9.6 C
Casentino
sabato, 26 Aprile 2025
Home Blog Pagina 625

Sanità: tocca ancora a noi cittadini

0

La politica sanitaria del PD prosegue nell’opera di distruzione del Servizio Sanitario Regionale. Ogni giorno assistiamo alla chiusura di servizi ospedalieri. Tutto ciò che era, ed è, diritto all’assistenza sanitaria (visite, diagnostica, ricoveri) viene non evaso, spesso rinviato, talvolta impedito.

Perché chiediamo un nuovo referendum:

  • Il PD centralizza per decidere in modo autonomo e senza confronto
  • Il PD privatizza la sanità per favorire e far lucrare gli investimenti privati
  • Il PD favorisce il mondo delle compagnie assicurative
  • Il PD lede i diritti all’assistenza, alla cura, alla prevenzione
  • Il PD sta per compiere l’ultimo massacro del residuo sistema sanitario regionale: vuole attivare le convenzioni sperimentali per affidare la gestione direttamente al privato

Contro le falsità, le bugie e l’ipocrisia del PD viene promosso il referendum per abrogare l’art. 34 bis della legge regionale. In tutta la Toscana è partita la raccolta firme. Ad Arezzo sono organizzate due giornate “firma day”:

Sabato 12 marzo dalle 8 alle 20 in P.zza San Jacopo

Martedì 15 marzo dalle 8 alle 20 davanti all’Ospedale San Donato

Hanno dato l’adesione a raccogliere le firme per il referendum i partiti che si oppongono alla politica sanitaria del PD, i sindacati liberi, i comitati civici e le associazioni.

Di seguito vi proponiamo il testo del nuovo referendum: “Volete voi abrogare l’art. 34 bis della legge Regione Toscana n. 40/2005, qui sotto riportato, inserito dall’articolo 32 della legge Regione Toscana 84 del 28 dicembre 2015, inerente le sperimentazioni gestionali con convenzione?“

 Ricordiamo che nel frattempo i legali stanno predisponendo il ricorso contro la delibera del collegio di garanzia che ha annullato il precedente referendum.

Vieni e partecipa!

La tua firma è contro chi vuole impedire il tuo diritto al referendum!

8 marzo; il regalo alle donne casentinesi è la chiusura del Punto Nascita…

0

C’è poco da festeggiare quest’anno in Casentino per le donne, che siano mamme, figlie e soprattutto per quelle che devono avere un bimbo o una bimba. La politica ha chiuso il Punto Nascita, ma oggi si sprecheranno comunque i ramoscelli di mimosa , le solite frasi di circostanza, i retorici discorsi sull’importanza della donna nella nostra società. Saranno in particolar modo i Sindaci a dirsi vicini alle donne casentinesi, proprio quelli (escluso Agostini da Strada) che hanno decretato con la loro firma la fine del poter nascere in Casentino.

Quando vi offriranno la mimosa oggi, ma soprattutto quando dovrete ancora votare, ricordatelo.

Da CASENTINO2000 e dalla Fruska un augurio di cuore a tutte le fantastiche donne della nostra Redazione e a tutte le forti e sempre bellissime donne del Casentino!

A Volterra a sostegno della sanità pubblica, identità e territorio

0

La città di Volterra diventa per un giorno teatro dell’orgoglio dei Comuni d’Italia. Sabato 12 marzo (Sala del Gran Consiglio) è in programma “Orgoglio comune” iniziativa pubblica sull’Italia dei territori e dei piccoli Comuni, organizzata dall’amministrazione comunale di Volterra, dall’Associazione Comuni Dimenticati e dal portale di informazione Toscana. «La città di Volterra – spiega il Sindaco Marco Buselli – è testimonianza viva di una tradizione civica che rappresenta il dna del nostro Paese. Dobbiamo dire basta al tentativo in atto di mortificare le comunità locali con tagli e una deleteria volontà di accorpare e accentrare sempre e solo sulla base dei numeri». Durante l’iniziativa, a cui sono stati invitati 5700 sindaci italiani, si parlerà di sanità pubblica, di identità e territorio oltre che delle fusioni dei piccoli comuni. «Sanità pubblica, identità e territorio non possono – conclude Buselli – finire nel tritacarne dei numeri in funzione di interessi che niente hanno a che fare con la necessità di garantire il diritto alla salute e la volontà di esistere, con orgoglio, da parte dei territori e delle comunità locali».

