COMUNICATO – La prima Creatura di Dio fu la LUCE. È attraverso di essa che le cose prendono vita, che si percepisce la bellezza, che si distingue ciò che è bene da ciò che è male, ciò che è serenità da ciò che è pericolo, ciò che speranza da ciò che è dolore.
Oggi più che mai ogni padre di famiglia trova difficoltà a garantire ai suoi cari il pane, i bisogni primari e anche, purtroppo, la LUCE.
In questo contesto si inserisce la decisione del sindaco e dell’amministrazione di mettere a buio, o quasi, intere zone del comune. La spiegazione, per altro plausibile, è che i costi dell’energia sono triplicati e le casse del Comune sono in difficoltà. Nel comunicato del sindaco si fa riferimento anche alle difficoltà delle famiglie, al caro bollette, all’inflazione che cresce; insomma, niente da dire, è la triste realtà…
I padri di famiglia di Poppi però non spengono la luce nelle proprie case. Cercano soluzioni, riducono sprechi, rinunciano a cose meno importanti ma non spengono la LUCE . Piuttosto, le famiglie di Poppi, vorrebbero far LUCE anche sul perché pagano l’acqua più cara della Toscana, perché hanno le addizionali comunali alle stelle, e perché si sono visti arrivare la TARI a prezzi triplicati senza alcun miglioramento del servizio. E vorrebbero far LUCE anche sul perché si paga un rudere probabilmente di più rispetto al valore di mercato.
Per chiarezza abbiamo partecipato come minoranza ad una riunione con il Sindaco per decidere una razionalizzazione dell’illuminazione pubblica visto l’enorme rincaro delle utenze contrapposte alle piangenti risorse del bilancio comunale, situazione che evidentemente dipende da chi da sempre ha amministrato il comune e non certo dalla minoranza. In quella sede, per senso di responsabilità abbiamo avanzato la proposta che la riduzione non doveva in nessun modo lasciare zone al buio, ma che i lampioni venissero spenti in modo alternato garantendo così un minimo di illuminazioni e di sicurezza.
Le indicazioni proposte ad oggi paiono però totalmente disattese visto che alcune zone sembrano rimaste completamente al buio e in altre sembra giorno a mezzanotte…
Ci chiediamo quindi cosa sia successo e perché non si sia attuato il piano proposto?
Non siamo una comunità affamata di LUCE. Siamo stati per anni con il Castello Buio, il Monumento poco illuminato e tante strade senza neanche un lampione.
Chiediamo soltanto un po’ di sicurezza in più. Va bene razionalizzare, ma così, in certe strade ed aree del nostro territorio il buio può rappresentare un pericolo e pertanto suggeriamo di rivedere il piano di razionalizzazione dell’illuminazione e piuttosto iniziare una seria battaglia nei confronti di Nuove Acque e SEI Toscana affinché le tariffe siano almeno proporzionate al servizio offerto.
Consapevoli del rincaro delle tariffe, in tempi non sospetti, la minoranza propose una mozione poi rielaborata in consiglio in cui si doveva intervenire presso Arera e Ato ma anche quel documento non ci pare abbia avuto un gran seguito.
Noi come sempre vigiliamo e proponiamo, ma non possiamo per evidente distinzione di ruoli attuare le proposte fatte.
David Marri, CapoGruppo di Minoranza Poppi – Cittadini in Movimento