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domenica, 24 Novembre 2024

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Ospedale di Bibbiena, tranquilli, va tutto bene…

Portato dal Burian arriva l’ultimo comunicato stampa ASL firmato Desideri sull’Ospedale del Casentino. Tranquilli, va tutto bene, niente allarmismi, stiamo investendo. Basta con “gli allarmi lanciati a mezzo stampa” (sic). Sembra di sentire la dirigenza  della Fiorentina! Comunque può essere che non ci arriviamo noi, migliaia di casentinesi, i Comitati, ora anche il sindacato e le suore: il Desideri e i Sindaci del Casentino sono dei geni incompresi che noi non ci meritiamo. Peccato che a ogni comunicato in cui si magnificano le sorti del nostro Ospedale e si proclama a gran voce il mantenimento dei servizi, poi segue puntualmente un atto completamente diverso: chiusura del punto nascita, accorpamento distretti, fine emergenze, oss via dal pronto soccorso.  Tranquilli, basta allarmismi, atteniamoci ai fatti. Appunto…

Ospedale di Bibbiena, basta allarmismi, atteniamoci ai fatti Desideri: comprensibili le preoccupazioni, ma i dati dicono che stiamo investendo sull’ospedale del Casentino.

BIBBIENA – “Sull’ospedale di Bibbiena e sul suo futuro invito tutti ad attenersi ai fatti ed ai dati di attività”. Ad affermarlo è lo stesso direttore generale della Asl, Enrico Desideri, a seguito degli ultimi allarmi lanciati a mezzo stampa.
Allarmi che il direttore generale non condivide e lo dice a chiare lettere: “Se fino a qualche mese fa potevano essere comprensibili le preoccupazioni espresse da alcuni contesti istituzionali e della società civile circa le future sorti dell’ospedale del Casentino, oggi, alla luce del nuovo patto territoriale e soprattutto a fronte degli interventi concreti effettuati sulla struttura, non sono più giustificabili. Infatti – afferma ancora Desideri – i fatti concreti ed i dati di attività presentati recentemente sia ai sindaci che al comitato cittadino ci dicono con chiarezza che stiamo investendo sull’ospedale del Casentino nel rispetto degli accordi presi e che le attività sono in continuo aumento.”

“Prova ne sono – prosegue Desideri – l’avvio delle attività di chirurgia specialistica (pediatrica, ginecologica, urologica, oncologica e del pavimento pelvico) e le attivazioni degli ambulatori pediatrici, urologici e di quello pneumologico pediatrico, l’arrivo della nuova automedica, l’attivazione del corso per la partoanalgesia, l’avvio del Mo.di.C.A., la riorganizzazione in corso delle attività di terapia intensiva e sub intensiva unitamente all’approvazione del progetto per la piastra dell’emergenza, l’attivazione di 2 posti letto per la riabilitazione intensiva territoriale (ex art.26), del day service pediatrico e la contemporanea implementazione di quelli medici già esistenti, il potenziamento di cinque unità infermieristiche al pronto soccorso e la programmata assunzione al 31 marzo di 2 medici anestesisti, 1 medico di chirurgia generale e 2 medici di emergenza urgenza (pronto soccorso).”

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