Alla manifestazione ha aderito anche l’ANPCI ( Associazione Nazionale Piccoli Comuni D’Italia) http://www.anpci.it/index.php?page=utenti&action=index&id_cat_info=2&id_info=2301

L’invito agli amministratori di portare la fascia Tricolore, a  tutti i Comitati, Associazioni, gruppi di cittadini di portare uno striscione, una bandiera, una maglietta con indicata la località di provenienza per dare colore e vivacità alla manifestazione e per far vedere che siamo in tanti da ogni parte d’Italia. Per ulteriori informazioni l’invito a contattare il Sindaco di Volterra Marco Buselli  al 366 6803009 Mail  sindaco@comune.volterra.pi.it marcobuselli@tiscali.it oppure al 335 5688693 fisso 0573 673120  mail statigeneralicomunidimenticati@gmail.com Anche sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/events/1650012811925518/

Associazione Comuni Dimenticati

orgoglio2

Calcio UISP, la squadra della settimana è il CSBS Casentino

0

di Francesco Benucci – Lassù dove osano le aquile dell’alta classifica…ci sono le casentinesi! E questa nota di merito va sottolineata in un turno di campionato che ha visto, e che vedrà nella serata di lunedì, scossoni importanti nelle zone di vertice con tanto di team valligiani protagonisti!

In Eccellenza, ad esempio, fari puntati su un Monday Night in cui lo Spartak Bibbiena, che ospita il Superpoppa, si gioca la possibilità di agganciare in testa alla graduatoria il New Old Boca. Per cotanta occasione i nostri dovrebbero mandare sentiti ringraziamenti al Ciclone che, tra le mura amiche, ha bloccato sullo 0-0 lo stesso New Old Boca. L’undici di Vischetti, tranquillo a metà classifica, ha dimostrato che in quel di Stia le motivazioni non mancano mai tanto da rendere la vita dura anche agli avversari più quotati! E d’altronde è stata una giornata positiva, a livello di risultati, per tutte le casentinesi del girone; basti pensare al Corsalone che dopo la vittoria nel derby consegue un altro successo, a dir poco decisivo, sul campo dell’Atletico Virtus, diretta concorrente nella lotta salvezza: lo 0-2 firmato da Mariotti e Mazzetti apre prospettive interessanti e alimenta un sogno che i nostri hanno sempre “cullato”…non svegliateli! Nel frattempo rialzano la testa Le Logge che, davanti al pubblico amico, travolgono il Q.P.S.Andrea con un eloquente 4-0 e ripropongono con forza la loro candidatura ai playoff: le doppiette di Laponi e Caiazzo sono un chiaro segnale inviato agli avversari, per quei quattro fatidici posti sarà una strenua lotta fino all’ultimo!

Anche in 1°Divisione le attenzioni di addetti ai lavori ed appassionati si sono rivolte alle zone alte della graduatoria visto che i due derby in programma, a tale proposito, promettevano scintille! C’era quasi sapore di spareggio (anche se in realtà il campionato è ancora lungo) tra CSBS Casentino e Deportivo Capolona e la supersfida, manco a dirlo, è stata bellissima: il CSBS si è portato in vantaggio con Lunghi e Tellini, ha subito la veemente reazione del Depor che ha agguantato il pareggio con Bruni e Alberti ma, proprio all’ultimo minuto, sempre il CSBS (nella foto) e sempre con Tellini si è portato sul 3-2 finale! Al termine di una partita così intensa ed emozionante i complimenti vanno sia ai vincitori che agli sconfitti! Altro giro, altro derby, ecco a voi un ulteriore match ad alto tasso adrenalinico con il Boca Strada Juniors che ospitava il Badia Prataglia: i padroni di casa cercavano punti per distanziare i bassifondi della classifica, gli ospiti andavano invece alla ricerca di un risultato che alimentasse il sogno promozione. Alla fine il salomonico pareggio per 1-1, scaturito dagli acuti di Mattesini e Berberi, non consente ai due team di fare uno scatto decisivo ma tuttavia permette ad entrambi di immagazzinare prezioso fieno in cascina! Infine, si giocano lunedì G.S.Poppi – Ceciliano e Gricignano – Castelluccio mentre riposava il Chiusi della Verna 2005.

