Durante i temporali di stanotte due fulmini si sono abbattuti anche sulla linea ferroviaria Arezzo – Pratovecchio-Stia causando il guasto della sottostazione di Bibbiena, di due passaggi a livello, problemi nelle stazioni di Giovi, Subbiano e Stia e quindi problemi all’alimentazione dei treni. Questo ha comportato cospicui ritardi dei primi treni della giornata. “I tecnici della società sono a lavoro fin dalle ore 4.30 di questa notte per risolvere il guasto – spiega il presidente Lfi Maurizio Seri – che, ci tengo a sottolineare, in queste dimensioni non si era mai verificato prima. Contiamo di riportare la situazione alla normalità entro la fine della mattinata così da non provocare ulteriori disagi già negli orari che accoglieranno gli studenti all’uscita dalle scuole.” Da Seri un’ulteriore rassicurazione per gli utenti: “Ci scusiamo per i disagi di stamattina e ovviamente garantiamo che agli utenti con regolare biglietto saranno rimborsati.”
Tutti insieme domani sera… Per il Casentino!
I sindaci sottoscrivono la chiusura del punto nascita assestando un’altro colpo mortale all’Ospedale di Bibbiena. Non c’è pace per il nostro ospedale, non bastavano i tagli del governo Renzi e del governatore Enrico Rossi, la riforma sanitaria toscana che ridurrà ulteriormente i servizi, NO, i sindaci del Casentino hanno voluto metterci del suo decidendo a maggioranza (eccetto il sindaco di Castel San Niccolò) di far chiudere il punto nascita U.O. indispensabile al Casentino.
Hanno deciso nelle segrete stanze, senza coinvolgere cittadini e comitati che rifiutano di subire decisioni sbagliate e deleterie. Se non ascoltano i cittadini, al servizio di chi sono? Qual è la logica che li muove? Facciamo sentire forte la nostra voce e ribaltiamo questa sciagurata decisione.
Non mancare! Venerdì 4 marzo ore 21:00 al Centro Sociale di Bibbiena Stazione
C.r.e.s.t. (Comitato Regionale Emergenza Salute Toscana) e Comitato Salute Casentino
Scarica, condividi e diffondi il più possibile il volantino del CREST qui sotto allegato
Il dito indica la luna, l’imbecille guarda il dito…
Ci è venuto in mente questo antico adagio leggendo l’ennesimo comunicato di SEL Casentino. Pochi superstiti, da anni impegnati, solo e soltanto, in una guerra totale all’arma bianca contro la Giunta Bernardini, questa volta che potevano andare giustamente contro il Sindaco di Bibbiena, non l’hanno fatto!
E, invece di inviare uno sdegnato appello contro la chiusura del Punto Nascita e di preoccupazione sulla sanità casentinese, si sono messi a disquisire su quanto affermato dal Sindaco di Arezzo Ghinelli, riprendendolo come una maestrina in calore; guardi Sindaco che si parla di punto nascita non di neonatologia… Eh, bisogna essere precisi!
A proposito a tutti i Casentinesi che si dannano l’anima, perdendo ore di lavoro e di tempo con la propria famiglia cercando di lottare per una sanità degna in Casentino, farà piacere che SEL li qualifichi come i vari comitati che si agitano in zona (sic!). Non agitatevi, tanto ci sono quelli di SEL a difendere la valle (meglio toccarsi)…
Che dire? Vi proponiamo il comunicato e dopo averlo letto ancora una volta, capiamo sempre meglio perché la Sinistra in Italia sia finita…
Ghinelli e il Casentino: una toppa peggiore del buco
Toh, verrebbe da dire, Ghinelli ha scoperto che esiste il Casentino e che esiste una conferenza dei sindaci provinciale di cui sarebbe Presidente e che dovrebbe occuparsi anche di sanità. Una scoperta un po’ tardiva e probabilmente suggerita da qualche sodale politico di zona alla ricerca di sostegni istituzionali.
