di Melissa Frulloni – Turismo e Casentino. Mondi per alcuni paralleli, destinati a non incontrarsi mai; per altri invece un binomio capace di andare a braccetto e rappresentare il futuro della vallata. Realisticamente una grande promessa, un grande serbatoio di idee, progetti, strutture ricettive, attrazioni, bellezza e natura che si fondono in un unico potenziale. Inespresso dite voi? Forse.
Di iniziative per promuoverlo ne sono state fatte tante; studi di esperti, creazione di associazioni, eventi più o meno grandi volti a portare nuovi e sempre più visitatori nella nostra vallata. E mentre nella maggior parte delle città italiane il fenomeno dell’overturism scoraggia a visite e pernottamenti (che stia per succedere anche alla nostra vicina Arezzo, nei mesi della Città del Natale?), qui in Casentino ci si arrovella ancora su come fare “venire gente”… Che sia questa la nostra forza? Il fatto che qui si va ad un passo più lento (sulla SR71 sicuro, sic!), che si predilige un turismo slow?
Ad oggi, nel concreto c’è una novità importante introdotta nel settore. Nella seduta del consiglio comunale di Poppi dello scorso 19 dicembre è stata deliberata l’introduzione dell’imposta di soggiorno, che entrerà in vigore dal prossimo giugno. “Come amministrazione il nostro obiettivo è quello di essere concretamente al loro fianco, non solo con iniziative mirate, ma anche con strumenti che possano dare continuità e sostenibilità al loro lavoro.” Ha dichiarato l’assessore al turismo di Poppi Eva Amorosi.
La nuova imposta sarà pari a 2 euro al giorno per persona, esclusi i bambini fino a 12 anni, e si applicherà sui primi quattro giorni di pernottamento consecutivi. Inoltre, l’imposta sarà ridotta del 50% per campeggi e ostelli. L’amministrazione comunale di Poppi si impegna ad investire il gettito nel settore turistico e ad organizzare incontri periodici con gli operatori del settore per raccogliere suggerimenti e indicazioni in merito alla destinazione delle entrate, e per coordinare le modalità di pagamento, che avverrà a cadenza trimestrale.
Contraria all’introduzione della nuova imposta di soggiorno è la minoranza di Poppi che la considera “penalizzante per il turismo e per le attività.” – spiega Carlo Toni – “Chiediamo al sindaco e alla giunta di rendere immediatamente pubblica e trasparente la destinazione dell’imposta di soggiorno. La legislazione nazionale prevede che «il gettito sia destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali» e lo stesso regolamento comunale richiede che questo introito venga destinato prioritariamente a promuovere il sistema turistico locale mediante la realizzazione di progetti ispirati a macro-obiettivi quali la promozione nazionale e internazionale della destinazione “Poppi”, il sostegno delle strutture ricettive per il miglioramento dei servizi offerti, l’organizzazione di eventi o gli interventi di manutenzione di strutture e infrastrutture con precedenza a quelle di maggiore attrazione turistica. La delibera, invece, omette questa importante voce che denoterebbe anche gli orizzonti operativi e strategici dell’amministrazione in riferimento al settore turistico.”
Altro invito che la minoranza riserva alla giunta di Poppi è di farsi promotrice di “un percorso di coordinamento tra i diversi Comuni della vallata. In quest’ottica, uniformare la tassa di soggiorno potrebbe essere il primo passo di un percorso sinergico per attivare una promozione congiunta, migliorare i servizi e mettere in rete le eccellenze culturali, archeologiche e paesaggistiche dell’intero territorio. Per una materia dai risvolti così importanti per lo sviluppo e la crescita di questa comunità come la tassa di soggiorno sarebbe stato auspicabile procedere con maggiore unitarietà tra Comuni e portatori di interessi.”
Sulla vicenda abbiamo intervistato alcuni albergatori e addetti del settore del Casentino, per capire cosa pensano dell’introduzione della tassa di soggiorno e se reputano questo un passaggio fondamentale non solo per il turismo di Poppi, ma anche per quello dell’intera vallata.
Ci ha risposto Stefano, Albergo Casentino: “Sono uno dei pochi, tra i vari albergatori del Casentino, a non essere favorevole all’introduzione della tassa di soggiorno. Soprattutto avrei reputato fondamentale, prima di istituirla, capire come, dove e con quale strumento, i soldi provenienti dalla tassa verranno reinvestiti nel turismo di vallata. L’amministrazione ce lo ha assicurato a parole, ma mi chiedo, in che modo lo farà nei fatti? Inoltre credo che, vista la diminuzione di visite al Castello di Poppi di questo anno, non avere la tassa di soggiorno ci renderebbe più competitivi.”