E pure in 2°Divisione il vertice della classifica sta attraversando una fase “turbolenta”! Infatti il River Partina, impegnato lunedì sera contro l’F.C.Campino, è chiamato ad una vittoria per respingere l’assalto del Falciano! Questo perché, in attesa del posticipo, è proprio il Falciano il nuovo leader del girone in virtù, tra l’altro, di un successo davvero roboante: i nostri, in casa, hanno travolto addirittura con un sonoro 5-1 un avversario di tutto rispetto come il Motina; Pallotti, Cuseri, Tinti e Sissoko con la sua doppietta sono gli ambasciatori di un messaggio molto chiaro: il Falciano vola! Un successo “a specchio” lo colleziona la Lokomotiv Rassina che, sul terreno del Marcena, si è imposta con un 1-5 che evidenzia la crescita esponenziale di questa squadra! E mentre i ragazzi della Loko sorridono, continua invece il campionato avaro di soddisfazioni per il Marcena! Questo turno le soddisfazioni sono mancate anche al Bar La Siesta che ha interrotto la sua rincorsa sul campo dell’Avis Boca Agazzi incassando un KO per 2-0: tuttavia una prestazione sottotono non può certo cancellare quanto di buono fatto in questo 2016 quindi gambe in spalla…e avanti! Una prestazione davvero soddisfacente è stata anche quella del Bayern Guido Monaco che si è tolto la soddisfazione di “sbancare” il campo del Randagia F.C. con un perentorio 0-2: i gol di Maccari e Liguori sintetizzano i progressi di un gruppo che si sta gradualmente rendendo conto delle proprie potenzialità!

Vincere un derby, tra l’altro bellissimo, farlo all’ultimo istante, proseguire la cavalcata verso i quartieri nobili della classifica… complimenti al CSBS Casentino!

Appunti (velenosi) sulla serata di venerdì…

0

Sbollita l’incazzatura per venerdì sera, anche il Badalischio ha voluto fare alcune striscianti e satiriche considerazioni su quanto avvenuto e su quanto detto. Premesso che il problema della chiusura del Punto Nascita è puramente politico, effetto delle scelte nazionali e regionali destinate a penalizzare la sanità pubblica, aver portato i medici dell’ospedale in prima linea come soldatini in trincea sul Piave, è stata una scelta infelice, come infelice è stata quella di fare un’assemblea per spiegare cosa ormai era già deciso: i cittadini si consultano PRIMA, non DOPO!

E cosa avrebbero dovuto dire i professionisti precettati per la serata? Erano lì come venditori di pentole a una convention promozionale per magnificare la bellezza e la giustezza delle scelte fatte dall’azienda che li paga… A parte qualcuno che ha osato pericolosamente (per lui) dire che in sostanza “uno che vive in piazza Grande ad Arezzo avrà la stessa assistenza di uno di Montemignaio (Dove? In quale pianeta?)” e qualcun altro, a mo’ di una Fornero casentinese, ha anche versato qualche simil lacrima (di coccodrillo), il resto si è esibito in una difesa d’ufficio delle decisioni prese principalmente da altri.

Se poi in questi mesi qualcuno ha fatto, dall’interno dell’Ospedale, “terrorismo piscologico” e ha “suggerito” alle puerpere di andare a partorire ad Arezzo, sarà la Procura ha stabilirlo. Il CREST, il Comitato guidato da Bobini infatti sta predisponendo un esposto per accertare eventuali responsabilità di quanto è successo dal dicembre 2012 ad oggi, nel tempo in cui da essere il Punto Nascita un reparto di eccellenza, oggi viene chiuso.

Dicevamo che la responsabilità va comunque ricercata nell’ambito politico. I Sindaci casentinesi tutti presenti alla serata (escluso Cappuccetto Arancione da Stia) hanno fatto intuire che nulla potevano fare per difendere il Punto Nascita. Abbiamo quindi capito che i Sindaci del Casentino non servono a nulla, ma fanno comunque più danni della grandine.

Una precisazione; i Sindaci erano presenti, ma l’unico dato in pasto alla sala è stato Bernardini che ha tentato di difendere l’indifendibile. Possiamo immaginare che tutti gli altri, targati PD, abbiano accettato supini il dikdat regionale di non fare storie sulla chiusura del Punto Nascita, ma non riusciamo a comprendere la posizione di Bernardini.

