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L’amore surreale della Bubnova

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Dal 2 al 21 aprile 2016 ExpArt studio&gallery, in via Borghi 80 a Bibbiena (AR), presenta “Amore surreale”, personale di pittura di Victoriya Bubnova a cura di Silvia Rossi. L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 15,30 alle 19,30, o su appuntamento. Sabato 2 aprile, alle ore 17,30, l’inaugurazione in galleria con l’aperitivo offerto da Bar Le Logge.

LA MOSTRA

“Amore Surreale” è la straordinaria mostra con la quale ExpArt dà il benvenuto alla primavera. Protagoniste le opere dell’artista russa Victoriya Bubnova, che ci trasportano in una dimensione poetica e surreale, permeata da una visione appassionata e amorevole del mondo circostante. La grande capacità tecnica della pittrice le consente un uso singolare del colore, dove velature e colori densi e spessi si mescolano abilmente aggiungendo una grande ricchezza a quadri già così pieni di dettagli. Quello che ne esce fuori è un mondo ricco di figure, simboli e cromi e. Permeati dell’iconografia tradizionale russa, i lavori hanno una forte matrice contemporanea che li proietta in un mondo senza tempo, a cui appartengono emozioni semplici e complesse, in un percorso che è un continuo arricchimento.

L’occhio dello spettatore trova sempre un nuovo dettaglio su cui soffermarsi, in un infinito giro di giostra che ci racconta l’esistenza stessa, composta di soggetti primari a cui si affiancano routine, divertimenti e dolori, figure ora più grandi ora più piccole, dettagli seminascosti quanto fortemente rilevanti per la creazione dell’insieme dell’opera come della vita. Una continua e incessante ricerca stilistica scandisce il lavoro di questa appassionata artista, amante della scrittura e del suo ruolo di donna in una quotidianità che la vede moglie, madre e, sopratutto, interprete di una visione delicata e sognante, che vive il gesto creativo come una grande opportunità per trasmettere gioia e positività in un mondo che ne ha quantomai bisogno.

BIOGRAFIA

Victoryia Bubnova nasce nel cuore della Russia, a Mosca, e lì si forma nel mondo artistico fin dai suoi primi passi, per arrivare a laurearsi con lode all’Accademia di Belle Arti. La pittrice segue i rigorosi studi accademici, per affrontare l’impegno figurativo dell’affresco, del murales e del restauro, specializzandosi anche nelle proposte innovative per portare nel contemporaneo la tradizione delle icone. La sua sensibilità coniuga il robusto impianto disegnativo con un ardito cromatismo, creativamente ispirato ai giochi della fantasia. Figurazione e astrazione si inverano pertanto nei suoi spazi visionari tra presente della memoria e surrealtà, favola e metafora ironica.

Nel 1988 entra a far parte dell’Unione dei Giovani Artisti URSS e nel decennio 1990-2000 espone in diverse città della Russia. Da segnalare, in questo periodo, anche la personale nel 1995 a Cuba. In seguito si trasferisce in Italia, dove si afferma grazie a mostre personali e collettive di successo e alla partecipazione a fiere e concorsi, in cui trova riscontri positivi di pubblico e critica. La Bubnova oggi vive e lavora a Marzano Appio, in provincia di Caserta. I suoi quadri fanno parte di collezioni private di Estonia, Germania, Italia, Spagna, Brasile, Cuba, USA, Tailandia e Giappone.

DICONO DI LEI

“Viktoriya sceglie l’Italia come terra d’elezione, del resto i suoi studi le hanno consentito di approfondire la storia dell’arte dei secoli più illustri della nostra genialità nelle arti tutte; ne ha desunti gli stili e li ha coniugati con la forte vena “romantica” dei narratori russi. Insomma la sua produzione è frutto di logiche multiple tra le quali si muove con sapienza ed eleganza. Lo attestano quelle proposte che l’artista ha per anni presentato in rassegne di forte respiro e chiare valenze tematiche curate da autorevoli critici, attenti alla sua qualificata produzione visiva, quali Angelo Calabrese, Irta, Marilena Pomian Pomianowsky, A. Ruggeri, Leyla Dentice”. (Angelo Calabrese)

Un progetto per l’inserimento di persone diversamente abili

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La conferenza dei sindaci socio-sanitaria del Casentino ha approvato, nella seduta di giovedì 24 Marzo, un progetto molto importante per la partecipazione ad un bando regionale che insiste sul Fondo Europeo inerente l’inclusione Sociale e la lotta alla Povertà dal titolo “Servizi di accompagnamento al lavoro per persone disabili e soggetti vulnerabili” zona Casentino.