Così un po’ in ritardo (anche se in questi casi si potrebbe dire che non è mai troppo tardi) ed in modo maldestro ha provato a mettere una toppa alla sua inattività di Presidente della Conferenza provinciale dei Sindaci. E che non abbia granché le idee chiare e che la sua iniziativa tardiva sia solo suggerita in modo strumentale dall’esterno e nemmeno del tutto capita, lo dimostra la seguente letterina ai colleghi sindaci del Casentino: “Vi scrivo in merito alla scelta di chiudere il reparto di neonatologia (sic) dell’Ospedale di Bibbiena, decisione assunta da codesta conferenza e che dovrebbe essere ratificata in data odierna (29 febbraio). Ritengo, data la rilevanza che riveste a questione, che della suddetta decisione venga investita la Conferenza provinciale del sindaci.
Pertanto, sono a chiedervi di sospendere qualsiasi atto finalizzato a dar corso quanto sopra, in quanto, quale Presidente della Conferenza provinciale dei sindaci, intendo inserire l’argomento all’ordine del giorno della prossima riunione della conferenza stessa fissata per il giorno 14 marzo 2016”
Prima considerazione: se Ghinelli ha scritto la lettera nella stessa data in cui i sindaci del Casentino erano riuniti per la firma del patto territoriale, vuol dire che, nonostante della questione da settimane ne fossero pieni i giornali, doveva essere molto distratto o aveva ritenuto che non fosse un problema di sua competenza.
Seconda considerazione: Ghinelli sembra non sapere nemmeno di cosa parla perché parla di “reparto di neonatologia” cosa che non esiste in Casentino; per quello che ci risulta c’è solo ad Arezzo. I sindaci potrebbero rispondere tranquillamente che Ghinelli chiede loro una cosa che non esiste perché non c’è nessun reparto di neonatologia a Bibbiena Evidentemente se ha avuto degli informatori gli stessi sono poco informati!
Terza considerazione: ma Ghinelli sa quale è il ruolo della Conferenza dei Sindaci provinciale e del suo Presidente? In una intervista ad una emittente locale (postata poi su facebook dai suoi fans) e nella stessa lettera ai colleghi casentinesi ha dichiarato la sua disponibilità a mettere all’ordine del giorno della prossima Conferenza il tema della chiusura del punto nascita (non di neonatologia) del Casentino
Evidentemente non conosce il suo ruolo.
Il Sindaco di Arezzo dovrebbe prima di tutto sapere che la chiusura di un reparto in una vallata ha degli immediati riflessi anche su Arezzo e sul suo ospedale perché lì andranno a concentrarsi le attività chiuse nelle zone (e questo riguarda non solo il Casentino, ma tutta la provincia, tutti i plessi ospedalieri).
Come Presidente della Conferenza provinciale Ghinelli non dovrebbe mettere all’odg il problema del Casentino, ma il problema del piano sanitario provinciale in tutti i suoi aspetti. E per fare questo non doveva aspettare i suggerimenti casentinesi, ma avrebbe dovuto muoversi in proprio e già da tempo.
Questa sua generica, burocratica e tardiva richiesta ai sindaci del Carentino ha proprio l’aspetto di un contentino dato ai suoi sodali politici ed ai vari comitati che si agitano in zona, magari con le migliori intenzioni, ma che non potranno certo aspettarsi grande aiuto da un sindaco che non conosce nemmeno il suo ruolo e le sue responsabilità.
E comunque siamo in trepida attesa di conoscere che cosa dirà nella annunciata riunione del 14 marzo! Che si presenti anche lui con la bandiera scozzese?
Luca Tafi, SEL Casentino
Agostini: ecco la sentenza integrale del TAR
Vi proproniamo due documenti molto interessanti e importanti relativi al reintegro come Presidente dell’Unione di Paolo Agostini, sindaco di Castel San Niccolò.
