di Mauro Meschini – Una farsa, iniziata il 31 luglio 2015, non poteva concludersi senza un colpo di teatro.
Così, dopo aver illegittimamente occupato i vertici dell’Unione dei Comuni del Casentino; dopo aver supinamente eseguito ogni desiderio del “super dirigente” Grifagni; dopo aver boicottato in questo ultimo mese l’attività del legittimo presidente Paolo Agostini; i sindaci e consiglieri Pd dell’Unione hanno pensato bene di trovare il modo di neutralizzare anche l’ultimo appuntamento, da tempo organizzato, che avrebbe visto, prima della sfiducia che sarà presentata nella giunta in calendario domani, il presidente Agostini aprire il Consiglio dell’Unione ai cittadini per discutere su temi e argomenti in questo momento particolarmente sentiti nella nostra vallata.
Infatti l’ordine del giorno prevedeva:
1.iniziative da intraprendere per la salvaguardia del Punto Nascita dell’Ospedale del Casentino con sede a Bibbiena e, più in generale, del complessivo funzionamento dello stesso Ospedale
2.situazione e iniziative per sostenere l’occupazione degli operai forestali dipendenti dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino e addetti alla gestione delle competenze trasferite dalla Regione Toscana
3.varie ed eventuali.
Quindi i presupposti per vedere una positiva risposta a questo invito da parte della cittadinanza c’erano tutti e questo elemento deve aver fatto scattare l’allarme dalle parti del PD che, a parte il nome, sempre più spesso sta dimostrando una certa allergia al confronto “democratico” e alla partecipazione dei cittadini.
Così ecco la trovata. Utilizzando la forza dei numeri, solo quelli, che ancora possono far valere, i “13 cavalieri ammazza confronto” si sono presentati, di domenica pomeriggio, alla prima convocazione del Consiglio (fatto probabilmente senza precedenti) e, immaginiamo, che abbiano dato vita, magari addentando qualche tramezzino, ad una appassionata discussione con le sedie vuote, gli unici momenti di dibattito che sono in grado di sostenere e che la loro sensibilità “democratica” è in grado di apprezzare.
Hanno trovato anche il tempo di farsi fotografare nella sala del Consiglio dell’Unione dei Comuni (a proposito chi ha aperto le porte, considerato che al legittimo presidente Paolo Agostini più volte sono stati fatti trovare i cancelli chiusi in questi ultimi mesi?) e poi di autocompiacersi nelle proprie pagine facebook di questo bel gesto che, di fatto, ha impedito ai tanti che sarebbero stati interessati agli argomenti in discussione di partecipare al Consiglio aperto.
Ma sarebbe interessante sapere cosa pensano quei cittadini di questo vero e proprio, ed ennesimo, schiaffo che si sono visti assestare dal PD. Sarebbe interessante sapere se a chi non si rassegna per la chiusura del Punto Nascita di Bibbiena sta bene che gli stessi, che senza fiatare hanno dato il loro assenso alla Regione, siano, ancora una volta, scappati senza dare spiegazioni e chiarimenti. Sarebbe interessante sapere come gli operai forestali, che non solo in Casentino stanno vivendo un momento non facile, abbiano appreso la notizia che la discussione sul loro futuro è stata negata, impedendo così di rendere noto e approfondire anche i risultati del confronto che lo stesso Agostini in queste settimane ha portato avanti sia con i lavoratori sia con le organizzazioni sindacali.
Da qualche commento letto in rete ci è sembrato che la cosa non abbia fatto piacere a molti e forse questa volta, e non è la prima, i primi cittadini “piddini”, con consiglieri al seguito, potrebbero averla fatta fuori dal vaso.
Seguire cattivi consiglieri e pessimi consigli non paga e anche questa volta, soprattutto per la delicatezza degli argomenti di cui si sarebbe dovuto parlare, era forse il caso di avere un comportamento molto più rispettoso di coloro che si pretenderebbe di rappresentare.
