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lunedì, 31 Marzo 2025

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Love Dancing!

di Federica Andretta – Torniamo a parlare della squadra di danza aerea guidata da Martina Castelli, insegnante di danza. Ricordiamo che la danza aerea è uno sport che sta prendendo sempre più campo tanto che dal mese di febbraio di quest’anno è stato ufficialmente riconosciuto dal CONI come sport. Ma facciamo un passo indietro e parliamo di ciò che è accaduto all’inizio dell’anno. Il 24, 25 e 26 gennaio scorso, infatti, si è tenuta a Bologna la Coppa del Mondo di danza aerea. Il gruppo di Martina, formato da un totale di quattordici allieve, ha presentato cinque coreografie di cui quattro hanno ottenuto il podio riportando: 2 ori: uno vinto con una coreografia di gruppo di cerchio aereo eseguita da otto allieve e l’altro sempre con una coreografia di gruppo di cerchio aereo realizzata questa volta da tre allieve. 1 bronzo: ottenuto con un doppio di cerchio; 1 argento: vinto con un doppio di tessuti.

Quest’anno Claudia e Michela (Campionesse Mondiali nel 2022 e nel 2023) sono arrivate quinte su dodici coppie in gara concorrendo nella categoria Star Senior (livello più alto in assoluto). Nonostante non si siano aggiudicate il podio, hanno saputo dimostrare tutto il loro valore e la loro bravura. Dato il livello alto delle nostre protagoniste e di tutti coloro che hanno concorso a quest’importante evento, non possiamo che complimentarci con loro e tifare per il prossimo anno! Ma che cosa significa Star Senior ? Per quanto riguarda le competizioni mondiali del mondo della danza, esistono tre categorie che vanno dalla più “bassa” alla più “alta”: – Rookies – Ring Star – Star All’interno di ciascuna di queste tre categorie troviamo le seguenti cinque fasce di età: – Under 7 – Under 10 – Under 14 – Under 18 – Senior (dai 18 anni). Alla Coppa del Mondo hanno partecipato molte Nazioni tra cui la Polonia, che ha vinto tantissimi premi. Martina e le sue ragazze sono rimaste in contatto con la scuola polacca che ha allenato le atlete al fine di organizzare un giorno uno scambio di studio estivo.

Come ci fa notare Martina, un ringraziamento speciale (oltre alle ragazze) va anche a Ilaria Vitiello e Denise Manni che l’aiutano nella gestione a 360° del gruppo danza. La Coppa Mondiale del 2025 ha così terminato il percorso iniziato lo scorso anno. Ora che la sfida mondiale si è appena conclusa, le nostre ragazze sono pronte per ripartire da capo con “vecchie” allieve e “nuove leve”. E così il prossimo appuntamento sarà le Regionali del 12-13 aprile a Limite sull’Arno (Firenze). ma conosciamo meglio alcune delle protagoniste di questa squadra iniziando, naturalmente, da chi la guida.

Martina, hai gareggiato quest’anno? «No visti i tanti impegni con la scuola e le ragazze. L’Anno scorso ho partecipato alle Nazionali che si sono tenute a Velletri (Roma) ottenendo il primo posto nel cerchio insieme a Denise».

Com’è iniziata la tua passione per la danza? «Ho iniziato a ballare all’età di quattro anni, facendo danza classica, hip hop… poi nel 2015 ho cominciato danza aerea presso una scuola di Arezzo dove mi recavo due volte a settimana. Successivamente ho trascorso un anno a Roma ottenendo gli attestati per insegnare la danza aerea e la pole dance. Nel 2016 ho portato la danza aerea nella scuola in cui insegnavo e nel 2021 ho aperto la mia scuola Live Love Dance a Subbiano continuando ad insegnare nella scuola Two Pas Dance di Soci. Ho conseguito inoltre la magistrale in Scienze Motorie».

Se dovessi fare una scelta, meglio danza aerea o pole dance? «Sceglierei la danza aerea, perché è più espressiva rispetto alla pole dance anche se sono comunque simili».

C’è un limite di età per ballare? «Non c’è un limite di età per ballare a meno che non lo si faccia a livello agonistico. Solitamente si può arrivare fino a quaranta e cinquant’anni, come dimostrano alcune ballerine che hanno partecipato alla Coppa Mondiale di quest’anno. In genere, si inizia a gareggiare da giovanissime intorno ai sei anni; solo così si possono ottenere dei livelli molto alti. Si può comunque intraprendere il ballo anche quando si è più grandi, ovviamente non si raggiungeranno mai dei livelli alti ma più che altro amatoriali».

Ora riportiamo le parole delle tre ragazze che si sono aggiudicate l’oro nella coreografia di cerchio aereo. Sono (in ordine di intervista) Giulia, Aurora e Gaia.

Giulia, qual è il tuo sogno per il futuro? «Sogno di partecipare nuovamente ai Mondiali. Vorrei che la danza diventasse una professione!».

Hai una ballerina a cui ti ispiri e che ammiri? «Sì, si chiama Virginia Martinelli. È una professionista di danza aerea con cui abbiamo fatto uno stage».

Aurora, come ti sei sentita quando hai ottenuto l’oro? «Ho provato una bella emozione quando ho vinto, perché è una di quelle sensazioni che si può vivere solo qualche volta nella vita!».

Come si concilia la scuola con la danza? «Bene: ci vogliono impegno, sacrifici e passione».

Gaia, raccontaci quest’esperienza che hai vissuto ai mondiali! «È stato bellissimo condividere quest’esperienza. Le prove sono state faticose, lunghe e impegnative ma siamo tanto contente!».

Progetti per il futuro? «Innanzitutto, chi raggiunge il podio ai Regionali ottenendo un punteggio superiore a 95 passa ai Nazionali (che solitamente si tengono intorno alla fine di maggio) dopodiché come progetti estivi è previsto un campus della durata di una settimana a Cesenatico nella seconda metà di luglio; ci abbiamo partecipato anche l’anno scorso. Si tratta di un campus nazionale che accoglierà più o meno 300 allievi provenienti da tutta Italia; in questa settimana ce ne staremo, diciamo, in ritiro come in una sorta di colonia dove dalla mattina alla sera lavoreremo sulla danza aerea e sulla pole dance unendoci comunque anche la parte acrobatica, quella di danza moderna, lo stare insieme, il dormire tutti insieme e il mangiare insieme. Sarà quindi una settimana di grande crescita per tutte le ragazze che vi parteciperanno».

Concludiamo il nostro servizio citando una frase celebre di Martha Graham: «I più grandi ballerini non sono grandi per il loro livello tecnico, sono grandi per la loro passione». Abbiamo scelto questa frase, perché racchiude al meglio quello che abbiamo percepito in questa e nelle interviste precedenti a Martina e alle sue allieve. Ciò che ci hanno insegnato e ci insegnano è che la passione e la dedizione possono portare davvero lontano!

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