A proposito di Regione, dove era venerdì sera mister 18.000 preferenze, l’Assessorissimo Ceccarelli, sempre pronto ad intervenire a tutte le riunioni casentinesi, inclusi battesimi e funerali quando c’è da raccattare un voto, ma mai presente quando rischia di volare qualche grucciata? Il Nostro è troppo furbo, in questi casi meglio mandare avanti gli spauriti Sindaci casentinesi, venerdì sera a loro agio come un agnello la vigilia di Pasqua!

Torniamo a Bernardini. In questa vicenda si è giocato una bella fetta della sua credibilità politica e del credito che aveva incamerato come paladino della lotta al sistema di potere casentinese. Non vorremmo che la serata di venerdì sia l’inizio della fine della sua parabola politica. Il dubbio può essere di un qualche accordo futuro con il PD, ma non vogliamo crederlo. Anche perché se i piddini nostrali, guidati dal Richelieu del Solano, l’Assessorissimo, faranno passare più tempo possibile e non ci sarà nessuna fusione, la storia politica di Bernardini si concluderà da sola tra non molti mesi. Sicuramente da oggi una gran parte dei cittadini bibbienesi (e casentinesi) guarderanno da un’altra parte, cercando altre figure e altri profili. Tra le truppe cammellate presenti, abbiamo notato almeno un paio di assenze eccellenti; c’è chi già sta abbandonando la nave? Speriamo che nonostante tutto il Sindaco di Bibbiena abbia uno scatto d’orgoglio, ancora il tempo ci sarebbe.

Comunque, ad oggi la realtà nuda e cruda è che nessuno nascerà più in Casentino. Punto.

Di promesse ne sono state fatte tante, mirabolanti e variegate. Noi non abbiamo per niente fiducia su quanto annunciato e temiamo che non tarderà molto che ci dovremo ritrovare un’altra volta, ad un’altra serata come quella di venerdì, per difendere altro, magari la TAC che si dice è già pronta per essere impacchettata e trasferita a Sansepolcro…

Ultima – amarissima – considerazione. Alla serata di venerdì qualcuno ha visto un giovane di 20 anni? Noi non ne abbiamo notato nessuno. Per salvare il futuro del Casentino, forse solo cazzeggiare su Facebook serve a poco…

Il Badalischio

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=do0SR-x7Y0E[/youtube]

Per fare l’orto ora ci vuole la patente?

0

di Marta Andreani – Da alcuni mesi per utilizzare e acquistare prodotti fitosanitari per l’agricoltura è necessario frequentare un corso e conseguire un’autorizzazione specifica.

“Nessuna razza può prosperare fintanto che non impara che c’è altrettanta dignità nel coltivare un campo che nel comporre una poesia”. Questo sosteneva lo scrittore Booker T. Washington, e noi italiani lo sappiamo bene, perché l’agricoltura, come la poesia, è stata ed è parte integrante della storia del nostro paese. Da decenni assistiamo al progressivo sviluppo rurale che ha migliorato la produzione e messo in sicurezza il lavoro degli agricoltori e la qualità dei prodotti stessi. Il tema del progresso agricolo non deve passare inosservato neanche e soprattutto a noi, abitanti di una provincia che ha fatto dell’agricoltura uno dei suoi punti di forza. L’ultima novità di cui vogliamo parlare riguarda proprio la sicurezza della nostra salute e dell’ambiente. Dal 26 novembre 2015 è indispensabile l’autorizzazione comunemente nota come “Patentino” per acquistare ed utilizzare i prodotti fitosanitari ad uso professionale allo scopo di sensibilizzare gli agricoltori perché li possano utilizzare nell’ambiente nel modo corretto senza rischi per la nostra salute e per l’ambiente.

Ma procediamo con ordine. I prodotti fitosanitari contengono delle sostanze attive che rappresentano un gruppo di agenti chimici e microbiologici caratterizzati che sono in grado di interferire con le funzioni biologiche dei parassiti animali e vegetali. In altre parole parliamo di materiali antiparassitari e pesticidi. Nella guida al patentino per l’acquisto dei prodotti fitosanitari finalizzata proprio all’ottenimento dell’autorizzazione, si possono trovare informazioni interessanti. Essi possono essere utilizzati in agricoltura da parte di operatori professionisti (imprenditori agricoli, lavoratori agricoli, ecc …), in orti e giardini familiari da parte di soggetti non professionisti, in aree extra-agricole non soggette a coltivazione, in ambiti domestici per le piante da balcone, da appartamento e da giardino.

