di Francesca Corsetti – Secondo quanto previsto dalla Missione 1 del PNRR, il Dipartimento per la trasformazione digitale promuove l’iniziativa della Rete Nazionale dei Punti di Facilitazione Digitale, detti anche Punti Digitale Facile. Il progetto, dal valore di 135 milioni di euro, è stato firmato da tutte le regioni e prevede la realizzazione di tremila Punti Digitale Facile su tutto il territorio nazionale. Secondo quanto riportato sul sito del Dipartimento, l’obiettivo del progetto è di favorire l’inclusione digitale e potenziare le competenze di almeno 2 milioni di cittadini entro il 2026. I Punti Digitale Facile sono infatti destinati a supportare quelle fasce della popolazione maggiormente esposte ai rischi del digital divide (o divario digitale), cioè a una sempre crescente disuguaglianza nell’accesso e nell’uso della tecnologia. L’Italia vede solo il 46% della popolazione in possesso delle competenze digitali di base, al di sotto della media europea che è invece al 54%. Solo in Toscana, il progetto mira ad attivare 169 Punti Digitale Facile.
Presso i Punti di facilitazione, i cittadini verranno formati dai facilitatori digitali e potranno ricevere un aiuto per accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, come l’App IO, la piattaforma pagoPA, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente e il Fascicolo sanitario elettronico, ma riceveranno un supporto pratico e dedicato anche su altri servizi, come la dichiarazione dei redditi precompilata, l’abbonamento per il trasporto pubblico locale, i servizi previdenziali o quelli assistenziali. In questo modo, i cittadini raggiungeranno le competenze digitali di base per permettere, tra le altre cose, di navigare in rete, riconoscere le fake news, effettuare videochiamate, acquisti online od operare in banca comodamente da casa.
Lo scorso dicembre sono già stati inaugurati due Punti Digitale Facile in Casentino, uno nel comune di Pratovecchio-Stia e l’altro nel comune di Bibbiena. Il loro funzionamento e la loro gestione sono trasversali a tutti i Punti, e avvengono secondo le modalità stabilite nel PNRR.
Il comune di Bibbiena, che lo scorso 4 dicembre ha inaugurato il Punto presso l’Ufficio sociale del comune, in via Berni 25, ha scelto una collaborazione con un ente del terzo settore, il Consorzio COOB, incaricato dell’attivazione del Punto fino al 31 dicembre 2025. Il Punto, di cui possono beneficiare tutti i cittadini del Casentino, è aperto al pubblico tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30. E per chi non può recarsi di persona, viene offerta assistenza anche tramite telefono o e-mail. Al Punto digitale facile di Bibbiena sarà possibile trovare supporto, tra le altre cose, per l’attivazione della carta di identità elettronica, dello Spid, per consultare il fascicolo sanitario elettronico e prenotare esami tramite il Centro unico di prenotazione (CUP).
Nel comune di Pratovecchio-Stia sono stati attivati ben due punti in due sedi, per una distribuzione migliore tra i cittadini. Uno è stato attivato presso la biblioteca di Stia (Colonica del Palagio Fiorentino), l’altro nella sede della biblioteca di Pratovecchio. «Le sedi sono aperte al pubblico per erogare il servizio dodici ore settimanali ciascuna, per un totale di ventiquattro ore settimanali, come richiesto dal PNRR, – scrive Francesca Del Cherico, P.O. Area Affari Generali del Comune di Pratovecchio-Stia. – Ci tengo a precisare che le ore di apertura del Punto Digitale Facile sono in più rispetto a quelle tradizionali della biblioteca, perché è un servizio in più! Per la gestione le opzioni disponibili erano: gestione in proprio o con enti del terzo settore. Il nostro Comune ha deciso di gestire i punti con un ente del terzo settore per il quale aveva già la convenzione. Il finanziamento è lo stesso per ogni Ente, ossia 30 mila euro per i due anni di gestione dei Punti Digitale Facile (salvo proroghe del Ministero). I costi rendicontabili sono quelli per la gestione, e non costi correnti (come energia, acqua, etc.), che rimangono in capo al comune, nel nostro caso ottimizzando le aperture delle biblioteche. Il comune, quindi, non ha introiti diretti dal finanziamento, ma eroga un servizio in più al cittadino».
A questo punto, una sfida importante per questo tipo di servizi rimane quella della partecipazione dei cittadini e su questo continua l’intervento di Francesca Del Chierico. «Le strategie per coinvolgere la comunità sono in fase di definizione, attiveremo delle collaborazioni con i soggetti del territorio che possono essere più interessati al servizio (come le associazioni locali). Attiveremo dei corsi aperti alla cittadinanza per attrarre persone nelle varie fasce d’età. Inoltre, la collocazione dentro le biblioteche è stata voluta per ricercare gli utenti frequentanti tra le persone interessate al servizio».
Ci sarà poi una incentivazione all’utilizzo dei servizi offerti dai PDF anche attraverso il collegamento con gli uffici comunali. «Ad esempio, con gli uffici Anagrafe: quando si effettua una nuova Carta d’identità elettronica, i cittadini verranno indirizzati ad attivarla attraverso il Punto Digitale Facile. La stessa cosa sarà fatta nei momenti di maggior utilizzo dei servizi digitali del comune (come l’iscrizione per lo scuolabus, la mensa etc.)».
L’obiettivo del PNRR era di attivare nel territorio nazionale un numero preciso di Punti Digitale Facile. Tuttavia, avendo ricevuto meno adesioni da parte degli enti pubblici, il bando è stato aperto anche agli enti del terzo settore (che dovranno comunque presentare un supporto formale da parte di un ente locale). Inoltre, era stato esteso da parte della Regione Toscana fino al 29 gennaio 2024: non possiamo quindi escludere l’attivazione di altri Punti Digitale Facile in Casentino.