Il primo, che potete leggere al link: https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=E4V5VKGDOAULUVVVMVADDFV7KE&q
È la sentenza del TAR. Rispettando la privacy voluta dal Tribunale Amministrativo della Toscana, ci sembrano MOLTO interessanti questi 3 punti che vi sottolineamo e vi invitiamo a leggere con attenzione. Ognuno può e deve fare le sue condiderazioni in merito…
“5 – Nella specie, nessuna delle due ipotesi statutarie di cessazione anticipata sussiste. In primo luogo, non sarebbe sussistente alcuna mozione di sfiducia, giacchè in proposito non sarebbe comunque sufficiente la delibera della giunta come adottata in data -OMISSIS-. Recita infatti l’art. 21 dello statuto dell’Unione: ”il presidente cessa altresì dalla carica nel caso di approvazione da parte della giunta di una mozione di sfiducia votata per appello nominale con il voto favorevole dei due terzi dei suoi componenti… La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno tre quarti dei componenti della giunta, escluso il presidente in carica e viene messa in discussione non prima di dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione”. Nel caso di specie, la suddetta procedura non è stata rispettata.
6 – Né tantomeno potrebbe dirsi integrata una valida ipotesi di dimissioni, mancando qualsiasi volontà dimissionaria, come risulta comprovato anche dal comportamento successivo.
7 – La delibera n.-OMISSIS-, oltre ad essere viziata per derivazione rispetto alla delibera n.-OMISSIS-, è illegittima anche poiché il presidente con essa risulterebbe incompatibile per almeno due ordini di ragioni. In primo luogo, perché a norma dell’art.21 comma 3 dello statuto la carica di presidente può essere ricoperta una sola volta, mentre il sig. -OMISSIS- ha già ricoperto la suddetta funzione. In secondo luogo, perché lo stesso art.21, comma 6, stabilisce che in caso di cessazione della carica di presidente lo stesso incarico può essere ricoperto esclusivamente dal sindaco del comune di maggiore dimensione demografica, non considerando il comune di cui è sindaco il presidente cessato. Nel caso di specie, il comune di -OMISSIS-di cui è Sindaco il sig. -OMISSIS- non è l’ente territoriale di maggiore dimensione demografica.”
Alleghiamo poi la mozione di sfiducia dei Sindaci dell’Unione verso Paolo Agostini. La cosa che colpisce di più sono le ultime righe in cui i Sindaci propongono la mozione di sfiducia per Agostini:
Come può Tellini (che addirittura non potrà restare Presidente) convocare la Giunta se il Presidente legittimo, come ha sentenziato il TAR, è Paolo Agostini?
La telenovela continua…
«Dimissioni per manifesta incapacità amministrativa»
La nota con cui i Sindaci che compongo la Giunta dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino ci informano di voler convocare una riunione con all’ordine del giorno la sfiducia del Presidente appena reintegrato, sconcerta per l’arroganza politica con la quale neppure in questo momento di assoluto sfascio dell’istituzione si è in grado di assumere una vera presa di responsabilità per quanto accaduto il 31 luglio di neanche un anno fa.
Sono consapevoli i richiamati Sindaci, oltre ai Dirigenti che hanno ratificato taluni importanti atti di governo, che la sentenza del TAR travolge ogni atto assunto a monte dal Presidente Tellini e che tra tali atti vi sono capitoli di spesa quali l’assestamento di bilancio, le nuove piante organiche, le presunte ristrutturazioni concertate a colpi di maggioranze?
Poiché il burrone è ad un passo, non meritano certo i cittadini di pagare i danni di una simile sicurezza di amministrare. Questo lo si riscontra nel coraggio di chi come se nulla fosse, se ne esce dimostrando tutta la debolezza di certe giunte delle quali è pure ormai difficile avere fiducia a prescindere, data la loro già certificata incapacità di sfiduciare.