Il conseguimento del certificato di idoneità (patentino) è indispensabile per valutare sopratutto le proprietà pericolose dei prodotti fitosanitari e tutelare tre aspetti fondamentali: la salute dell’uomo, rendendo più sicuro il prodotto che finirà sulle nostre tavole; la sicurezza dell’uomo, gli ambienti di vita e di lavoro; la sicurezza dell’ambiente. Visto dunque gli effetti che possono avere sulla salute e sull’ambiente è importante osservare scrupolosamente le precauzioni per un corretto impiego. Non sono pochi infatti i modi in cui si possono verificare intossicazioni: ingestione, contatto o inalazione.

Il direttore della Federazione Coldiretti della provincia di Arezzo, Mario Rossi ci ha fornito informazioni tecniche su come chiedere il patentino e frequentare i corsi che anche la sua organizzazione propone.

Direttore, a che cosa serve il patentino per i fitofarmaci? «La direttiva riguarda l’utilizzo dei prodotti fitosanitari e prevede una sensibilizzazione di tutti coloro che utilizzano la materia in questione: imprenditori agricoli, utilizzatori, allo scopo di conoscerne i potenziali rischi per l’ambiente e l’uomo e le eventuali misure per ridurli. Conoscere i rischi connessi all’impiego dei prodotti fitosanitari è necessario per garantire sul mercato la distribuzione di prodotti sani e sicuri destinati all’alimentazione dell’uomo e del bestiame. Non solo, è indispensabile per tutelare l’ambiente in cui viviamo. L’uso sregolato di questi prodotti infatti può portare conseguenze sulla salute umana, come intossicazioni o allergie, talvolta anche di grave entità. Lo stesso vale per l’ambiente a rischio di inquinamento».

Cosa è opportuno fare per ottenere il rilascio? «Per prendere il certificato (o patentino) di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei materiali fitofarmaci è opportuno frequentare un corso di venti ore con obbligo di frequenza. Sono esenti dalla frequenza obbligatoria solamente coloro che sono in possesso di diplomi quinquennali o lauree in discipline biologiche, chimiche, naturali e ambientali, mediche, veterinarie o agrarie e forestali. Dopo aver superato il corso viene fatta la richiesta di rilascio del certificato alla regione Toscana. Il patentino dura cinque anni ed è valido su tutto il territorio nazionale, dopo di che, su richiesta dell’interessato, tre mesi prima dalla data di scadenza, per ottenere il rinnovo è necessario frequentare un corso di aggiornamento di 12 ore».

È la sua organizzazione a proporre i corsi? «Anche noi organizziamo i corsi. Abbiamo già formato circa 500 imprenditori agricoli nella provincia e adesso siamo in attesa di ripartire con i prossimi corsi, ne sono previsti undici per febbraio e marzo».

Che cosa pensa di questa innovazione? «I nostri imprenditori agricoli sono già molto attenti a rispettare le norme di sicurezza e a non danneggiare l’ambiente e se stessi, ma una maggiore sensibilizzazione è sempre utile in ogni campo. Se penso al Casentino, così come al resto della provincia, ci sono grandi miglioramenti dello sviluppo rurale. Ci stiamo orientando sempre di più verso un’agricoltura controllata e sicura.

Nell’attuale momento storico-economico del nostro paese, la realtà dell’agricoltura resta un punto cardine dell’economia, offrendo anche interessanti prospettive professionali per i giovani imprenditori ed operatori che possono trovare, in questo settore, opportunità lavorative particolarmente valide. La Toscana, soprattutto, da sempre eccelle in questo campo per la qualità dei suoi prodotti e la professionalità dei servizi offerti da tutta la filiera.

Coldiretti, la più grande organizzazione agricola europea, dimostra come il settore alimentare italiano possa svilupparsi e modernizzarsi affrontando con successo le sfide del nostro tempo.