Domani, come già detto, la sede dell’Unione sarà teatro di un altro appuntamento che dovrebbe portare alla nuova sostituzione di Agostini, un atto che gli altri sindaci stanno attendendo da tempo per riprendere indisturbati il loro “lavoro”.
Ma davvero possono pensare che 7 mesi di occupazione illegittima e 1 mese di boicottaggio sistematico di un Ente pubblico possano essere dimenticati così?
Davvero non sentono un minimo di rispetto per le istituzioni e per i cittadini che li spinga a chiedere scusa per quello che è accaduto?
Davvero non ritengono necessario chiarire a chi devono essere attribuite le responsabilità per quello che è accaduto?
Davvero non pensano di dovere più di una spiegazione per il verbale che hanno firmato dopo la giunta del 31 luglio, la riunione che ha preso le decisioni illegittime poi cancellate dal TAR?
Non sarebbe male se qualcuno di quei cittadini, probabilmente incazzati per non aver potuto discutere apertamente su questioni che ritengono fondamentali, trovasse il tempo per andare a ribadire alcune di queste domande domani 5 aprile alle 15 all’ingresso della sede dell’Unione dei Comuni. Sarebbe un modo legittimo per chiedere conto, a chi ha chiesto e preso voti, di dare risposte sulle decisioni prese che pesano e peseranno sul futuro del Casentino.
Noi naturalmente ci saremo!
Comunicato diffuso dall’Unione dei Comuni del Casentino.
Unione dei Comuni, Consiglio valido in prima convocazione
Assemblea riunitasi domenica pomeriggio, approvato un documento sull’ospedale
Chiamato a riunirsi in prima convocazione domenica 3 aprile alle 15:30, il Consiglio dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino ha raggiunto il numero legale e dunque si è regolarmente svolto. Preso atto dell’assenza del Presidente Paolo Agostini, ha assunto la presidenza della seduta Massimiliano Sestini, Sindaco del Comune di Castel Focognano, che nella sua introduzione ha ringraziato “Tutti i presenti per la grande responsabilità istituzionale, vista la “sciagurata” convocazione di domenica pomeriggio”, ed evidenziato “Anche la totale assenza dei consiglieri che fanno riferimento alle liste civiche”. I tredici consiglieri presenti hanno approvato all’unanimità un documento che riconferma l’appoggio ai Sindaci che hanno firmato i Patti Territoriali con la ASL. Nel testo approvato si legge fra l’altro che “I patti territoriali sono il risultato del lavoro di un gruppo di Amministratori che hanno operato con la Asl per analizzare e approfondire bisogni e caratteristiche del territorio, cercando di individuare le misure migliori per rispondere a questi bisogni”. La chiusura del punto nascita di Bibbiena è stata una scelta “Sofferta ma obbligata dal mancato rispetto degli standard di sicurezza dello stesso reparto”. Ribadendo l’impegno alla verifica del rispetto dei contenuti dei Patti, il documento conclude col sostegno ai Sindaci su quanto deciso, “Ribadendo che l’operato degli Amministratori è stato volto alla tutela della sicurezza e della qualità dei servizi in Casentino”.
Sulla delicata situazione degli operai forestali, il Consiglio ha garantito il massimo impegno per il sostegno ai lavoratori, scegliendo di portare la questione all’attenzione di ogni Consiglio Comunale, monitorando le decisioni della Regione Toscana titolare del servizio, e ricercando le risorse per gli operai dall’impegno della Regione stessa e non nel bilancio dell’Ente.
Infine un breve commento di Eleonora Ducci, Sindaco di Talla e Vicepresidente della Provincia di Arezzo: “Rispetto delle istituzioni significa anche prendere parte ad un Consiglio convocato di domenica pomeriggio. Abbiamo risposto alla prima convocazione, e come previsto dallo Statuto abbiamo svolto il consiglio regolarmente. Purtroppo il presidente che lo aveva convocato non si è presentato”.