Paura e delirio sulla SR71… Il Premio Nobel per la pace (e la pazienza) agli eroici pendolari casentinesi…

Parafrasano il titolo di un famoso film è quello che è successo ieri sera e sta succedendo ancora oggi sulla SR71 da e verso Arezzo. Solo poco fa la strada era chiusa a Subbiano e la Zenna era bloccata per un incidente tra mezzi pesanti. File chilometriche si snodano lente e interminabili, la leggenda racconta di qualche automobilista che ha fatto il giro due volte, fino alla Zenna e ritorno, senza “passare”. (?!?)

Un bollettino di guerra. Ci eravamo appena ripresi dal semaforo di Rassina ed ecco che la SR71 colpisce ancora. Solo stamani, prima delle chiusure, erano 3 (tre) i semafori da superare verso il capoluogo (nella foto uno di tre). Senza parlare della solita sequela di camion della nettezza (ma chi organizza il servizio proprio nelle ore di punte, il Gabibbo?), i soliti pensionati con Jimmino e/o Panda 4X4 di ordinanza che rompono i coglioni nelle ore “calde” della mattina (state a letto, il pane lo vendono anche alle 9 e mezzo!).

Ma questo è il nostro destino, la nemesi di ogni casentinese: guadare la SR71 verso Arezzo in macchina… Una sorta di discesa agli inferi quotidiana su quattro ruote…

Vogliamo proporre ufficialmente di assegnare il Premio Nobel per la pace (e la pazienza) agli eroici pendolari casentinesi che ogni giorno affrontano le perigliose curve, i cantieri e i semafori della nostra pessima strada.

Strada su cui sono stasi spesi milioni su milioni (sic!), per cosa? Anzi, ora se ne vogliono spendere altri 32 (previsti solo con il DURC, precisiamo) per superare Corsalone (doppi sic!) E del mega viadotto in altura, stile passo del Brennero, in costruzione alla Gravenna dove sorgeva il ristorante, ne vogliamo parlare? (triplo sic!)…

Siamo nel cuore davvero di chi deve affrontare la SR71… e la giornata non è ancora finita.

Una prece.

Il Badalischio d’Argento, rubrica di satira politica e controinformazione