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venerdì, 25 Aprile 2025
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Coronavirus, da lunedì mascherine gratuite anche in Casentino

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Per almeno un mese ogni cittadino potrà ricevere 5 mascherine alla volta. Da lunedì prossimo 20 aprile prenderà il via la distribuzione gratuita di mascherine per tutti i cittadini presso 1150 farmacie e 230 supermercati della Toscana. Le mascherine in distribuzione saranno quelle in tessuto non tessuto, prodotte in Toscana grazie al neonato “distretto delle protezioni” capace di garantire una produzione da 1 milione di pezzi ogni giorno, e quelle chirurgiche standard acquistate da Estar nelle ultime settimane, 500 mila al giorno. A regime, la disponibilità quotidiana sarà di 1,5 milioni di mascherine.

Dopo una prima fornitura di oltre 8 milioni di mascherine avvenuta con la collaborazione dei Comuni, la Regione Toscana ha elaborato un ulteriore processo di distribuzione. Sono stati chiusi due accordi. Il primo con Federfarma Toscana e Cispel Toscana. Il secondo con le aziende della Grande distribuzione organizzata: Coop Il Tirreno, Coop Firenze, Federdistribuzione, Conad, Esselunga, Lidl e Carrefour. Entrambi gli accordi sono validi per 30 giorni e prevedono la possibilità di proroga.

Attraverso le farmacie convenzionate, pubbliche e private, sarà consegnata una confezione da cinque mascherine a ogni cittadino di età superiore a sei anni, per un numero di trenta mascherine al mese, dietro presentazione della tessera sanitaria o del proprio codice fiscale.

Anche nei supermercati delle aziende della Gdo con cui è stata firmata l’intesa sarà possibile ritirare una confezione di 5 mascherine alla volta. All’interno o all’esterno di ogni punto vendita, sarà allestita una postazione, debitamente indicata e in grado di consentire il rispetto delle distanza di sicurezza secondo le normative vigenti. Ogni postazione sarà gestita da dipendenti del Servizio sanitario regionale, che forniranno anche tutte le informazioni utili al corretto uso delle mascherine. Negli orari di apertura di market e supermarket, le postazioni per la distribuzione saranno attive dalle 9 alle 16.

“Abbiamo già distribuito, grazie all’impegno straordinario dei comuni e dei volontari, oltre 8 milioni di mascherine ai nostri concittadini. Da lunedì prossimo – afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – consegneremo quotidianamente a tutti e gratuitamente un milione e mezzo di questi dispositivi di tutela primaria della salute”.

“Colgo l’occasione – prosegue il presidente – per ringraziare tutti i farmacisti per il loro lavoro e per il grande impegno in questo periodo. Ringrazio anche la grande distribuzione toscana che si è resa disponibile a darci gli spazi e gli operatori del sistema sanitario regionale che saranno a stretto contatto con i cittadini per la consegna delle mascherine e per le informazioni più adeguate”.

“Ora – sottolinea Rossi – il nostro impegno prosegue su tutti i fronti, su quello sanitario e su quello economico delle riaperture. A noi, oltre al quando, interessa soprattutto definire come. La risposta è “in sicurezza” per i lavoratori e per tutti i cittadini”.

Il presidente Rossi rivolge anche un appello: “Invito i cittadini a mettersi in fila in modo ordinato e a distanza di sicurezza per evitare inutili e pericolosi assembramenti. Abbiamo mascherine per tutti e ognuno le riceverà gratuitamente, come è giusto che sia per un presidio che consideriamo di prevenzione primaria. A distribuire i dispositivi sarà personale adeguatamente formato che darà ai cittadini anche tutte le informazioni sul loro corretto utilizzo”.

Le modalità di consegna in farmacia



Il sistema informativo del Servizio sanitario regionale genererà, fornendolo alle 1150 farmacie pubbliche e private, una ricetta individuale mensile dematerializzata per ogni cittadino. Ciascuno, munito della tessera sanitaria o di quella del proprio codice fiscale, si recherà in una farmacia a sua scelta e, attraverso la lettura della tessera, accederà alla ricetta dematerializzata e riceverà le mascherine. Ogni cittadino potrà ritirare una confezione da 5 mascherine alla volta, per un totale da 30 mascherine al mese.