Ed allora Sindaci: non vi è bastato chiudere il Punto nascita con la medesima condotta sfrontata di chi sa che può fare ciò che vuole. Non è bastato impedire ad importanti strumenti di semplificazione amministrativa di vedere la luce per questioni di campanile e pensiamo in particolare al piano intercomunale urbanistico di vallata fermo da mesi (ma non dimentichiamoci del progetto di promozione e riqualificazione delle aree interne sul quale si basa l’assegnazione di risorse importanti), per farvi assumere la responsabilità dell’unica decisione possibile, ossia il riconoscimento dell’incapacità ad amministrare un Ente complesso e burocraticamente lento e costoso come è ormai questa povera Unione dei Comuni.
In quel foglio di carta stropicciato chiamato verbale, certificato per l’autenticità da un segretario con cui si è voluto far credere fischi per fiaschi, è stata offesa l’intelligenza di tutti i cittadini che una sentenza del TAR ha palesemente smascherato. Ora basta davvero. Invece di convocare giunte, dimostrate almeno con un ultimo atto d’orgoglio il coraggio politico mettendo sul tavolo le vostre dimissioni per manifesta incapacità amministrativa.
Ve lo chiedono i cittadini!
Gruppo di Minoranza all’Unione dei Comuni Montani del Casentino
Ser Valtere, il nostro paladino…
Da oggi Enrico Desideri è il direttore generale della nuova Asl Toscana Sud Est. E’ stato il governatore della Toscana Enrico Rossi a firmare la sua nomina che avrà durata triennale. Desideri ha detto che “La Toscana rappresenta un’eccellenza nel settore delle politiche socio-sanitarie e ci auguriamo che nel futuro continui ad esserlo. Da oggi lavoreremo ancora di più per ottimizzare i servizi resi al cittadino”. Da oggi l’area vasta Toscana del Sud Est, che comprende anche la zona aretina, avrà Enrico Desideri come nuovo direttore generale mentre Valtere Giovannini si occuperà di dirigere la programmazione.
Ricordiamo a Desideri, che forse ogni tanto se lo dimentica, che anche il Casentino fa parte della Toscana che Lui dice essere un’eccellenza nel settore sanitario. Intanto chiude il Punto Nascita promettendo il nulla o quasi ai Sindaci e assume la nomina a Direttore dell’Area Vasta (a proposito quanto prenderà al mese? Ve lo faremo sapere presto). Ottimizzare i servizi al cittadino? Desideri, ci siamo anche noi Casentinesi!!! L’aspetto più importante della nomina di Desideri è invece un altro, quello della nomina del nuovo direttore generale alla programmazione che sarà un casentinese. Sì, avete letto bene. Valtere Giovannini è nato infatti a Bibbiena nel 1951.
Ora sarebbe importante che almeno Lui, nato con il Pollino negli occhi e l’Archiano nel cuore, consideri il Casentino non una terra periferica, mezza Guelfa e mezza Ghibellina, quasi Romagna, abbandonata a se stessa, ma un territorio da valorizzare con dei servizi sanitari di avanguardia.
Valtere, ci permettiamo di darti del tu, non abbandonarci, lascia che le ragioni del cuore prevalgano su quelle della poltrona, battiti per una “programmazione” adeguata per i tuoi negletti conterranei! Uno scatto di orgoglio che vada oltre il ricco bonifico che ti accredita la ASL a fine mese, difendici! Ci dicono che sei una persona capace e un vero amante del Casentino, diventa il nostro paladino contro il Leviatano della burocrazia sanitaria! Battiti, ordunque fino all’esilio, per il nostro Ospedale (naturalmente in un Ospedale ci deve essere anche la maternità e quindi anche per quella)… Il nostro è un grido di dolore e una richiesta di aiuto!!!…
Vedremo se vincerà il cuore o, come sempre, le aride cifre e il velluto comodo della poltrona…
Il Badalischio
I giovani protagonisti consapevoli della propria terra
Il Casentino istituzionale che parla di grandi cambiamenti per il futuro va sui banchi di scuola. Sono stati proprio i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Poppi, in occasione della festa della Toscana, ad aver approfondito gli aspetti storici che hanno portato alla nascita dei Comuni e alle problematiche presenti in una valle con piccole comunità di montagna in ordine alle scelte amministrative possibili ed aver così riportato la vecchia educazione civica al centro dell’attenzione scolastica.
