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sabato, 22 Febbraio 2025

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Oltre le parole…

di Federica Andretta – «La fotografia siamo noi che la facciamo, ci rappresenta. È impudica, e a diffonderla occorre coraggio. Lo so che oggi come oggi miliardi di fotografie sono condivise con la massima leggerezza e noncuranza sui social network. Ma non è il tipo di foto di cui stiamo parlando. Qui parliamo delle fotografie che realizziamo quando siamo presi da un impeto di creatività o di desiderio; sono le fotografie necessarie, o inevitabili. Nascono al di là della nostra volontà, e a prescindere dal soggetto, rappresentano sempre un po’ di noi».

Leggendo le parole di Marco Scataglini non possiamo non condividere il fatto che la fotografia sia qualcosa che ci rispecchia. Ogni qualvolta ne scattiamo una, ci mettiamo dentro un po’ di noi. Dietro ad ogni scatto si cela un lato nascosto della nostra personalità che a volte non vogliamo mostrare, ma che nella fotografia esce dirompente come un fiume in piena. Una foto non riproduce soltanto ciò che si mostra dinanzi a noi, non è solo qualcosa di realistico; rappresenta piuttosto un portale che conduce al nostro Io più profondo, è quel qualcosa che si nasconde per paura del mondo, ma che attraverso una foto trova il coraggio di farsi conoscere. Grazie alla propria immediatezza la fotografia è un mezzo senza tempo tanto semplice quanto potente per comunicare ciò che a parole non sapremmo fare. Esprime molto più delle parole, è un racconto non detto ma visto. Va oltre.

Wynn Bullock direbbe che «[la macchina fotografica] può vedere nel passato, nel presente e nel futuro. Invece di usare la macchina fotografica solo per riprodurre oggetti, ho voluto usarla per rendere visibile ciò che è invisibile agli occhi».

Abbiamo intervistato il fotografo Mario Cavigli e Michel Scipioni, Presidente dell’Associazione Mazzafirra, riguardo un Corso Base di Fotografia che si è svolto settimanalmente presso la biblioteca di Bibbiena e non solo.

Mario, da quanto tempo ti dedichi alla fotografia? Di che tipo di fotografia ti occupi? Hai dei modelli a cui ti ispiri? «Mi occupo di fotografia a livello amatoriale da quando avevo 14 anni quando sviluppavo i primi negativi tra il bagno e la cameretta. Ho frequentato circoli fotografici e collaborato con agenzie pubblicitarie e dagli Anni ’90 mi occupo di grafica; ho lavorato inoltre nel mondo della stampa. Non ho mai praticato la fotografia professionalmente, ma mi ha accompagnato sempre in questi anni. Dal lato tecnico-teorico non mi manca nulla anche se non ho operato sul campo. La fotografia che prediligo è quella narrativa, la street photography, il reportage e i cosiddetti portfolio. Nulla da togliere alla fotografia naturalistica che tanto affascina il pubblico ma poco racconta in cambio di una difficoltà tecnica che la rende molto difficile da praticare. In alternativa, una fotografia che narra una storia (magari non eseguita correttamente) ci trasporta nel mondo legato al contenuto di ciò che fotografiamo coinvolgendo i sentimenti in maniera più diretta. Gli stili fotografici sono tanti ma i fotografi che mi hanno sempre coinvolto di più sono molti e ne indicherò solamente alcuni: Elliot Erwitt, H.C. Bresson, Steve McCurry, Luigi Ghirri, Stephen Shore, G.B. Gardin, Ansel Adams, S. Salgado, G. Basilico… e poi alcune donne (straordinarie fotografe) come Diane Arbus, Dorothea Lange o la più incredibile e spettacolare Vivian Maier. Il lato più tecnico lo ha seguito Valter Segnan che si occupa di fotografia professionalmente: è esperto di fotografia sportiva e fotografia di opere d’arte. La sua passione è la fotografia naturalistica che pratica in concomitanza con uno dei suoi tantissimi hobby, cioè il trekking. Sono tanti anni che questa professione lo accompagna con ottimi risultati. Moltissimi gli espedienti tecnici che ha imparato in questi anni e i segreti delle tecniche fotografiche non conosciuti dalla maggioranza. Una padronanza invidiabile del mezzo e una non comune modestia ne fanno un ottimo insegnante».