Le modalità di consegna nei supermercati



Grazie all’accordo tra Regione Toscana e Gdo, ogni cittadino potrà ritirare una confezione da 5 mascherine presso uno dei 230 punti vendita di Coop, Conad e Lidl. La consegna avverrà in appositi spazi, all’interno o all’esterno degli stessi punti vendita, dove sarà possibile rispettare le distanze di sicurezza, da parte di dipendenti del Servizio Sanitario Regionale. Gli addetti forniranno anche tutte le informazioni utili per il corretto utilizzo dei dispositivi. Negli orari di apertura dei punti vendita, le postazioni per la distribuzione saranno attive dalle 9 alle 16.

Quattro positivi in Casentino, tra cui due bimbi

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Dopo una tregua, il virus ritorna a colpire anche in Casentino. Dei 12 positivi al Coronavirus in provincia, ci sono 4 casentinesi. A renderlo noto è l’azienda sanitaria Toscana sud est nel quotidiano aggiornamento. Si tratta di bambino di 7 anni di Bibbiena e tre cittadini di Poppi di 11, 42 e 44 anni.

Sono 515 le persone attualmente positive al Covid-19 in tutto il territorio provinciale, 291 donne e 224 uomini.

Gli Amanti di Piazza Tarlati. Puntata 11

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Love in Valle Santa Il giorno del rientro al lavoro fu un turbine di emozioni forti. Un ribollire di umori in una caldera geotermica. Paride era proiettato anima e corpo verso la speranza di non aver distrutto quello che c’era. Quel viaggio, non cercato ma inevitabile, quali segni aveva lasciato? Elena, adesso, che viso aveva? Anche se si era fatta viva quando era via, queste domande lo tormentavano terribilmente. Temeva di averla perduta; non immaginava quanto lui la amasse, nonostante tutto. Nonostante le difficoltà, nonostante non fosse possibile, nonostante la famiglia, nonostante la vita. Non sapeva che l’amore può tutto e sovrasta ogni negazione; abbatte argini e confini, convenzioni e contratti.
L’adrenalina aveva iniziato a farsi sentire presto perché entrambi erano svegli da prima che facesse giorno. Lei, dopo aver girellato per le stanze, rimase davanti alla finestra, a guardare il primo chiarore che diffondeva da est. Un ventaglio di nubi alte e sottili stava virando dal bianco al rosa che diventava ogni istante più acceso. Poi il cielo iniziò a bere i raggi solari che risalivano da dietro la Verna illuminandola di un motivo arancione.
Il nero si era dissolto, dapprima nel blu profondo quindi in turchese, a causa della luce in avanzamento. Era un’alba straordinariamente bella.
Lui aveva vagato tra lo studio ed il bagno. Seduto in poltrona o sulla tazza, con il cellulare in mano, non trovava pace.
Per entrambi i minuti passavano troppo lentamente.
La donna lasciò lo spettacolo del nuovo giorno ed andò in cucina. Si mise a preparare la colazione. Prese le tazze, le fette biscottate, la marmellata. Mise la moka sul gas.
L’uomo andò davanti allo specchio. Distese la schiuma e fece la rasatura più accurata della sua vita andando a togliere anche i peli più remoti. Anche quelli che talvolta tralasciava. Dopobarba in abbondanza. Acqua di colonia sotto le ascelle. Camicia sportiva e jeans slim fit.
L’altra doveva aspettare prima di prendersi cura, si stavano alzando i ragazzi.
Gli versò latte e Nesquik; spalmò il burro e la confettura. Solo allora, mentre mangiavano guardando l’ennesima puntata di “Oggy e i maledetti scarafaggi”, andò a prepararsi.
Sapone neutro e asciugatura. Un velo di fard e contorno occhi leggero. Distensione delle ciglia. Il rossetto lo avrebbe messo dopo – poco prima di incontrarlo – sfruttando lo specchietto dell’auto. Due colpi di spazzola furono sufficienti ad aggiustarle i capelli. Qualche goccia di Chanel n. 5.
Finalmente giunse l’ora di uscire. Amanti fuori! Elettricità quasi al livello massimo, spie tutte accese.