Ad ogni zona distretto sono, infatti destinati fondi significativi – si parla di circa 140.000 euro in 2 anni – per realizzare un progetto strutturale su inserimenti lavorativi per disabili e persone vulnerabili, dalla presa in carico all’inserimento.

Il progetto è un percorso che vede il Casentino unito e prevede il coinvolgimento di tutti gli attori principali che operano sul tema disabilità, ossia amministrazioni, cooperative sociali e associazionismo, oltre che prevedere partnership significative con i privati che dovranno aprire le porte delle loro aziende anche a soggetti diversamente abili.

L’azione progettuale mira, in sostanza, ad assicurare a ciascuna persona una presa in carico globale, un insieme di risposte concrete ai bisogni individuali rilevabili su più dimensioni: sanitaria, sociale, dell’apprendimento, dello sviluppo di competenze e autonomia, dell’abitare, delle relazioni sociali e comunitarie e del lavorare.

La parte più innovativa del progetto riguarda gli aspetti sperimentali innovativi che riguardano gli strumenti di lavoro, gli approcci all’inserimento lavorativo, spazi permanenti di formazione ed opportunità. Tali spazi sperimentali potrebbero fungere da ambiti privilegiati di abilitazione, sviluppo di competenze e di azioni propedeutiche all’inserimento lavorativo; allo stesso tempo e modo, gli stessi spazi potrebbero fungere da punto di riferimento organizzativo per la gestione della rete e eventualmente dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di ragazzi diversamente abili inseriti nei percorsi di istruzione secondaria superiore.

Il grande peso sociale di questo percorso è anche il suo diretto collegamento con le azioni che si andranno a produrre nel campo del lavoro con quelle già in essere nei campi della promozione della vita indipendente e della promozione della integrazione sociale delle persone vulnerabili.

Molto significativa la strutturazione di un Centro di Servizi, come risposta all’esigenza di dare sostenibilità e continuità alle azioni.

Rifiuti: duro comunicato del Comune di Bibbiena

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Il principio di garantire gli stessi servizi agli stessi costi non è stato rispettato e lungi dal preoccuparsi di far diventare una risorsa il rifiuto riciclato, attraverso la sua valorizzazione anche energetica, assente in questo processo (più redditizio selezionare il rifiuto per poi conferirlo nuovamente in discarica) la Regione Toscana ha raggiunto di sicuro un obiettivo: produrre e garantire per legge in regime di privativa un fatturato certo e un guadagno “a privati o al pubblico selezionato” attraverso il versamento di un tributo da parte di cittadini e imprese”, queste le parole contenute in una dettagliata relazione fatta dall’Assessore di Bibbiena Federico Lorenzoni e inviata all’Assemblea di ATO Rifiuti Toscana Sud che si è riunita lo scorso Giovedì 24 Marzo.

Una posizione dura quella di Bibbiena sulla gestione dei rifiuti nell’ATO Toscana Sud che ha affidato ad un gestore unico lo svolgimento del servizio secondo le prescrizioni del Piano regionale ed inter-provinciale di gestione dei rifiuti, individuato nel nostro ambito in SEI Toscana Scarl oggi srl, composta con quote variabili da soggetti a partecipazione pubblica e da una serie di partner industriali privati. A questo proposito l’Assessore Federico Lorenzoni commenta: “Se lo scopo della norma era quello di unificare il servizio per diminuire le tariffe, con SEI Toscana è stata realizzata prevalentemente una stazione appaltante, in violazione dello spirito della legge regionale e del bando di gara. Stiamo infatti parlando di un servizio pubblico, pagato a mezzo di tributo da cittadini e imprese”.

Lorenzoni prosegue la sua disanima portando l’esempio del comune di cui è assessore competente: “Al Comune di Bibbiena a fronte della somma di euro 1.766.982 corrisposta all’Unione dei Comuni Montani del Casentino per l’anno 2013 (servizio “in house” associato svolto da Casentino Servizi) vengono oggi richiesti euro 1.918.323 (154 €/ab), ben 151 mila euro in più (circa il 10 %), per svolgere il medesimo servizio di raccolta e smaltimento, ma privo degli oneri di gestione post mortem della discarica di Fortipiano e di quelli per il conferimento dell’amianto da parte di privati, prima compresi nel corrispettivo versato alla società interamente pubblica Casentino Servizi. E il principio di garantire almeno gli stessi servizi agli stessi costi? E l’economia di scala? Dove sono?”.

