Una decisione comunque sbagliata, che va a colpire un dirigente che, nessuno lo nega in questa vicenda, si è dimostrato negli anni di assoluto valore e la cui perdita sarebbe un danno assai maggiore di quanto si possa risparmiare dal suo licenziamento: quindi una decisione comunque improvvida e da rivedere. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale in merito alla vicenda – in più occasioni ripresa dalla stampa – del dirigente dell’Unione dei Comuni e prima della Comunità Montana del Casentino Dr. Simone Borchi. A quanto appreso – prosegue Sgherri – con un licenziamento fissato per il 2015 e attualmente a stipendio fortemente ridotto, con la motivazione di una ristrutturazione di pianta organica e di riduzione dei costi. A parte il danno della perdita di una “colonna” della ex Comunità Montana come l’interessato e che la dichiarazione di esubero ha portato alla situazione che si stia continuando a pagarlo senza farlo lavorare (situazione che certo non è determinata e voluta da Borchi), oltre a tutto ciò non si possono sottacere i forti dubbi che vengono da un fatto ben preciso: che si tratta proprio di colui – come riporta anche la stampa – che avrebbe chiesto agli organi competenti di non procedere alla nomina di un direttore generale per una Unione dei Comuni che non sarebbe stata legittimata a farlo, e – a quanto consta – poi la Corte dei Conti ha imposto l’annullamento di tale nomina. Solo un caso che la ristrutturazione colpisca proprio questo dirigente? Un sospetto sorge spontaneo! C’è un’inchiesta in corso sulla questione, ma la consecutio non può non far sorgere dei dubbi in merito. Certo, al di là di queste analogie, la scelta di privarsi di un dirigente di questa esperienza cozza di fatto comunque con la motivazione per la quale è in corso la procedura di esubero. E – conclude Sgherri – quindi ritengo e auspico che venga rivista.
Monica Sgherri (Capogruppo FDS/Verdi Consiglio Regione Toscana)
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