Un qualunque osservatore esterno avrebbe capito al volo quello che stava accadendo nell’atmosfera circoscritta su quei due cuori. Chiunque poteva vedere quelle boe luminose ondeggianti nel mare dell’ordinario quotidiano. Scuola e parcheggio sopra le scuole medie lei. Direttamente al Podestà lui.
La vide sbucare dalla Propositura. Prima arrivarono gli occhi, evidenziati dal velo che portava come una magnifica femmina berbera.
Franca servì i caffè che presero senza quasi aprir bocca. Non ce n’era bisogno. Parlavano gli sguardi che raccontavano di sensazioni micidiali. Passione e tormento, dubbio ed attrazione.
Salirono nello studio per cominciare a lavorare.
C’era in ballo un grosso progetto di ristrutturazione del borgo rurale di Giona di Sopra, in Valle Santa. Una cordata di russi aveva comprato tutto.
– Qualcuno dovrebbe andare a fare un sopralluogo. Vai tu? Chiese un collega.
– Si, certamente. Se qualcuno viene con me non è peggio, rispose Paride.
– Vengo io, esclamò Elena.
Appena fuori Bibbiena lei si appoggiò alla sua spalla e lui le prese la mano. Era un poco rischioso, non certo per la guida, ma qualcuno poteva sempre vedere quello che era bene non fosse visto. L’erba era bianca di brina e la giornata limpida mentre salivano per la carraia oltre Banzena. Ad un certo punto l’eccitazione diventò troppa e non poterono resistere. Lei cominciò a baciarlo sul collo per scendere rapidamente sul petto e ancora più in basso.
Allora innestò la prima, con un filo di gas, per andare più piano.
Gli sbottonò i pantaloni e lo trovò già tosto da morire. Lo prese in bocca e lo sentì ingrossare ancora di più. Le sue vene erano diventate come corde ed irroravano la cappella turgida e dura.
Dovette sforzare le meningi per non uscire di strada. Poi si sfilò la gonna e rimase con le auto reggenti nere. Salì a cavalcioni sopra quel membro debordante. Prima lo tenne stretto tra le grandi labbra fino a che non fu bagnatissima. Questione di secondi e fu dentro. Allora non gliela fece più a guidare. Faceva fatica a vedere così accostò.
Lo prese per i capelli e tirò la bocca sul seno. La lingua correva vorticosamente sui capezzoli che si erano irrigiditi nella vertigine. Passò un tizio con una jeep, poteva essere anche un conoscente, ma chi se ne fregava. Fortuna che i vetri erano appannati. Le mordeva il collo. Con una mano le teneva una spalla e con l’altra premeva il suo culo, spingendo sempre di più il nerbo.
Poi qualcuno – difficile dire chi – toccò una leva ed il sedile si sdraiò di colpo trascinandoli. Non contento la spostò sulle sedute posteriori e la prese da dietro. Salì sulla sua schiena arcuata tenendola bocconi mentre la possedeva stimolandole il clitoride. Passò un’altra auto. Fanculo anche a quella. Non si rendeva conto di quante volte avesse goduto, così, per non sbagliarsi, la girò nuovamente per farla venire con la lingua.
Lei fece altrettanto godendo del suo piacere. Perché è così che funziona e così deve essere: prendere il piacere nel darlo.
Infine, seminudi e sudati, restarono abbracciati a lungo.
Intanto, a Giona di Sopra, rovi e macchie si erano accresciute di un poco, nonostante fosse ancora inverno. Il cielo sopra quella decadenza si era coperto di nubi che promettevano neve. Adesso nessuno passava su per lo sterrato e solo il respiro di due toraci ansimanti aggiungeva condensa ai vetri. I due amanti si guardavano intensamente, ancora sconvolti da tutto quel fuoco. Poi dei passeri giocosi si posarono sul cofano dell’auto, incuriositi da ciò che accadeva al suo interno.
– Gli animali concepiscono l’amore? Chiese lui.
– Io penso che lo concepiscano più di noi, rispose la donna.
– Perché?
– Perché soltanto gli esseri umani sanno corrispondere altrettanto odio.
– Pensi che noi potremo arrivare a odiarci? Io sento di amarti come non ho mai amato.
– Si, penso di si.
E riprese a baciarlo. I russi potevano ben aspettare. Il sopralluogo lo avrebbero fatto un’altra volta.