Lorenzoni contesta dunque una gestione che, dopo aver aumentato i costi per i comuni, non assicura “un’adeguata efficienza ed efficacia”: “Il corrispettivo per singolo comune non si riferisce direttamente alla quantità di rifiuto prodotto, tanto che i corrispettivi pro capite variano notevolmente all’interno dei comuni della stessa provincia”.

Lorenzoni contesta pesantemente non solo gli oneri per i comuni che devono anche controllare e fare da esattori oltre che da responsabili, ma anche i cosiddetti fattori di equità, solidarietà e progressiva sostenibilità in particolare per quanto concerne la raccolta differenziata (RD) nota dolente nel nostro territorio: “Gli obiettivi regionali di raccolta differenziata vigenti (65%) e di riciclo (50%) non appaiono economicamente sostenibili con siffatta gestione, permanendo una valorizzazione negativa della RD di oltre due milioni di euro l’anno, senza che vi siano penali a carico del gestore”.

Lorenzoni conclude dicendo: “E’ il costo reale del servizio che i singoli cittadini dovrebbero pagare, non un corrispettivo calcolato per garantire un fatturato minimo al gestore e ai proprietari degli impianti, indipendentemente dalla quantità di rifiuto prodotto e differenziato”.

 

Il futuro incerto degli operai forestali

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C’è un lavoro silenzioso, ma utile, in quello degli operai forestali. Per noi che dalle foreste siamo abbracciati, ci ricordiamo spesso di loro nel divampare di qualche incendio o richiamati dal rumore (o come direbbe qualcuno di loro, dal suono) di una motosega. Trattasi anche in questo caso di un presidio indispensabile per un territorio come il nostro, che fa del suo polmone naturale la sua ricchezza.

Siamo ormai abituati a veder praticare tagli lineari su ogni comparto pubblico (si pensi al tema caldo della Sanità). Ma la scelta della Regione Toscana di non aver stanziato per il 2016 risorse, dimostra tutta l’insensibilità della sua classe politica dirigente verso temi che dovrebbero essere al primo posto dell’agenda di governo.

Non c’è dubbio che la pubblica amministrazione debba continuare ad interrogarsi sulla via breve per rendere servizi più efficienti e che dunque il comparto dei lavoratori che ruotano tra le Unioni dei Comuni (spesso caricate di assunzioni selvagge) e la Regione meriti tutta la riflessione del caso. Ciò però nella condizione che il tutto non si traduca nello spingere i lavoratori al precariato, o quel che è peggio allo svolgere un lavoro così delicato in condizioni di sicurezza non adeguate.

In questo quadro, l’importante lavoro degli operai forestali del Casentino, rischia di essere smantellato ed a questo scenario dubbiamo tutti opporci. Va poi infine lanciato un appello all’Unione dei Comuni Montani del Casentino ed ai suoi sindaci, e rimarchiamo pure il ruolo del Sindaco di Poppi che conosce da vicino tutta la materia tanto che vi ci lavora, affinché qualche risposta la diano sul futuro di queste maestranze e su come intendono coprire questo servizio di indubbia utilità pubblica per i cittadini. Al di là della solidarietà della prima ora. Che non guasta ma che poi deve essere seguita da azioni concrete.

L’eredità raccolta dalla ex Comunità Montana, ha già visto come proprio gli operai forestali siano stati quelli ad aver pagato il conto più salato. Che sia arrivato finalmente il momento di togliere qualche dirigenza di troppo per redistribuire la spesa pubblica magari premiando quelle che sono le mansioni più utili? Ai Sindaci l’ardua sentenza!

LISTA CIVICA POPPI LIBERA

Piovono soldi in piazza Mazzini a Rassina!