(tratto da CASENTINO2000 | n. 267 | Febbraio 2016)

Punto Nascita: i cittadini contro i sindaci

0

francia

di Mauro Meschini – Non c’erano effetti speciali ad accompagnare la presentazione della sanità casentinese del futuro, quella prevista dagli sciagurati Patti Territoriali firmati il 29 febbraio da 9 dei 10 sindaci della vallata, ma un buon numero di curate e colorate slides ricche di numeri e belle parole. C’erano alcuni conosciuti medici coinvolti, loro malgrado, in quella che doveva anche essere una serata promozionale di tutta l’operazione. E c’erano anche le prime file della sala del Centro Sociale di Bibbiena occupate, in parte, dalle “truppe cammellate”, chiamate a raccolta per sostenere quello che subito è però apparso insostenibile e indifendibile.
In realtà nella grande sala, stracolma come accade solo nelle grandi occasioni, la grandissima parte dei cittadini non era lì per ascoltare quello che avrebbero voluto, e dovuto, già sapere e conoscere da tempo, durante quei lunghi mesi in cui, mentre si continuavano a propinare rassicurazioni sul futuro dell’Ospedale di Bibbiena e, in particolare, del Punto Nascita; già si lavorava per la sua chiusura.
No, quei cittadini non volevano farsi raccontare, adesso, quello che è stato già deciso sulla loro testa. Ma erano lì per chiedere conto ai sindaci della loro firma su quei “Patti”.
Solo il sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini ha voluto spiegare le ragioni della sua scelta, ragioni non condivisibili, ma almeno presentate davanti a tutti.
Gli altri primi cittadini, invece, o non c’erano, come il sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri che, evidentemente, non si trova a suo agio con l’argomento visto che, come è stato ricordato, anche se sollecitato a farlo non ha ancora trovato il tempo per discutere con i cittadini del suo Comune del futuro della sanità e dell’Ospedale di vallata. Oppure sono rimasti immobili nell’angolo della sala che hanno occupato, in silenzio e quasi infastiditi dalla situazione. Certo quale ragione avevano di parlare e giustificare le loro scelte, loro hanno fatto quello che la Regione ha chiesto e quindi, dal loro punto di vista, hanno già terminato il loro compito.
Ma non sarà così. Perché se non lo faranno i sindaci saranno altri a riproporre il tema della difesa dei servizi dell’Ospedale casentinese. La presenza di Consiglieri regionali e del Comune di Arezzo ha infatti reso bene l’idea di come la questione non riguarda solo in Casentino, ma l’intera sanità provinciale e dell’Area Vasta Toscana Sud Est.
Ma, soprattutto, riguarda i cittadini che si sono sentiti ripetere di nuovo la solita storia sul Punto Nascita: c’erano pochi parti, non era sicuro, era in deroga… ma poi, un intervento dopo l’altro, è venuta fuori un’altra verità ed è apparso chiaro che altre soluzioni potevano, e possono, essere trovate e che le giustificazioni non sono accettabili.
Non si può infatti chiudere oggi un reparto, dicendo che non è sicuro, quando in una pubblicazione della ASL del 2012 era dichiarato un “fiore all’occhiello”, anche se il numero di parti era sempre inferiore al minimo richiesto. Poi, per quanto riguarda la sicurezza, è stato sottolineato che questa non si realizza andando ad intasare l’Ospedale di Arezzo, ma mantenendo tutte le professionalità mediche necessarie nei presidi ospedalieri e realizzando una rotazione dei medici a livello di ASL che permetta di condividere le esperienze e le professionalità. Così anche il Punto Nascita di Bibbiena avrebbe il richiesto livello di sicurezza, in un ambiente certamente più accogliente e a misura di donna del San Donato. Inoltre, è stato ricordato, la condizione della viabilità del Casentino non è tale da garantire in ogni situazione il tempo necessario per arrivare nel capoluogo, e il rischio di vedere parti in strada non è da trascurare. A questo proposito è stato anche fatto presente che il tema della situazione della viabilità poteva essere usato dai sindaci almeno come moneta di scambio: “Prima si realizzano miglioramenti sulla SR71 e si chiudono i cantieri infiniti come Santa Mama, prima si attivano gli ipotetici nuovi servizi e poi, eventualmente, discutiamo del Punto Nascita”. Questo doveva essere imposto alla Regione, ma si sono ben guardati dal farlo.
Sul Punto Nascita resta anche il dubbio che sia stata messa in atto una vera e propria azione di “terrorismo psicologico” nei confronti delle future mamme, perché progressivamente fossero spinte a scegliere di partorire altrove, provocando il calo delle nascite che permette oggi di motivare la chiusura. Formali azioni di denuncia saranno presentate alla Procura della Repubblica per verificare l’identità di autori e ideatori di una simile strategia, che sta provocando una danno enorme alla società casentinese.
Queste non saranno comunque le uniche azioni che saranno messe in atto perché è diffusa la convinzione che sia ancora possibile fare qualcosa per ottenere un ribaltamento delle decisioni e per imporre altre scelte. Non sarà possibile fare affidamento su chi dovrebbe rappresentare i cittadini, visto che con le loro scelte i sindaci hanno chiaramente dimostrato che preferiscono stare dalla parte di chi sta portando avanti in Toscana politiche che mirano a ridurre i servizi sanitari pubblici.
Lo ricorderemo alle prossime elezioni.
Ma per ora dovremo fare affidamento sulla volontà dei cittadini che dovranno farsi carico direttamente della situazione. La proposta di restituire forza e rappresentatività al Comitato Casentinese per la Salute in Montagna può dare l’opportunità per affidare, anche a questo soggetto, il compito di fare da punto di riferimento per organizzare iniziative e azioni di protesta che spingano la Regione a rivedere le sue decisioni.
Come è stato ripetuto durante l’assemblea, un Ospedale per essere tale deve avere, attivi e funzionanti, almeno la chirurgia, la medicina, il Punto Nascita, la Radiologia e il Pronto Soccorso. Perdere o vedere ridotto ai minimi termini anche uno solo di questi servizi potrebbe portare progressivamente alla chiusura.
I cittadini non permetteranno che questo accada!