(Fine puntata 11)

Marco Roselli, Gli Amanti di Piazza Tarlati, Fruska

“I Sindaci si impegnino per superare la crisi”

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da David Marri, Capogruppo Poppi cittadini in movimento – Già alcune settimane fa avevamo fatto un accorato appello alle Istituzioni casentinesi perché si mobilitassero per individuare linee comuni d’azione per affrontare la crisi socio/economica che inevitabilmente l’emergenza coronavirus avrebbe provocato. Chiedevano che, assieme alle associazioni di categoria e agli operatori economici, fosse fatta un’accurata analisi su quali sarebbero stati gli impatti della crisi sulla nostra Vallata e quali proposte potevano essere fatte per mitigarla prima e superarla poi.

Per questo avevamo chiesto un tavolo di confronto per lavorare insieme a soluzioni concrete e fattibili onde evitare di ritrovarci ancora una volta divisi ed in ordine sparso a rappresentare gli interessi della vallata. Nulla di tutto questo ad oggi ci risulta essere stato concretamente fatto. Ora però, con piacere e speranza leggiamo che i Sindaci capoluogo della toscana sud e i Presidenti delle provincie (Arezzo, Siena e Grosseto) chiedono che presso le Prefetture siano costituiti dei comitati ad hoc per concordare modi e tempi per la riapertura in sicurezza di tutte le attività economiche.

E il Casentino? Quali sono in concreto le iniziative che si intende prendere? Chi e come si farà carico di interpretare prima e rappresentare poi le esigenze dei lavoratori e delle aziende della Vallata in questi luoghi di coordinamento? Possiamo comprendere che in queste settimane i nostri sindaci si siano spesi meritoriamente per organizzare la consegna delle due mascherine a testa, o per arginare l’invasione degli orti da parte dei “fiorentini”, ma forse sarebbe anche il caso di attivare immediatamente un tavolo di confronto tra le istituzioni e i rappresentanti dell’economia e del lavoro per mettere appunto una organica ed unitaria proposta di vallata che possa permettere al Casentino di ripartire nel più breve tempo possibile.

La crisi che orami stiamo vivendo impone a tutti noi di superare le divisioni territoriali, campanilistiche e di appartenenza che nel passato ci hanno fortemente penalizzato, per ragionare, lavorare e pensare al Casentino come una unica ed inscindibile realtà. Questo ci darebbe una grande forza oltre ad essere un bellissimo segnale per il futuro!

Rinnovo pertanto la richiesta affinché i sindaci di Bibbiena e Poppi si facciano carico della immediata convocazione di un incontro tra tutti i rappresentanti della realtà politico/istituzionali ed economico/sociali della Vallata per elaborare una organica proposta di uscita dalla crisi da sottoporre all’attenzione del costituendo comitato di coordinamento provinciale, nonché in tutte le altre competenti sedi.

Da questa crisi epocale se ne potrà uscire solamente se ogni uno di noi darà il massimo. Noi ci siamo.

Il Circo di Vienna, ancora bloccato a Bibbiena dal Coronavirus

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di Melissa Frulloni – Vi ricordate il Circo di Vienna? Era arrivato a Bibbiena i primi di febbraio, portando con se, come ogni anno, un carico di polemiche e discussioni. Gli spettacoli sono iniziati e andati avanti finché a marzo è successo quello che nessuno si sarebbe mai aspettato potesse capitare; l’emergenza globale “Coronavirus”. E così il successivo lockdown, il distanziamento sociale, l’impossibilità di spostarsi se non per comprovate necessità, ha fatto sì che il circo, i suoi animali e tutti gli artisti che ci lavorano, restassero qui, bloccati a Bibbiena.