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Un episodio se vogliamo curioso, ma anche un fatto assai spiacevole per fortuna evitato, in un modo che denota onestà da parte di alcuni cittadini Casentinesi. Il fatto si è verificato mercoledì mattina a Rassina. Durante il mercato settimanale la titolare di un banco di fiori, insieme al figlio diciottenne e ad alcuni passanti, hanno visto delle banconote da 50 euro svolazzare per la piazza Mazzini di Rassina, luogo appunto del tradizionale mercato di ogni mercoledì mattina. Hanno raccolto i soldi e li hanno affidati al giovane, che poi ha provveduto a sua volta a consegnarli agli agenti della Polizia Municipale che si trovavano sul posto per il consueto servizio di sorveglianza effettuato al mercato. Gli agenti hanno svolto rapidamente alcune ricerche presso gli sportelli bancari del paese per verificare chi avesse prelevato nelle ultime ore la somma, riuscendo in questo modo a reperire notizie utili alla individuazione del presunto proprietario del contante. Naturalmente gi agenti hanno aspettato che questo si presentasse da solo e che fornisse notizie che combaciassero con le informazioni assunte, perché chiunque poteva asserire che i 950 euro (questa la somma ritrovata) erano i suoi. E alla fine il proprietario, un pensionato di Faltona, frazione del vicino comune di Talla, li ha raggiunti chiedendo notizia dei soldi che, appena prelevati dalla banca, gli erano caduti dalla tasca prendendo letteralmente il volo. Accertato quando necessario dagli agenti per le opportune verifiche, i soldi sono stati infine restituiti. Bel gesto e lieto fine per il malcapitato che ha ringraziato lungamente sia l’ambulante di piazza Mazzini che gli agenti di Polizia Municipale.

Anche una petizione su change.org per salvare il Punto Nascita di Bibbiena

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Per qualcuno, i sindaci e il PD, potrà essere ormai una dato acquisito. Ma per i cittadini e i comitati, che da tempo sono mobilitati a difesa del Punto Nascita dell’ospedale di Bibbiena e del diritto alla salute, niente deve essere ancora dato per deciso e quindi continuano le iniziative che mirano a cambiare la sciagurata decisione inserita nei Patti Territoriali, che i sindaci casentinesi (escluso Paolo Agostini) hanno firmato per non contraddire le direttive che venivano dai vertici regionali. Una decisione imposta e accettata senza battere ciglio che, oltre alla perdita del Punto Nascita, potrebbe comportare altre gravi conseguenze per il Casentino, come la perdita dell’area distretto che i primi cittadini di casa nostra sembra che abbiano scoperto solo qualche giorno fa, mentre i loro colleghi della Valtiberina si erano già pronunciati contro l’ipotesi di un accorpamento con Arezzo preferendo proprio una possibile unione con il Casentino.

Tornando alle iniziative promosse in difesa del Punto Nascita da segnalare quella di Valerio Bobini, presidente del CREST, che ha voluto lanciare sul conosciuto sito change.org una petizione indirizzata al Presidente della Regione e ai 7 sindaci casentinesi che hanno sottoscritto i Patti Territoriali. L’obiettivo è di avere tantissime firme a sostegno di questa richiesta per rendere chiara, ancora una volta, quale sia la volontà non solo del Casentino, ma più in generale dalla Toscana in cui tanti territori vedono messo in discussione il diritto alla salute e i servizi ospedalieri essenziali.

Per firmare occorre collegarsi al seguente indirizzo

 

Il testo della petizione lanciata su Chiange.org

Diretta a Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi

SALVIAMO IL PUNTO NASCITA DELL’ OSPEDALE DEL CASENTINO

La seguente Petizione si pone come obiettivo la Tutela del Punto Nascita Dell’ Ospedale del Casentino.

Sconcerta infatti come la recente decisione assunta nel quadro della rinegoziazione dei Patti Territoriali, accordo scaturito dalla Conferenza zonale socio sanitaria di Bibbiena del 17/02/2016, abbia visto la pressoché totalità di adesioni nei Sindaci Casentinesi (eccezion fatta per il Sindaco di Castel San Niccolò, non firmatario), nell’assoluta assenza di condivisione sia nei Consigli Comunali, sia con la cittadinanza, quest’ultima continuamente rassicurata del fatto che la chiusura del Punto Nascita non sarebbe mai stata negoziata.

Il Punto Nascita del Presidio Ospedaliero del Casentino, ritenuto fiore all’occhiello, nonché punto di eccellenza della Sanità Toscana fino a due anni prima, verrà chiuso dal primo di giugno 2016, con un nuovo patto territoriale siglato dalla Conferenza dei Sindaci Zonale del Casentino in data 29 febbraio 2016.

