La manutenzione della rete viaria comunale di Poppi quando non è assente è quanto meno deficitaria, con tanti borghi e frazioni collegate da strade dissestate nelle quali è pressoché inesistente la segnaletica (obbligatoria per legge), in particolare quella orizzontale.
Un problema più specifico si pone per il tratto che attraversa l’abitato di Ponte a Poppi della famigerata SR 71. Questa strada, diventata ormai il paradigma della mala gestione politica della nostra vallata, tristemente famosa per gli innumerevoli incidenti stradali, diventa ogni giorno un ingorgo di auto nel tratto che corre tra la rotonda per la strada di Camaldoli fino al bivio di piazza Risorgimento, forse meglio conosciuta come piazza dei Giardini.
Questo accade due volte al giorno per cinque giorni la settimana, in concomitanza con gli orari di entrata ed uscita dai luoghi di lavoro e delle scuole.
Immaginare una soluzione strutturale al problema crediamo che non sia molto realistico. Difficile pensare ad una variante che comporterebbe una spesa enorme anche nel caso in cui si riuscisse ad immaginarne un percorso. Considerando poi la gestione di quella appena realizzata a Santa Mama, sotto il profilo dei costi e dei tempi, forse è meglio augurarsi che a nessuno venga in mente di progettarne una da noi.
Di conseguenza appare più utile concentrarsi sul come migliorare, dove e quando possibile, la viabilità esistente. Ed è proprio in quest’ottica che abbiamo osservato il tratto che percorre la zona conosciuta come Casa al Beni, dalla rotonda per Camaldoli fino alla Filiale di Banca Intesa per intendersi.
Questo, molto probabilmente, è il tratto più stretto di tutto il percorso casentinese della 71, tanto è vero che una volta parcheggiata l’auto diventa spesso complicato aprire lo sportello per scendere.
La cosa paradossale è che nel punto più stretto della strada è presente il marciapiede più largo del paese…marciapiede privato? Certamente si, ma di fatto utilizzato da tutti in luogo del piccolo marciapiede pubblico posto a fianco della carreggiata.
Perché allora il Comune non dovrebbe pensare ad eliminare il marciapiede pubblico allargando la carreggiata quel tanto che servirebbe a scendere in sicurezza dalla propria auto aumentando contestualmente la fluidità del traffico? Interessando gli Enti preposti e facendosi portatore di un’idea semplice da realizzare.
Come detto, il marciapiede soprastante è già, di fatto, utilizzato da tutte le persone che camminano nella zona, si tratterebbe solo di apportare una piccola modifica davanti alla filiale della Banca per realizzare una rampa di accesso per disabili, eventualmente andando in servitù di passaggio nei confronti dei privati proprietari del piazzale i quali, ne siamo sicuri, non negherebbero al nostro Sindaco, che ricordiamolo gode di oltre il 70% di consensi, collaborazione nell’interesse di tutta la collettività.
Poca spesa tanta resa insomma, si tratterebbe solo di demolire un pezzetto di marciapiede.
Risolti i problemi della viabilità di Poppi? Assolutamente no, ma ogni piccolo passo in avanti è sempre il benvenuto, soprattutto quando si parla della nostra sicurezza no?
David Marri, Consigliere comunale Poppi cittadini in movimento