Elen Vassallo, referente per il Circo di Vienna, ci ha confermato che si trova insieme ai suoi colleghi alla Ferrantina; una zona ideale, ci ha detto, per continuare ad occuparsi degli animali: “Siamo rimasti tutti qui, in questa zona del paese, per occuparci dei nostri animali che hanno costante bisogno di cure e attenzioni. Nonostante quello che pensa molta gente, siamo davvero molto legati a loro e cerchiamo di non fargli mancare nulla anche in questa situazione di emergenza.

In un primo momento, dal circo era partita una richiesta di aiuto al Comune, in cui si chiedeva un sostegno per il reperimento del cibo per gli animali, evitando così che potesse mancare qualcosa per il loro sostentamento. “È bastato un sollecito per ricevere dalla comunità locale tutto quello di cui abbiamo bisogno. I macellai portano gli scarti per le tigri, gli agricoltori il fieno e sono tantissimi i cittadini che sempre più spesso portano del cibo anche per noi. Vorrei ringraziare tutti, uno ad uno, ma spesso ci portano qualcosa e poi se ne vanno senza lasciare un nome, un riferimento… Come il signore che ci ha consegnato ben sette torte fatte in casa dalla moglie; un gesto che ci ha veramente riempito il cuore! Non possiamo che ringraziare tutto il paese di Bibbiena, l’amministrazione comunale in primis da cui è partita la catena di solidarità; il sindaco e gli assessori sono venuti personalemente al circo a portare gli aiuti. E poi la Caritas che ci sta dando davvero una grande mano. In particolare diciamo grazie al Forno Donati che ogni sera ci consegna il pane del giorno e ai supermercati di Bibbiena. Abbiamo trovato tanta umanità e sostegno, sia per noi che per i nostri animali. Grazie, davvero grazie a tutti quanti!” Ci ha spiegato Elen che ha continuato: “Siamo gente forte noi del circo, temprati da una vita fatta di continui spostamenti; per questo non ci siamo lasciati abbattere dalla situazione, continuiamo a pensare positivo e a sperare che presto si potrà ripartire. Siamo una categoria poco considerata, ma anche noi siamo stati messi in ginocchio dall’emergenza. Conosciamo bene l’arte di arrangiarsi e anche in questa situazione ci siamo adattati alle regole, alle chiusure, all’impossibilità di ripartire. Con noi ci sono i nostri animali a cui siamo davvero molto affezionati e che in questi giorni abbiamo viziato con tante coccole e attenzioni, visto che gli spettacoli non vanno in scena.

Elen ci ha assicurato che gli animali stanno bene e ci ha invitato ad andare a vedere con i nostri occhi le loro reali condizioni. Sicuramente la situazione che stanno vivendo gli artisti del circo, ma anche i giostrai in tutto il Paese, non è semplice. Sono categorie considerate marginali, ma che danno comunque lavoro a migliaia di persone, e meritano di essere aiutate e supportate in questa emergenza che sta mettendo in crisi ogni settore della società. Un appello “a non dimenticare le fasce di persone più vulnerabili” tra cui i circensi e i lunaparkisti è arrivata anche da don Gianni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes.

CASENTINO2000 di Aprile: scarica gratis il giornale!

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Layout 1In questo momento molto particolare, abbiamo deciso di permettere a tutti i nostri lettori di scaricare gratuitamente il numero di aprile di CASENTINO2000 che comunque, lo ricordiamo, potete trovare sempre in edicola.

La carta stampata ha per tutti noi un fascino particolare. Andare a comprare il giornale, sfogliarlo bevendosi un caffè (a casa!), sentire pagina dopo pagina l’odore dell’inchiostro è sicuramente un rito a cui non vogliamo rinunciare, neppure in tempi come questi in cui il digitale sta prendendo campo ancora più velocemente di quanto non stesse facendo prima dell’emergenza sanitaria.