Stupisce il fatto che si sia operato in modo da ingenerare sfiducia verso la struttura, indicando alle future gestanti, da parte del personale sanitario, di rivolgersi per il Parto al Punto Nascita dell’Ospedale di Arezzo, ritenuto più sicuro. Fatto che ha generato sconcerto, disappunto e malumore nelle partorienti che fino a quel momento, avevano sempre visto il Punto Nascita come un reparto sicuro, affidabile e familiare.

Chiediamo pertanto, il suo mantenimento così come previsto dal Decreto Legge del Ministro Lorenzin dell’ 11/11/2015, che prevede il mantenimento dei Punti Nascita anche al di sotto dei 500 parti annui, mediante la turnazione delle Professionalità da e verso i centri maggiori, protocollo sperimentato e applicato con successo nei paesi d’Europa.

Il Punto Nascita dell’Ospedale del Casentino, è ubicato in un area disagiata Montana con pessima viabilità, con distanze che da alcuni Centri Abitati per il raggiungimento dell’Ospedale Provinciale di Arezzo superano i 60 km e tempi di percorrenza abbondantemente superiori ad un’ora.

Ci sembra ovvio e scontato, che nessun servizio e nemmeno un servizio Trasporto Materno Assistito possa dare più garanzie di un Punto Nascita vicino e funzionale, ad esempio in condizioni di parto di emergenza con complicazione da distacco di placenta.

Crest (Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana)

Referendum Sanità: basta anche un euro! Aiutiamo il Comitato!

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Il ricorso al TAR sul mancato Referendum sulla Sanità è pronto e domani, venerdì 25 marzo, sarà sottoscritto dai delegati del Comitato Promotore, Giuseppe Ricci e Valerio Bobini. Inoltre, sempre domani dovrà essere versato allo studio legale che ha seguito la vicenda del ricorso, l’acconto di 7.500 euro. Per il momento il costo di queste spese sarà sostenuto dai consiglieri regionali, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, di Si Toscana, che hanno così mantenuto l’impegno che si erano assunti sin dall’inizio di questa vicenda. Il M5S organizzerà dei banchini per la raccolta fondi, mentre la rete dei Comitati si sta già muovendo per ottenere altri finanziamenti. Gli altri partiti, Forza Italia, Fratelli D’Italia e Lega invece sono spariti.

Anche alcuni sindacati e diversi militanti si stanno impegnando per versare altri contributi alla causa del ricorso. Il Comitato Promotore invece sta cercando di ridurre l’esborso dei consiglieri regionali ed è per questo che lancia un forte appello a tutti i cittadini toscani per un rinnovato impegno alla raccolta dei fondi.

Il cassiere è Oreste Giommoni ed è a lui che occorre far rifermento in caso di donazioni o fondi raccolti. Oreste è riuscito a raccogliere circa 220 euro dalle zone di Arezzo e Pitigliano.

Basta anche un euro! Aiutiamo il Comitato!

