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mercoledì, 5 Febbraio 2025

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Momenti d’estate

testi e foto di Andrea Barghi – Girovagando per le nostre antiche foreste, in questo periodo dell’anno, dove il sole e i cieli azzurro intenso si incontrano, scopriamo una miriade di meraviglie. Se ci inoltriamo in silenzio nelle selve dell’appennino che attraversa questo lembo di Toscana e Emilia-Romagna, il nostro cuore sussulta ad ogni piè sospinto. Gli incontri si fanno sempre più interessanti. Dalle Cince more intente a giocare tra gli abeti come farfalle innamorate, alle salamandre che, con i loro variopinti colori, sostano nelle pozze dei torrenti quasi asciutti e trasparenti, mostrando levigatissime pietre bagnate da acque limpide e scorrenti. E che dire delle faggete cosparse di verde dove è possibile respirare aria pura e fresca? E forse, se saremo davvero “non presenti” riusciremo ad incontrare qualche elusivo animale. Ma ci sono anche zone umide dove giganteschi e ombrelliformi farfari cospargono il terreno d’un verde smeraldino emergendo tra nebbie candide e fatate dove è possibile intravedere Elfi e Gnomi. Se siamo amanti, veri amanti della natura, saremo capaci di intravvedere anche lo Spirito della foresta. Esso appare solo a chi, motivato dall’amore per la natura e rispettoso di ogni essere vivente, silenziosamente si inoltra tra le meraviglie metafisiche della foresta. L’abetina di Camaldoli che cinge l’Eremo, o l’Alpeggio di San Paolo in Alpe, La Lama, il Monte Penna… luoghi mistici dove è possibile incontrare noi stessi. Camminare tra le nostre imponenti faggete e tra i secolari abeti che cospargono di storia i monti delle Casentinesi alle prime luci dell’alba fino alle ultime luci del crepuscolo serale, è un’esperienza che vi consiglio. Vi porterà in un mondo surreale e fantastico… quello della conoscenza e della consapevolezza. Un’esperienza unica e quanto mai rara. Inutile dirvi che le comitive chiassose e poco rispettose delle meraviglie naturali sono da evitare o, se ci riuscite, da educare. La natura è l’unica che potrà salvare il mondo il resto ci porterà alla deriva. Inoltratevi dunque negli antichi luoghi che le nostre foreste tengono racchiusi nello scrigno verde che da secoli pervade di atmosfere sempre nuove e costantemente mutevoli questo luogo sacro, dove natura e cultura vivono in simbiosi sin dalla notte dei tempi.

(tratto da CASENTINO2000 | n. 284 | Luglio 2017)

Faggeta a Pian Tombesi

libro 83

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