Detto questo abbiamo comunque deciso di fare questo regalo a tutti i nostri sostenitori; per i lettori affezionati, ma anche per tutti i nostri sponsor che da sempre ci supportano e anche in questo periodo difficile sono rimasti al nostro fianco per garantirvi un’informazione precisa e libera, come quella che da più di 25 anni vogliamo offrirvi. Speriamo così di dare maggiore visibilità ad ognuno di loro e di permettere a tutti di leggere free gli articoli e le inchieste di CASENTINO2000.

Potete scaricare a questo link il numero completo di aprile di CASENTINO2000:
https://www.casentino2000.it/wp-content/uploads/edizioniweb/CASENTINO2000%20-%20DIGITAL%20EDITION-3317.pdf 

Vi ricordiamo che il prossimo numero di maggio sarà regolarmente in edicola da giovedì 30 aprile, a soli 2 euro!

Ritardo tamponi nelle RSA di Stia e Pratovecchio

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Nonostante gli appelli levati nei giorni scorsi persistono ancora ad oggi le condizioni di fragilità degli ospiti e le condizioni di difficoltà e pericolo per gli operatori sanitari e le figure logistiche afferenti alle due RSA e ai familiari conviventi. La situazione teoricamente “virtuosa” dei contagi del Comune di Pratovecchio Stia potrebbe essere seriamente influenzata dai risultati dei 147 tamponi che rappresentano una percentuale alta di indeterminazione per un comune di 5.600 anime laddove i presidi sanitari rappresentano ad oggi il principale focolaio di irraggiamento dei contagi. La condizione di incertezza che questa inerzia sprigiona è da settimane fonte di seria preoccupazione, disagio e senso di impotenza per tutta la comunità di Pratovecchio e Stia.

PATTO COMUNE Pratovecchio Stia ha chiesto al Sindaco, prima autorità sanitaria del territorio del Comune, a mezzo di una interrogazione urgente se ha la facoltà di:

  • sollecitare ASL e Regione affinché i tamponi siano fatti in tempi brevissimi e ne siano elaborati a stretto giro i risultati;
  • comunicare alla popolazione prima possibile l’esito della campagna dei tamponi;
  • chiedere conto alle direzioni delle residenze protette della corretta formazione ed informazione del personale operante a riguardo dell’uso dei dispositivi di protezione individuale e la loro disponibilità effettiva in loco;
  • raccomandare alle cooperative di gestione delle residenze del territorio di organizzare il personale assistenziale ed infermieristico in modo che ciascuno lavori in un’unica struttura onde evitare che gli stessi possano veicolare il virus tra più strutture;
  • valutare, come misura immediatamente successiva, di effettuare per le zone pubbliche limitrofe alle residenze protette idonea azione di sanificazione periodica.

All’appello di PATTO COMUNE Pratovecchio Stia si affianca il gruppo consiliare POPPI CITTADINI IN MOVIMENTO consapevole di come la portata dell’emergenza tamponi nelle RSA sia tale da prescindere i confini comunali della nostra vallata.

Per Patto Comune, Federico Caleri

Per Poppi Cittadini in Movimento, David Marri

Gli Amanti di Piazza Tarlati. Puntata 10

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Copenaghen (quinta e ultima parte) Click