Michel, l’Associazione Mazzafirra ha organizzato un Corso Base di Fotografia conclusosi a gennaio. Quando è iniziato? Quanti docenti si sono occupati dell’organizzazione del corso oltre a te? «Mazzafirra APS, Associazione di promozione sociale con sede a Bibbiena e fondata nel 2014, ha organizzato un Corso Base di Fotografia che si è svolto da ottobre 2024 a gennaio 2025. Le lezioni teoriche si sono tenute nella sede operativa dell’Associazione (all’interno dei locali della Biblioteca di Bibbiena) mentre la parte pratica si è svolta all’aperto. L’iniziativa, patrocinata dai Comuni di Bibbiena e Poppi, ha visto la partecipazione di 15 neofiti della fotografia provenienti da tutto il Casentino. A guidarli nell’apprendimento per la parte tecnico-artistica i fotografi Valter Segnan e Mario Cavigli, mentre per la sezione storica il docente sono stato io, Michel Scipioni».

Come e quando nasce Mazzafirra? Di quali attività e progetti si occupa? «Mazzafirra svolge dal 2014 la sua attività prevalentemente nel settore dell’editoria, come casa editrice specializzata in pubblicazioni d’arte ma anche nell’organizzazione di mostre ed eventi culturali, nell’allestimento e gestione di musei e luoghi sacri, in catalogazioni ministeriali e per privati, in expertise e valutazioni, nella realizzazione di fotografie d’arte e restauri, collaborando di volta in volta con vari professionisti del settore. Il nostro sodalizio coopera da anni sia con le più importanti istituzioni religiose in Toscana (prevalentemente con gli Ordini Camaldolese, Domenicano e Francescano) sia con numerosi Enti pubblici per i quali ha organizzato pubblicazioni, mostre, allestimenti ed iniziative di promozione culturale e del territorio. Tutte le nostre attività sono orientate a favorire una maggiore fruizione e consapevolezza del patrimonio storico-artistico in Toscana con la finalità di dare maggiore completezza comunicativa a tutti quei luoghi o complessi che si trovano fuori dalle principali rotte “turistiche”. Ad oggi Mazzafirra vanta un catalogo di quasi trenta pubblicazioni nel campo dell’editoria d’arte, frutto di collaborazioni di rilievo tra cui quella con gli Uffizi o con la Regione Toscana. Oltre alla gestione delle visite di numerosi luoghi sacri e sedi di Fondazioni private, Mazzafirra ha curato l’organizzazione di oltre venti mostre e di numerosi eventi culturali. Fin dalle sue origini un aspetto centrale della missione di Mazzafirra è stata la formazione di giovani studiosi nell’ambito storico-artistico, testimoniata da importanti collaborazioni accademiche come la convenzione per i tirocini curriculari con le università di Firenze e Siena».

Il corso si è svolto nella biblioteca di Bibbiena con appuntamenti settimanali. È la prima volta che l’organizzate o è un corso ricorrente nel programma di Mazzafirra? «Mazzafirra, fin dalla sua fondazione, si dedica alla realizzazione di campagne fotografiche professionali in ambito artistico con un focus particolare su opere d’arte e architettura. Questa attività sostiene principalmente il settore editoriale che rappresenta la principale fonte di finanziamento dell’azienda. Sin dal primo anno di attività (nel 2014) Mazzafirra ha promosso un Corso Base di Fotografia, iniziativa a cui negli anni successivi si sono aggiunti corsi avanzati principalmente dedicati alla fotografia naturalistica e artistica».

Al corso ha partecipato una quindicina di persone. Immagino che si tratti di principianti essendo un corso base. E di che età più o meno? «Il Corso Base di Fotografia ha registrato il tutto esaurito con 15 partecipanti (il massimo dei posti disponibili). L’età dei corsisti era estremamente varia, includendo (in numero equilibrato fra uomini e donne) giovani appena maggiorenni e uomini adulti».

Gli allievi hanno partecipato anche ad uscite serali. Di che tipo di eventi si è trattato? «Il corso è stato progettato per combinare attività teoriche in aula con uscite pratiche di fotografia. Queste uscite sono state equamente suddivise tra sessioni di street photography, dedicate alla cattura di ambienti antropizzati come borghi e città, e uscite naturalistiche, svolte nel suggestivo scenario di Camaldoli all’interno del Parco Nazionale».

Progetti e iniziative future? «Mazzafirra proseguirà il suo impegno nella fotografia professionale con numerose campagne fotografiche già pianificate in tutto il territorio nazionale da Taormina a Torino. Parallelamente, continuerà a dedicarsi all’editoria e all’organizzazione di mostre ed eventi culturali consolidando il proprio ruolo nel panorama artistico e culturale italiano».

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