Boom di iscrizioni per gli Istituti superiori del Casentino

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Offerta formativa più ampia, potenziamento linguistico ed alternanza scuola-lavoro. Merito soprattutto dell’impegno congiunto tra Dirigenza scolastica locale e Associazione Prospettiva Casentino. Gli istituti di istruzione superiore del Casentino tornano ad attrarre studenti, con un boom di iscrizioni per il nuovo anno che ha fatto dimenticare il buio delle scorse stagioni. L’Istituto superiore Galilei di Poppi ha avuto 115 iscrizioni contro le 89 dello scorso anno: nel dettaglio, il Liceo Scientifico ha registrato quasi il doppio (66 iscritti quest’anno contro i precedenti 37) mentre l’Istituto economico per il marketing e la finanza, “ex Ragioneria”, ha registrato 24 iscrizioni contro le precedenti 18; stabile il numero di iscrizioni al Liceo delle scienze umane. Molto bene anche l’Isis di Bibbiena: 79 iscritti contro i 63 dello scorso anno, 15 all’Ipsia di Poppi contro i 10 della passata stagione e ben 12 al Professionale contro i numeri esigui degli scorsi anni (5, 6 unità). Molti i motivi che stanno alla base di questa ripresa e del rinnovato ruolo di centralità culturale ritrovata a livello locale. Per quanto riguarda l’Istituto superiore Galileo di Poppi ha pesato sulla scelta dei ragazzi e delle loro famiglie l’impegno della dirigenza e dei docenti sul fronte dell’ampliamento dell’offerta formativa: corsi facoltativi quinquennali di inglese potenziato e di spagnolo con docenti madrelingua (svolti in orario scolastico per gli alunni dei tre indirizzi) che aumentano il numero delle lingue straniere; corso quinquennale facoltativo di potenziamento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione affidato a un docente specialista (anch’esso svolto in orario scolastico); l’introduzione per tutti, a partire dalle prime fino alle quinte, delle “classi 2.0”. Queste ultime consistono nell’utilizzazione integrata di materiale di studio tradizionale e di strumenti digitali come tablet per ciascuno studente e lavagne interattive, protagonista diventa la multimedialità in aula per l’apprendimento delle discipline del piano di studi. A tutto ciò si aggiunge, in primis, al pari di altri Istituti toscani molto quotati, l’opportunità di ottenere certificazioni internazionali delle lingue straniere studiate (inglese, francese e spagnolo) e, novità assoluta per il nostro territorio, anche la certificazione internazionale delle competenze economiche – l’EBCL, ossia l’European Businness Competence License – dopo l’accreditamento dell’Istituto tecnico economico per la finanza e il marketing quale ente certificatorio per il patentino economico. Da due anni, inoltre, è stata avviata e potenziata la partecipazione a programmi europei di grande spessore culturale e formativo quali scambi di classe e collaborazioni Erasmus. L’offerta formativa è arricchita ulteriormente da corsi facoltativi di teatro e di musica che si svolgono in orario aggiuntivo al pomeriggio. L’Istituto superiore Galilei ha quindi implementato in anticipo il “curricolo dello studente” che la legge della “buona scuola” prevede dalla terza superiore, impegnandosi nella messa a punto di una “scuola su misura” , in grado di rispondere ai bisogni degli alunni e alle aspettative delle famiglie.

Anche l’Isis di Bibbiena (che comprende invece Istituto Tecnico, Istituto Professionale Manutenzione e Assistenza Tecnica e l’Istituto Professionale dei Servizi Commerciali di Poppi) ha investito sul respiro europeista, quindi sul potenziamento linguistico e soprattutto sull’alternanza scuola-lavoro per i ragazzi meritevoli di ogni indirizzo, ma anche su programmi internazionali che portano gli studenti a lavorare per due mesi in aziende all’estero e in quelle presenti sul territorio grazie alla disponibilità degli imprenditori dell’Associazione Prospettiva Casentino. A fornire un elemento di forza agli Istituti della valle è stata, infatti, anche l’Associazione che, lo scorso 18 Novembre, ha sottoscritto con la Rete degli Istituti Scolastici del Casentino, un accordo di programma con il quale, di fatto, la realtà associativa si mette al servizio della scuola anche a livello di programmazione condivisa, sostenendo l’offerta curriculare con potenziamenti didattici mirati all’immersione nel mondo del lavoro, ad una collaborazione fattiva sul fronte dell’alternanza scuola-lavoro, e con il sostengo all’apprendimento dell’inglese nelle classi quinte degli Istituti Superiori e nelle classi prime delle Scuole Elementari.

La componente Prospettiva Casentino, ossia l’Associazione di imprenditori che crede, investe e sostiene le scuole della Rete, è stata vissuta dalle famiglie come una garanzia per il futuro. L’attività di Prospettiva con le scuole del territorio non si concentra solo sugli Istituti superiori, ma si inserisce, in un percorso ragionato, fin dalle elementari con progetti tesi ad avvicinare i giovani al territorio anche in termini imprenditoriali con visite guidate in azienda, progettualità mirate a promuovere uno spirito creativo e propositivo, ma anche progettualità volte alla conoscenza dei valori e delle bellezze di un territorio che per essere tutelato e quindi promosso e costruito, ha bisogno di essere innanzi tutto amato. Una funzione sociale, quella degli imprenditori di Prospettiva, che è stata colta dalle famiglie e apprezzata anche nel momento della scelta della scuola a cui affidare i propri figli.

Commenti di: Giovanni Basagni (Presidente Prospettiva Casentino), Silvana Gabiccini (Dirigente Scolastico ISIS “Galileo Galilei” di Poppi), Gianfranco Gentili (Dirigente Scolastico ISIS “E. Fermi” di Bibbiena)

Ancora penalizzato il Casentino, la Posta a giorni alterni

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E meno male che doveva essere il Comune Unico a ridurre drasticamente i servizi postali nella nostra valle! Era solo un’altra “bufala” lanciata da chi voleva difendere poltrone e piccoli poteri.