Arrivarono allo Scandinavian a fine giornata. Prima di salire in camera Paride si fermò al bar. Comprò una bottiglia di vino. Quando salì nella stanza lei era già sotto la doccia.
Riempì due bicchieri. Bevve e riempì di nuovo. Faceva piacere il bianco fresco. Nella stanza era caldo. Cominciò a spogliarsi per rimanere in boxer e maglietta.
Nonostante non fosse più un ragazzo era ancora abbastanza in forma. Si guardò nello specchio dell’armadio. Vide un poco di pancia. La tirò in dentro. Espirazione. Inspirazione. I capelli c’erano ancora. Qualcuno grigio.
Lei uscì dal bagno. Avvolta nell’accappatoio e con la chioma raccolta da un morbido telo.
Neppure la donna era più giovane ma la cura ed il tempo avevano conservato la bellezza. Anzi. A metà dei quaranta non era facile trovarne altrettanto belle con la metà degli anni.
Le porse il bicchiere.
– E se cenassimo in camera? Chiese Lucia.
La stanchezza della giornata e l’atmosfera che si andava preparando gli fecero dire di si.
Chiamò il servizio.
Tranci di salmone affumicato. Burro e pane tostato. Gamberetti del mare del nord. Olive.
Mentre sistema il desinare sul letto lei finisce di asciugarsi.
Si mette a guardarla e rivede quello che tutti vedono ma di cui non si era accorto da chissà quanto tempo.
Mette il burro sul pane ancora caldo.
Si accomoda vicino a lui. Lo aiuta a pulire qualche gamberetto.
– Stai molto bene, dice Paride.
– Grazie, risponde Lucia con un sorriso.
Mette una fetta di salmone sul pane.
– Volevo dirti una cosa.
– Dimmi.
– è da diverso tempo che ti vedo strano. C’è qualcosa che non funziona tra noi?
– Veramente ti sembro assente?
Gli versa un altro bicchiere di vino.
Spegne la luce. Quella che arriva dalla città è più che sufficiente. Si alza e lascia cadere l’accappatoio.
Si china su di lui e lo bacia. Si baciano. La gira sotto.
I lombi dell’uomo sono tra le sue gambe. Lo guarda negli occhi. I suoi sono chiusi.
Click.
Li apre e sorride. E’ nell’androne del palazzo dove lavora. Morde la pelle dell’altra. Bacia i suoi capezzoli.
– Amore.
– Si!
Fa uno movimento veloce con la testa, come per buttare via quell’immagine.
Click.
Punta l’altra contro la parete e la prende di brutto. Si sbranano di baci.
Sgrana gli occhi per tornare in camera. Si sforza. Tende i muscoli della schiena. La moglie lo abbraccia e lo tira verso di se.
Click.
Cadono a terra. Elena gli sale sopra e continuano a farlo quasi senza spogliarsi. Lui inarca le spalle ed alza il bacino. è vigoroso dentro il suo corpo caldo.
Scatta ancora le tempie. Cerca di distogliere quella scena che ritorna prepotente. Non sa come arginarla.
– Stai con me.
– Sono con te.
Click.
La gira a pancia sotto, sopra la scrivania. Volta il viso e lo guarda con una smorfia di piacere animalesco.
Una perla di sudore sulla fronte. Per rientrare compie uno sforzo fisico e mentale.
Come dotato di vita extra corporea il pensiero dell’altra ripiomba dentro le meningi dell’uomo con violenza.
Le proprietà di una molla. La velocità dello scatto fotografico.
E più si dimena meno se ne affranca.
Flash. Click.
Ringraziarono il commesso che gli aveva scattato la fotografia. Finirono il giro del negozio che, in effetti, è una vera e propria galleria d’arte. La Royal Copenaghen è una autentica istituzione del paese.
Lucia si stava facendo confezionare due piatti finemente decorati con raffigurazioni agresti. Bianco e blu, immancabilmente.
Nella mente di lui si formò la balzana idea che un articolo del genere sarebbe piaciuto anche all’altra.
Pensò a come fare.
Con tutte le occasioni che aveva avuto nei giorni precedenti proprio adesso pensava ad un regalo.
Si inventò una storia. Disse che voleva fare un presente alla collega per sdebitarsi dell’aiuto che gli aveva dato per concludere i progetti.
In fondo – pensò – dirò che è grazie a lei che siamo potuti partire. La scusa gli sembrò davvero buona.
A volte, per nascondersi, la cosa migliore è mettersi in piena vista.
Chissà che fine avrebbero fatto quei piatti.
A fine pomeriggio furono a Firenze. Mentre guidava lei si addormentò. Era rischioso ma prese il cellulare e mandò un messaggio al quale non seguì risposta:
“Amore siamo per la Consuma”.
Mentre affrontava i tornanti ebbe una sensazione del tutto particolare. Fu come se le tensioni di quei giorni stessero svanendo curva dopo curva. Si sentì attraversare da grande benessere. Tornava dal suo amore.
Ne aveva di motivi per essere felice. Per quanto meravigliosi possano essere stati i posti che abbiamo visitato e per quanto coinvolgenti possano essere state le avventure che abbiamo vissuto, niente ci riempie il cuore quanto rivedere la vallata del Casentino dall’alto delle montagne.
L’aspra bellezza dei Mandrioli. Le sagome erte ed inquietanti delle rocce sedimentarie. La spiritualità della Verna, che respiriamo non appena scorgiamo il picco. La dolcezza della Consuma verso Borgo alla Collina. Tutti questi luoghi, quando torniamo, ci offrono l’emozione di un incontro a lungo atteso.