Un atto coraggioso della scuola e degli stessi docenti. I ragazzi, così, attraverso un percorso formativo specifico, hanno cercato di diventare protagonisti consapevoli della propria terra attraverso tre progettualità molto interessanti dal punto di vista civico ossia il Consiglio Comunale dei Ragazzi, il progetto del giornalino scolastico e la conoscenza del proprio territorio in chiave sia storica sia attuale. Vediamo in dettaglio cosa questi piccoli-grandi protagonisti del nostro tempo hanno voluto diventare parte di questo cambiamento in atto.
Da alcuni anni gli studenti delll’istituto partecipano in maniera entusiasta e attiva alla Festa della Toscana. Il tema di questo anno, “Le riforme di Pietro Leopoldo e la Toscana moderna”, ha catturato il loro interesse verso l’educazione civica, tanto da aver portato ad un progetto molto ambizione realizzato in collaborazione con il Comune di Poppi “LE COMUNITA’ DELLA VALLE DEL CASENTINO. IL NOSTRO TERRITORIO DALLE RIFORME DI PIETRO LEOPOLDO AD OGGI E… PROSPETTIVE FUTURE”.
Il progetto si è svolto su vari fronti. Il lavoro dei nostri giovani studenti è approdato al concerto del corso musicale, accompagnato dalle letture degli studenti del corso prolungato, ai consigli comunali aperti alla partecipazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi, alla pubblicazione di due giornalino scolastici frutto delle due redazioni SpargiNotizie di Badia Prataglia e RibaltaNotizie di Poppi.
Le due redazioni giornalistiche della scuola hanno realizzato questo numero speciale, “RibaltaNotizie e Sparginotizie per la Festa della Toscana 2015”, che raccoglie articoli con interviste a popolazione e politici, indagini storiche e sociali, ricerche specifiche. In particolare sono stati ascoltati in un dibattito due sindaci che rappresentano proposte risolutive diverse.
La visita alla Biblioteca Rilliana ha permesso agli studenti di prendere visione dell’atto originale con cui il Granduca trasmetteva a tutto il territorio la riforma di abolizione delle pena di morte, documento recentemente ritrovato nell’archivio del Vicariato di Poppi, e di conoscere aspetti di storia locale collegati alle riforme di Pietro Leopoldo sulla “comunità”.
L’incontro degli studenti con gli immigrati recentemente accolti ha permesso di comprendere come la comunità del nostro territorio sia in evoluzione in una prospettiva geopolitica: l’accoglienza di persone provenienti da altre parti del mondo per problemi politici o per conflitti comporta una riflessione sulle tematiche dell’inclusione e del pregiudizio, oltre che la conoscenza di realtà lontane nelle quali eventi locali influenzano la migrazione dei popoli.
Per concludere il percorso, una delegazione degli studenti della scuola secondaria si è recata in visita d’istruzione a Firenze presso la sede della Regione Toscana per partecipare ad una seduta del Consiglio Regionale.
“Il nostro augurio, sul quale convergono gli impegni di tutti noi adulti, educatori, amministratori e famiglie, è aver piantato un seme nella formazione alla cittadinanza dei nostri giovani ai quali affidiamo la comunità nella speranza di una coscienza civica consapevole e costruttiva” commenta la Dirigente scolastica Alessandra Mucci.
I Sindaci del Casentino “ammoniti” sul Punto Nascita
Dopo la lettera di Alessandro Ghinelli, Sindaco di Arezzo nonché presidente della Conferenza dei Sindaci provinciale sulla sanità, arriva un’altra missiva di “ammonizione” ai Sindaci casentinesi che hanno votato la chiusura del punto Nascita. Si tratta di quella inviata da Paolo Agostini, appena riconosciuto come legittimo Presidente dell’Unione dei Comuni. Pubblichiamo i due “cartellini” gialli…
“Il vero Presidente è tornato” il TAR da ragione ad Agostini
E’ un giorno importante e clamoroso per la politica casentinese, Paolo Agostini è il legittimo presidente dell’Unione dei Comuni. Così si legge infatti tra le righe del comunicato dell’Unione: “Il TAR della Toscana ha deciso che le dimissioni di Agostini, avendo forma orale, non erano corrette. La Giunta dell’Unione, pur potendo fare appello, considerato che Agostini aveva proposto querela di falso sostenendo di non avere mai dato le dimissioni, ne prenderà atto e, reintegrato l’Agostini, esaminerà la mozione di sfiducia che i Sindaci hanno già depositato appena avuta la notizia del pronunciamento del TAR.”