La riduzione del servizio invece arriva adesso con un comunicato di Poste Italiane in cui si informa che da aprile la consegna della posta avverrà a giorni lavorativi alterni. Nello specifico, la consegna degli invii postali verrà effettuata dal lunedì al venerdì su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì in una settimana – martedì e giovedì in quella successiva).

La posta “prioritaria” (che ricordiamo significa “che ha o deve avere la precedenza su tutto; che deve essere svolto o realizzato prima di ogni altra cosa” sic!) avrà come obiettivo di velocità 3 giorni lavorativi, oltre quello di accettazione, a seconda della zona. Alla faccia del prioritario!…

In Toscana solo alcuni comuni della Provincia di Arezzo (perché solo Arezzo?) saranno interessati a questa “rivoluzione” e, naturalmente, come dubitarlo, ci sono tutti quelli del Casentino, escluso Bibbiena.

Ancora una volta la nostra terra viene penalizzata, senza che nessuno si opponga. O abbia la forza per farlo come il carrozzone dell’Unione.

Ma i nostri Amministratori cosa ci stanno a fare?

Di seguito l’elenco dei Comuni toscani interessati: Anghiari, Badia Tedalda, Bucine, Caprese Michelangelo, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Castiglion Fibocchi, Castiglion Fiorentino, Cavriglia, Chitignano, Chiusi della Verna, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Loro Ciuffenna, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino, Montemignaio, Monterchi, Ortignano Raggiolo, Pergine Valdarno, Pieve Santo Stefano, Poppi, Pratovecchio Stia, Sestino, Talla

Tanti eventi a Bibbiena e Soci nei prossimi giorni

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Lunedì 28 marzo 2016 è un giorno di festa e Bibbiena lo onora con due interessanti iniziative culturali. Per ricordare Elisabetta Santiccioli e Enzo Catapano in collaborazione con l’Associazione “Quinte tra le note” e il contributo di CEG Elettronica, l’Amministrazione comunale promuove come ogni anno il “Concerto di primavera” a cura del Maestro Leonardo Rossi: Adamo Rossi: violino, Francesca Maestrini: pianoforte, Camilla Gori: violino, Marco Maggi:pianoforte, Maria Rossi: tromba, Lapo Rossi: chitarra. Ci sarà poi un Intermezzo liberamente tratto da Luciana Littizzetto nell’interpretazione di Laura Bigoni. Il concerto si tiene nel luogo dove si trova l’esposizione permanente “Paesaggi del Casentino”dedicata ad Enzo Catapano. milanese di nascita, ma casentinese d’adozione. La mostra è composta da donazioni degli artisti che hanno partecipato all’iniziativa (Bettazzi, Biggeri, Caporali, Cionini, Dei, Lanini, Lazzeri, Meschini, Rontani, Tacconi, Vettori) e come scriveva la critica Lisetta Fornasari nel 2005: “è stata realizzata una raffinata raccolta di quadri che abbinati al nucleo di Enzo Catapano offrono uno spaccato interessante di vari modi in cui viene “vissuto” e celebrato il Casentino. Partendo dal presupposto che il paesaggio toscano da più di due secoli dà concretezza all’ideale di paesaggio, e considerando quanto il Casentino abbia esaudito con le sue meraviglie le aspettative connesse al mito del paesaggio toscano, la mostra attualizza attraverso anche una pittura astratta o addirittura surrealista il fascino che la vallata ancora oggi esercita”. Il concerto offre un’opportunità di visita alla stessa mostra.

Nel vicino Museo Archeologico “Piero Albertoni”, si terrà a partire dalle ore 16.00 “Un giorno con gli Etruschi” per il ciclo “Domeniche al Museo”. Una visita guidata con laboratorio dedicata ai bambini e ai loro genitori. Un modo per scoprire i reperti del museo e insieme per stare insieme. E’ necessaria la prenotazione 0575. 595486.