(Fine puntata 10)

Marco Roselli, Gli Amanti di Piazza Tarlati, Fruska

«Gli orti per molti non sono solo un passatempo, giusta l’ordinanza della Regione»

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da Unione dei Comuni – Sulla polemica relativa all’ordinanza regionale che concede la possibilità di coltivare la propria terra, anche fuori dal comune di residenza, interviene il sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini che si dice favorevole a quanto deciso dal Governatore Enrico Rossi, nel rispetto delle norme di sicurezza. “Gli orti per molti non sono solo un passatempo, ma rappresentano anche una fonte di sostentamento – ha spiegato Tellini – se una o massimo due persone che già vivono insieme, si spostano per andare a coltivare la loro terra in campagna, non credo che rappresentino un pericolo per nessuno. È ovvio che questa piccola libertà in più non deve diventare una scusa per assembrarsi o girare nei paesi. Lasciare i terreni abbandonati tuttavia non la trovo una buona scelta, e la coltivazione della terra come le potature delle piante, degli olivi, e il taglio dei boschi rispetta una certa stagionalità, non è possibile recuperare queste attivitá a luglio o agosto: o si inizia ora oppure sarà impossibile piantare ortaggi e curare frutteti e olivi in estate, tutto rischia di andare perso”.

Coronavirus: la mappa di mobilità degli spostamenti. Guarda il tuo Comune

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Che effetti hanno le misure di contenimento degli spostamenti adottate in risposta all’emergenza COVID-19? In che misura stanno variando gli spostamenti sul territorio nazionale? In che modo sono cambiati dopo gli ultimi decreti governativi e ministeriali? E come continueranno ad evolvere quando si tornerà, auspichiamo presto, alla normalità?

Enel X & HERE – City Analytics – Mappa di Mobilità è una nuova versione di City Analytics, sviluppata da Enel X in partnership con “HERE” al fine di agevolare la gestione delle misure di contenimento dell’epidemia da Covid-19, e messa a disposizione a titolo gratuito per pubbliche amministrazioni, istituzioni, imprese e cittadini e disponibile fino al 31 maggio 2020 in considerazione dell’attuale situazione di emergenza.

In questa pagina è possibile accedere a una mappa interattiva che, nel pieno rispetto del diritto alla tutela della privacy, consente di visualizzare in maniera semplice:

  • la variazione in % degli spostamenti rispetto allo stesso giorno della settimana precedente e rispetto a un periodo di riferimento precedente all’emergenza
  • la variazione in % della distanza media percorsa rispetto allo stesso giorno della settimana precedente e rispetto a un periodo di riferimento precedente all’emergenza
  • i flussi d’ingresso e d’uscita nell’area di riferimento

I dati sono disponibili su scala regionale, provinciale e comunale e sono aggiornati entro le ore 12.00 di ogni giorno.

Cerca qui il tuo Comune: https://prod.enelx-mobilityflowanalysis.here.com/dashboard/ITA/index.html#42.1059!12.9819!6!2020-04-14T00:00:00.000Z?feat=regions,9

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