa, baccalà e, ovviamente, la polenta che l’hanno resa una festa conosciuta anche fuori dai confini di vallata.
“Si inizia alle 8 a cucinare alla griglia il baccalà, ne prepareremo ben 3 quintali e mezzo, e le aringhe, insieme a polenta di granturco e di castagne. Tutti i casentinesi sono invitati per mangiare insieme tutte queste specialità, oppure portare via porzioni da consumare a casa con i propri familiari.” Ci ha spiegato Giovanni Detti, vicepresidente della Pro loco di Soci.
Per il pranzo delle Pulende si arrivano a confezionare circa 2.000 coperti, tra panini, primi e secondi e piatti da asporto. Sì, perché c’è già chi, alle prime ore del mattino, passa a ritirare il proprio baccalà take-away.
Le Pulende si terranno quest’anno il 6 marzo, come da tradizione, il mercoledì delle Ceneri, per tutti l’inizio della Quaresima, mentre per Soci e per tutto il Casentino, ancora un giorno di festa e grandi mangiate che proseguono fino a sera. “Certo! La tradizione prosegue con l’immancabile “sfagiolata”, una cena speciale, alla quale si può partecipare su prenotazione. La “sfagiolata” si terrà all’Auditorium “Berretta Rossa”, anche qui baccalà in umido, il tonno e una squisita minestra di tagliolini al passato di ceci, la faranno da padroni.” Ha continuato il vicepresidente.
Se oggi, però, le Pulende permettono di assaggiare del pesce di qualità superiore, proveniente dai mari d’Islanda, in passato questa festa era dedicata ai poveri ai quali tutti i commercianti di Soci offrivano qualcosa. I vecchi raccontano che già intorno al 1920, la Società del Carnevale offrisse, nel giorno di martedì grasso, ai questuanti sociani, e a quelli degli altri paesi del Casentino, un pranzo chiamato “la cuccagna”, servito in piazza da uomini in mutande (in linea con lo spirito carnevalesco!) riscaldati solo dal calore del vino. Il pesce, considerato allora un piatto povero, veniva portato nella zona del Casentino dai compaesani che tornavano dalla Maremma, oppure, veniva barattato con delle castagne con i vicini romagnoli. La festa della cuccagna procedeva fino a notte fonda e, qualcuno racconta, che neppure i carbonai, dopo la serata di bagordi e follie, volessero (o riuscissero…) tornare alla macchia. Rimasti in paese, ancora un po’ storditi dai postumi del Carnevale, i carbonai si ritrovavano in piazza anche il giorno successivo, il mercoledì delle ceneri, per mangiare e bere ancora. Le Pulende, dunque, nacquero così, come un momento conviviale di gioia e di voglia di stare insieme.
Mentre per la chiesa era già iniziato il periodo della Quaresima, a Soci si continuava a festeggiare nel turbinio colorato di un altro giorno di Carnevale. Anche la sera, allo stesso modo, gli uomini si riunivano nel teatro del Circolo dei Lavoratori per brindare di nuovo e mangiare insieme un piatto di fagioli, come atto propiziatorio alla Quaresima.
Le Pulende sono diventate, ormai da anni, un appuntamento fisso per molti casentinesi. Operai, impiegati, bancari, lavoratori di qualsiasi genere e di ogni azienda situata intorno a Soci, il mercoledì delle Ceneri, consumano in piazza, con aringa e baccalà, la loro pausa pranzo. Ma anche i rappresentanti che passano dal Casentino, si fermano volentieri ad assaggiare i sapori autentici della tradizione sociana.
“Non c’è bisogno di fare pubblicità.” Ci ha detto qualcuno della Pro Loco: “Tutti sanno che cosa sono le Pulende, il clima che si crea e cosa vuol dire mangiare tutti insieme in piazza come una grande famiglia. È la festa dei sociani, ma è bello che per la qualità del cibo e per la voglia di festeggiare, vengano persone un po’ da tutto il Casentino.”
Il 6 marzo, quindi ricordatevi di passare da Soci. C’è da brindare e mangiare insieme alla festa di Quaresima lunga ormai quasi cento anni!

(tratto da CASENTINO2000 | n. 303 | Febbraio 2019)

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