Andrea, Albergo La Foresta: “Reputo che l’introduzione della tassa di soggiorno sia utile laddove si riesca a reinvestire i proventi in servizi per il turismo di vallata. Ad esempio, sarebbe essenziale avere delle navette che colleghino direttamente i vari paesi con i luoghi d’interesse; pensate che con gli autobus di linea per arrivare da Badia a Camaldoli ci vogliono 6 ore! Tra attese, cambi e giri lunghissimi. Un servizio bus diretto dovrebbe essere la base… Inoltre, abbiamo chiesto all’amministrazione di introdurre la tassa da giugno 2025, anziché da gennaio, come inizialmente ci era stato proposto, per non mettere in crisi le prenotazioni già registrate e per fortuna questa richiesta è stata accolta.”
Marta, Borgo I tre Baroni: “È da molto tempo che albergatori, addetti del settore e amministrazioni del Casentino discutono dell’introduzione o meno della tassa di soggiorno. In ogni comune e zona d’Italia è presente quindi il fatto che venga istituita anche in Casentino la reputo una normale evoluzione… L’importante è che i soldi vengano reinvestiti nel settore e soprattutto che si capisca come fare. Questo ci è stato assicurato durante i nostri incontri sia dal sindaco Lorenzoni che dall’assessore Amorosi. Abbiamo chiesto che venga scritto anche nel regolamento per essere sicuri che il 100% del gettito della tassa di soggiorno sarà utilizzato per il settore turistico. Inoltre, l’amministrazione ci ha chiesto di inviare idee e proposte che saranno prese in considerazione proprio per renderle fattibili e attuabili. Una cosa positiva che sicuramente farà la tassa di soggiorno sarà quella di portare alla luce tutto il sommerso, tagliando fuori le strutture ricettive che lavorano a nero che, in Casentino, purtroppo non sono poche.”
Carolina, La Torricella: “Quando le persone prenotano nella nostra struttura e vengono a sapere che la tassa di soggiorno non c’è, rimangono piacevolmente sorprese e credo sia un punto a nostro favore, che ci rende più competitivi e interessanti. Chiaramente se è stato deciso di introdurla saranno state fatte le opportune valutazioni, ci auguriamo che il gettito venga realmente reinvestito nel settore turistico. Una cosa che ci un po’ ci preoccupa riguarda le modalità con cui dovremo versare la tassa al Comune… Ci pare un’altra cosa da fare per noi albergatori oltre a tutte le beghe che quotidianamente dobbiamo affrontare. Quindi sono favorevole alla tassa di soggiorno? Ni! Da un lato potrebbe portare qualcosa di buono per il turismo del territorio, ma dall’altro potrebbe risultare un ulteriore problema per gli addetti al settore.”
Lorenzo, Park Hotel: “È da molto tempo che discutiamo con le amministrazioni comunali sull’introduzione dell’imposta di soggiorno. Io e molti altri albergatori crediamo sia un’ottima cosa per il turismo di Poppi e per quello dell’intera vallata perché, in accordo con l’amministrazione, l’intero gettito sarà reinvestito nel settore. Non solo; sarà utilizzato per progetti e idee proposte proprio da noi albergatori. Attualmente le abbiamo condivise durante degli incontri con l’amministrazione, ma presto verranno messe nero su bianco per poi renderle attuabili. Personalmente valuto molto positivamente questa iniziativa perché negli anni non è mai stato investito nulla nel turismo a Poppi e non ci sono fondi per il settore; quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto usando sempre le nostre risorse private… La reputo una grande opportunità per gli albergatori del paese ma anche del Casentino.”
Una nota in merito all’imposta di soggiorno di Poppi ci è arrivata anche da Paola Orlandi, Responsabile Confesercenti per l’Area del Casentino: “Come Confesercenti Casentino siamo sempre stati aperti al confronto, senza preclusioni all’introduzione della tassa di soggiorno anche nella nostra vallata ed anche a Poppi. Ad alcune condizioni base però, come quelle dell’adozione di regolamenti quanto più uniformi tra di loro, specialmente nelle tariffe e nelle modalità di applicazione per le imprese del settore. Sia equa e inserita in visione strategica di rilancio del comparto. Attenzione inoltre alla trasparenza sul gettito che a nostro avviso deve essere esclusivamente impegnata con politiche di animazione e servizi a sostegno del turismo. Abbiamo apprezzato la disponibilità al dialogo dimostrato dalle amministrazioni locali e confidiamo che il confronto continui nelle sedi opportune e nei tempi previsti dai regolamenti, nell’interesse degli operatori da noi rappresentati e dello sviluppo turistico del Casentino.”
Lasciamo anche a voi lettori il giudizio su questa questione che come avrete capito non riguarda solo gli abitanti di Poppi, ma tutti i casentinesi. Indubbiamente la proposta di investire il gettito dell’imposta di soggiorno nel settore turistico è molto interessante. Anche noi come alcuni albergatori ci chiediamo come e quando accadrà e con quale strumento; la promessa di farlo è chiaramente accolta positivamente, ma aspettiamo i fatti e le iniziative concrete che porteranno alla realizzazione di questa iniziativa.