Quindi Agostini rientra a pieno titolo nell’ufficio di presidente dell’Unione dei Comuni e, cosa senza dubbio singolare, dovrebbe essere lui a convocare la Giunta in cui si discuterà la mozione di sfiducia presentata dagli altri Sindaci, da votare per portare alla seconda nomina del successore di Agostini. Che a questo punto non dovrebbe essere Giampaolo Tellini (speriamo), ma un altro Sindaco.
La decisione apre degli scenari inediti e non di poco conto. Sono nulli e illegittimi tutti gli atti presi dal Presidente Tellini in questi mesi?
Staremo a vedere cosa succederà in questa che è un’altra pagina buia della politica nostrale che dimostra ancora una volta l’incapacità politica di una bella fetta degli amministratori attuali, protagonisti in questi giorni nella scellerata decisione di chiudere il Punto Nascita (unico contrario proprio Agostini). Forse, prima di votare la sfiducia ad Agostini, sarebbe il caso di farsi un bell’esame di coscienza su tutto quanto è successo e andare a casa!
Il Presidente Agostini, da noi raggiunto telefonicamente, si è detto felice del pronunciamento del TAR e ci ha assicurato che, politicamente parlando, “non farà prigionieri, il vero Presidente è tornato”…
Riproponiamo un’intervista di CASENTINO2000TV realizzata in tempi non sospetti, in cui Agostini affermava già che Giampaolo Tellini era il Presidente illegittimo dell’Unione…
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=12m8utf_7iU&app=desktop[/youtube]
Ufficiale: dal 1° giugno chiude il Punto Nascita
Purtroppo avete indovinato, quelli nella foto NON sono i Sindaci del Casentino. I nostri Sindaci (escluso Paolo Agostini di Castel San Niccolò) hanno firmato questa mattina, nel salone consiliare di Bibbiena, alla presenza dei vertici della Asl, i Patti Territoriali Zona Casentino. Il percorso sarà attivato a partire dal 1° di Giugno 2016, data in cui il punto nascita verrà ufficialmente chiuso.
La mattinata della firma dei Patti Territoriali è stata accompagnata dalla protesta dei rappresentanti del Crest, che sono stati invitati ad esprimersi davanti alla conferenza socio-sanitaria dei sindaci del Casentino.
Venerdì 4 marzo alle ore 21.00 è stata indetta dal sindaco di Bibbiena una conferenza di approfondimento e spiegazione dei dettagli e delle operazioni contenute nel nuovo piano socio sanitario.
Il commento del sindaco di Bibbiena Bernardini e presidente della conferenza zonale socio sanitaria dei sindaci: “Siamo arrivati ai Patti dopo un lungo percorso, non facile che però è sempre stato contraddistinto da una cosa: la serietà. Con questa stessa prerogativa e con la volontà di fare il bene del territorio senza prendere in giro nessuno, abbiamo cercato la soluzione migliore per consentire una lunga vita al nostro ospedale e ai suoi servizi più importanti alla luce dei bisogni di salute. L’emergenza-urgenza è uno di questi. Molto più facile sarebbe stato promettere barricate sul punto nascita, sapendo comunque quale sarebbe stata la fine e con questo perdere tempo, risorse e soprattutto le opportunità che ci vengono date con i Patti. Io, come gli altri sindaci, abbiamo agito seguendo il buonsenso e soprattutto per il bene di tutti”.