Tra i reperti che i bambini e i genitori incontreranno in questa bellissima esperienza, c’è anche una statuetta particolarmente importante anche sia per le dimensioni ma soprattutto per la storia che nasconde. Si tratta della “Signora del Falterona”, come è stata ribattezzata da coloro che la trovarono in una delle ultime campagne di scavo al lago degli Idoli, ossia quella del 2006. Era il 16 Agosto, un giorno quasi di festa per molti e agli scavi erano presenti poche persone tra le quali il Direttore del Museo Archeologico Francesco Trenti. Lui si trovava poco distante dal laghetto quando Alfredo Bresciani, tecnico dell’allora Comunità Montana e appassionato di archeologia ritrovò tra grida di gioia e sorpresa la bella statuetta. Si trovava 50 metri a monte dello specchio d’acqua, parzialmente ricoperta dalla terra e in una posizione che apparse subito strana, ossia supina. Molte ipotesi sono state avanzate su questo ritrovamento e sulla posizione, quella che ci fa sognare è quella data dallo stesso Direttore per il quale la statuetta, in quella posizione di protezione della sua intimità, voleva essere l’omaggio ad una divinità “terrena”. La statuetta si trova oggi in una teca speciale, subito riconoscibile, perché si erge orgogliosa e bellissima al centro della parete della sala dedicata al Laghetto degli idoli del Falterona. E’ alta 19 centimetri risale al IV secolo, e il suo atteggiamento è di una sensualità e insieme di una semplicità assolute.

 

PACE AL TRAMONTO

di Elisa Fioriti – Le luci, calde, del tramonto stanno per scendere sulla collettiva “Arte e Pace. Il Pane dell’Aurora”, allestita presso la Chiesa Vecchia di Soci dal gruppo “Silenceart”, a cui Casentino2000 ha dedicato uno spazio nel numero del mese. Attraverso le plurime forme dell’arte, dalla pittura alla scultura, al mosaico, al multimediale, in un intreccio d’eventi collaterali, tra danza e musica, meditazioni e letture, talking e reading, la mostra ha appagato tutti i nostri sensi con le bellezze della pace. Per il finissage della manifestazione, quest’anno giunta alla seconda edizione, la curatrice, l’artista Ulrike Schneider, ci invita sabato 26 marzo h 17.30 alla replica della sua performance di video-installazione “Togliete i Tappi”, alla presenza degli artisti che hanno partecipato ed esposto. Un evento non di chiusura quindi, ma che, ricollegandosi direttamente alla festa d’inaugurazione, renderà ciclica l’esperienza: un circolo virtuoso, armonico, di vita. Come sempre, ingresso libero. Per ulteriori informazioni, contattate il num. 333/1399722 (Ulrike Schneider – Silenceart).

 

SCUOLA PER GENITORI: INSIEME PER CRESCERE

Quattro incontri per diventare più consapevoli, per affrontare meglio le difficoltà che inevitabilmente si incontrano nel percorso non sempre facile dell’essere genitore oggi; un modo per confrontarsi sul proprio ruolo sociale, un modo per socializzare ed imparare. Tutto questo è la Scuola per Genitori, una felice esperienza promossa dall’Amministrazione comunale di Bibbiena, in particolare dall’Assessore alla pubblica istruzione Mara Paperini che si rinnova anche quest’anno affrontando come tema centrale l’apprendimento.

Il luogo dove si svolgeranno i vari incontri sarà il Ciaf di Soci sempre alle ore 21,15. Durante tutti gli incontri allo Spazio Gioco Cappellaio Matto saranno attivati dei laboratori didattici per intrattenere i bambini.

Saranno presenti la musicoterapista Cristina Vieri, la psicomotricista Elena Marruchi , le operatrici in Pet Therapy Elisa Mengozzi e Franesca Marraghini dell’associazione Cinofila Le Impronte con i loro splendidi cani e naturalmente gli educatori e gli animatori dello Spazio Gioco il Cappellaio Matto dell’associazione Archimenia coordinati dalla Dott.ssa Simona Valeri (educatrice). Il primo incontro si terrà il giorno 1 APRILE dal titolo APPRENDERE NON E’ UNO SCHERZO COORDINA PROF. SIMONE ZACCHINI, DOCENTE DI STORIA DELLA FILOSOFIA, UNIVERSITA’ DI SIENA.

Intervengono: Edy Marruchi (Psicoterapeuta), Giada Bartolini (Logopedista), Antonella Oddone (pediatra). Il secondo appuntamento sarà invece l’8 APRILE con il titolo EMOZIONI E MOVIMENTO NELL’APPRENDIMENTO Intervengono:Manila Massai (Psicoterapeuta), Elena Marruchi. (Psicomotricista), Roberta Russo (Pedagogista).

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nella persona di Roberto Frulloni
presso la sede legale di via Rignano 11,
Bibbiena, 52011 (Arezzo).
P.IVA 02020850513
Indirizzo email: fruska@fruska.it

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