Nelle ultime settimane smbra che ci sia un gran fermento negli enti locali del nostro territorio, per individuare quali potrebbero essere le opere realizzabili con i finanziamenti del PNRR. Leggendo le linee guida del piano predisposto dal Governo Draghi, pare evidente come per alcune realtà – come il Comune di Poppi – le opportunità offerte dal PNRR potrebbero rappresentare la svolta decisiva per un nuovo e duraturo rinascimento turistico, economico e culturale.
Visto però che non ci risulta che il Consiglio Comunale di Poppi abbia ancora affrontato l’argomento, abbiamo chiesto al Dr. David Marri di conoscere quello che la minoranza sta facendo su questo tema.
«Il gruppo consiliare di minoranza sta lavorando da mesi per contribuire con idee e progetti a far sì che il comune di Poppi possa farsi trovare preparato ad un così importante appuntamento. Come si potrà facilmente constatare anche dalla meritoria azione informativa svolta dal vostro giornale, in questi anni abbiamo fatto molte proposte finalizzate a risolvere i numerosi problemi strutturali che l’incapacità della maggioranza ha oramai fatto incancrenire e che sono la causa della decadenza e marginalizzazione del nostro Comune. Per questo il nostro gruppo consiliare ha elaborato una serie di progetti che, nel loro insieme, possono ridisegnare il futuro della nostra comunità e riportarla in linea con i tempi futuri. Non solo, in coerenza con gli indirizzi socio economici e ambientali che sono alla base del PNRR, tenendo conto delle stringenti direttrici tecniche e procedurali sulle quali l’accessibilità ai fondi si sta incanalando, in questi mesi si è studiato un progetto organico che riguardasse l’intero territorio comunale e che ne potesse finalmente valorizzare le enormi potenzialità.»
Dott. Marri, quanto sta dicendo è molto interessanteperché quasi mai sentiamo parlare di proposte che hanno come obbiettivo la ridefinizione del futuro della nostra vallata. «Infatti. E’ per questo che recuperando alcune idee maturare nel territorio, sentiti gli operatori economici, confortati dal parere di molti giovani che ancora sono presenti nel Comune, abbiamo predisposto un progetto che si compone di quattro linee di intervento, tutte collegate ed interconnesse tra di loro ed in linea con gli indirizzi previsti della Comunità Europea.»
Ci dia delle anticipazioni. «In senso generale il progetto, nel pieno rispetto dell’ambiente, ha come obbiettivo quello di riqualificare e valorizzare in maniera integrata e strutturale le enormi potenzialità esistenti sul nostro territorio e si articola su quattro direttrici di intervento fortemente interconnesse tra di loro:
- la prima riguarda il riassetto urbano di Badia Prataglia quale centro nevralgico del Parco Nazionale e prevede: – la ricucitura urbanistica della piazza con la creazione dell’”anfiteatro del parco”, – la realizzazione del percorso museale immersivo “i tesori naturali del Parco” con un nuovo accesso al Parco Siemoni – la realizzazione di una area attrezzata per camper;
- la seconda riguarda la creazione di un polo museale legato alla storia di due grandi Poppesi: Anchise Brizzi e Piero Gherardi che sono stati dei “mostri sacri” del cinema mondiale (Gherardi ha addirittura vinto due Oscar con Federico Fellini). L’iniziativa trae sostanza sia dalla collaborazione con“Cinecittà”che con il DAMS di Bologna con il quale si dovrebbe realizzare la “scuola internazionale di perfezionamento artistico”. Questo ovviamente attraverso la ristrutturazione e pieno utilizzo dell’immobile del vecchio ospedale di Poppi ora oggetto di interventi “arlecchineschi”;
- la terza è quella di far divenire Poppi il principale centro di sosta per camper nelle direttrici Firenze/Siena/Perugia/Arezzo – Parco Nazionale, con la realizzazione di tre aree attrezzate di cui una a poppi mediante l’ampliamento e miglioramento della struttura già oggi esistente, la seconda a Ponte a Poppi e la terza a Badia Prataglia;
- la quarta e più importante è quella legata al duplice obbiettivo di consolidare e potenziare il centro commerciale di Ponte a Poppi e risolvere definitivamente il problema della valorizzazione del centro storico di Poppi. Siamo infatti sempre più convinti che un progetto complessivo di rivalutazione del centro storico di Poppi non possa prescindere da Ponte a Poppi che, grazie alla caparbietà e professionalità dei suoi commercianti, rappresenta l’ormai unico centro commerciale naturale e diffuso del Casentino. Tutto questo può essere fatto solamente in un modo: creando un collegamento diretto tra le due realtà e questo prendendo esempio dalle esperienze di successo che in altri comuni simili al nostro sono già state da tempo realizzate. Ci riferiamo ad un ampio ed articolato progetto che vede come struttura principale una funivia urbana che partendo dal piazzale dove sorgeva l’ex cinema Dante di Ponte a Poppi, porti direttamente sotto la sede del liceo scientifico.»
Questi progetti sono molto interessanti, ma si tratta di idee o è qualche cosa di più concreto. «Corretta osservazione. Le nostre proposte si basano su preliminari studi di fattibilità tecnica ed economica che, per quanto possibile, appaiono pienamente coerenti con quelli che attualmente sono gli indirizzi previsti dal PNRR e che rappresentano una solida e motivata base su cui iniziare un percorso di finanziabilità. Ovviamente occorre che vengano condivisi dalla maggioranza e portati avanti in maniera convinta e determinata. Per quanto ci riguarda siamo pienamente disponibili ad ogni tipo di collaborazione che si rendesse necessaria per il raggiungimento di quello che riteniamo possa essere una “comune visione di futuro”.»
Ci potrebbe dare ulteriori particolari sulle proposte e più in particolare sul progetto di collegamento diretto tra il centro storico di Poppi e il centro commerciale di Ponte a Poppi? «In questi giorni stiamo programmando degli incontri pubblici per illustrare la nostra proposta. Quella sarà la sede nella quale faremo tutti gli approfondimenti del caso.»
Dott. Marri un’ultima domanda: su questi temi non ci sono stati contatti con la maggioranza? «Sì, siamo stati contattati dal presedente del consiglio comunale che ci ha invitati a presentare delle proposte ed è ciò che abbiamo fatto con spirito di piena collaborazione.»
E quindi il risultato? «Al di là della gentilezza del presidente che a parole ci ha manifestato l’apprezzamento per l’importante ed accurato lavoro svolto, il tecnico incaricato ha valutato le nostre proposte pienamente in linea con i dettami della normativa europea e la riunione si è conclusa con l’impegno di riportare tutte le nostre proposte nelle schede da presentare all’amministrazione in modo che potessero essere presentate agli organi regionali competenti. Visto l’apprezzamento manifestato dal presidente del consiglio spero che la Giunta riesca ad avere una visione più organica di sviluppo del nostro territorio. Ad oggi, ufficialmente, non sappiamo che cosa ne pensi il Sindaco e molto, come al solito, dipende da Lui.»