Cambia anche l’emergenza-urgenza. Stasera tutti a Bibbiena. Intanto tornano i timori sulla TAC…

0

Si è svolta ieri sera la riunione centrale del 118 presieduta dal Dottor Massimo Mandò, Direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza della ASL8. Dalla riunione è emerso che, a partire dal 1° giugno 2016, sarà istituita l’automedica in Casentino, con sede operativa presso l’Ospedale di Bibbiena. A bordo dell’automedica ci saranno un medico ed un infermiere pronti ad intervenire sul territorio. Ad affiancarli tre ambulanze di supporto; una di queste avrà sede a Stia e partirà dal paese dell’alto Casentino per eseguire interventi su tutta la vallata. Proprio a Stia, infatti, l’ambulanza sarà infermierizzata, con a bordo un infermiere e tre volontari, ma non il medico.

Durante la riunione sono circolate notizie anche sul possibile trasferimento della TAC dall’Ospedale del Casentino a Sansepolcro. CASENTINO2000 aveva già lanciato questo allarme il 22 dicembre 2015 con un articolo in cui parlavamo della “prossima chiusura della radiologia con addirittura il possibile trasferimento della TAC a Sansepolcro. Ci dicono che i Sindaci sanno già tutto…

Oggi come allora speriamo di sbagliarci, ma purtroppo la chiusura del Punto Nascita, prevista (anche quella!) per il 1° giugno 2016, ha dato ragione alle notizie anticipate e ai nostri precedenti articoli, quindi, oggi come allora, chiediamo “ai casentinesi di mobilitarsi in tutte le forme possibili perché pensiamo che la sanità pubblica sia uno dei beni fondamentali che questa terra, dopo tutto il resto, non può permettersi di perdere. Smettiamo di parlare di ciclopiste e biciclette e difendiamo davvero le cose che contano del nostro territorio.

Per questo vi ricordiamo di non mancare stasera al Centro Sociale di Bibbiena Stazione, alle ore 9.00, per far sentire la nostra voce ai Sindaci e ai dirigenti ASL. Forse è troppo tardi, ma non possiamo restare ammutoliti davanti allo spoglio, reparto dopo reparto, servizio dopo servizio, della sanità casentinese.

xLocandina69

I quattro imbecilli ringraziano

0

I quattro imbecilli (come si autodefiniscono) hanno risposto. Ne prendiamo atto…

 

Lettera aperta al Direttore di Casentino 2000

Egr. Direttore,

ancora una volta siamo a ringraziarla per la sua gentile ospitalità. Questa volta il nostro ringraziamento è doppio: nella presentazione del nostro comunicato relativo alla iniziativa del Sindaco di Arezzo sul problema del punto nascita, Lei ci ha classificati, di fatto, come quattro imbecilli che guardano il dito anziché la luna. L’attribuzione del titolo di “imbecilli” da parte del suo giornale per noi è un grande onore ed anche una conferma che qualche volta ci può capitare di dire cose giuste (anche se raramente, lo ammettiamo).

Rientra in questo nostro limite anche il fatto che noi avremmo dovuto votare proprio lei alla recenti passate elezioni regionali, come rappresentante della sinistra (allora doveva proprio piacerle questa sinistra scassata e minoritara, oltre che imbecille, vista la sua barcata di mail “bolsceviche” che, suo malgrado, non sono riuscite ad illuminarci). Purtroppo, essendo quattro gatti, non siamo riusciti nell’operazione facendo perdere sicuramente alla regione Toscana un grande contributo e anche a lei (€). Ma abbiamo così permesso a Casentino 2000 di poterla ancora avere come Direttore, continuando a fare le sue battaglie guardando la luna, senza guardare a quello che combinano gli amici attorno a casa..

Noi imbecilli continueremo a guardare il dito, non abbiamo le vostre sublimi intelligenze, lasciamo a voi esseri superiori il compito di guardare la luna.

D’altra parte ce ne eravamo accorti che a Casentino 2000 guadavano la luna, anziché il dito.

Buon lavoro e buon allunaggio, in attesa di riavervi sulla terra.

Un’ultima osservazione se ci è concessa: magari quando commentate un comunicato, prima leggetelo. Ma forse chiediamo troppo. Dalla luna non si legge bene!

I quattro imbecilli di SEL Casentino

 

PS Forse siete voi che dovete leggere meglio primo di scrivere, Mauro Meschini non è più il direttore di CASENTINO2000, in futuro dovete rivolgervi a Massimo Trenti.

 

Fulmine provoca danni alla linea ferroviaria, in mattinata ritorno alla normalità

0

Durante i temporali di stanotte due fulmini si sono abbattuti anche sulla linea ferroviaria Arezzo – Pratovecchio-Stia causando il guasto della sottostazione di Bibbiena, di due passaggi a livello, problemi nelle stazioni di Giovi, Subbiano e Stia e quindi problemi all’alimentazione dei treni. Questo ha comportato cospicui ritardi dei primi treni della giornata. “I tecnici della società sono a lavoro fin dalle ore 4.30 di questa notte per risolvere il guasto – spiega il presidente Lfi Maurizio Seri – che, ci tengo a sottolineare, in queste dimensioni non si era mai verificato prima. Contiamo di riportare la situazione alla normalità entro la fine della mattinata così da non provocare ulteriori disagi già negli orari che accoglieranno gli studenti all’uscita dalle scuole.” Da Seri un’ulteriore rassicurazione per gli utenti: “Ci scusiamo per i disagi di stamattina e ovviamente garantiamo che agli utenti con regolare biglietto saranno rimborsati.”

Panoramica privacy

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito internet www.casentino2000.it in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Si tratta di un’informativa per il trattamento dei dati personali che è resa anche ai sensi dell’art. 13 Decreto legislativo 196/03 (di seguito Codice privacy) ed in ottemperanza con il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation).

L’informativa non è valida per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i nostri links, di cui Fruska s.r.l. non è in alcun modo responsabile.

Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è

Fruska s.r.l.

nella persona di Roberto Frulloni
presso la sede legale di via Rignano 11,
Bibbiena, 52011 (Arezzo).
P.IVA 02020850513
Indirizzo email: fruska@fruska.it

Luogo e finalità di trattamento dei dati

I trattamenti connessi ai servizi del Sito Web sito hanno luogo presso la predetta sede della società Fruska s.r.l. e sono curati solo da personale incaricato del trattamento, oppure da eventuali incaricati di occasionali operazioni di manutenzione.
Nessun dato derivante dal servizio web viene comunicato o diffuso a terzi.
I dati personali forniti dagli utenti visitatori che inoltrano richieste di invio di materiale informativo (richieste di informazioni, risposte a quesiti, ecc.) o altre comunicazioni (ordini) sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.

Tipi di dati trattati

Dati di navigazione
I sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento del Sito Web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet.
Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare i computer che si connettono al sito.
In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al Sito Web, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente.
Questi dati potrebbero essere utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull’uso del Sito Web e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.

Dati forniti volontariamente dagli utenti visitatori
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di dati personali per accedere a determinati servizi, ovvero per effettuare richieste di informazioni agli indirizzi indicati sul Sito Web comporta la successiva acquisizione dei dati personali inseriti nella richiesta del mittente, necessari per rispondere alle stesse.
Specifiche informative di sintesi verranno progressivamente riportate o visualizzate nelle pagine del sito predisposte per particolari servizi a richiesta.