di Monica Prati – L’azienda casentinese Maggi Mariano protagonista di un intervento in Sicilia per risolvere una grave emergenza idrica. Era l’inizio degli anni ‘80 quando Mariano Maggi aprì l’azienda di servizi ecologici, specializzata nella gestione dei rifiuti, svuotamento e spurgo di fosse biologiche. Da allora l’azienda offre un supporto alle industrie e ai privati, nella soluzione dei problemi legati allo smaltimento, depurazione, degli scarti industriali e civili, e da qualche anno si occupa anche della disidratazione dei fanghi. Proprio quest’ultima attività, ha visto l’azienda impegnata a risolvere un’emergenza idrica grave in Sicilia.
Abbiamo incontrato Davide Maggi (nella foto sotto), figlio del titolare dell’azienda, che ci ha raccontato come è stato realizzato questo intervento. «A Novembre dello scorso anno si è verificata una grave emergenza idrica in Sicilia, in una parte della provincia di Enna; dopo diversi giorni di erogazione a macchia di leopardo, e disagi per 13 comuni che hanno visto centellinare l’acqua, non si fermava l’emergenza, causata dal cattivo funzionamento del potabilizzatore della diga del lago di Ancipa, nel comune di Troina, gestito da Sicilia Acqua s.p.a. Le piogge copiose avevano riempito di fango il potabilizzatore, che fornisce i comuni della provincia di Enna, rendendolo incapace di filtrare adeguatamente. L’ente gestore è stato costretto prima a erogare una quantità d’acqua ridotta, poi è arrivato al fermo totale, lasciando a secco tutti o quasi i rubinetti e i serbatoi delle città e delle famiglie. Sicilia Acqua s.p.a. allora ci ha contattati con urgenza per risolvere il guasto: occorreva aspirare e depurare il fango con un macchinario particolare e, visto che la nostra azienda è dotata di questo macchinario, siamo stati scelti per recarci sul luogo e risolvere l’emergenza.»
Maggi continua il suo racconto. «Siamo partiti l’8 novembre con i nostri esperti operai e per l’occasione era stata emanata anche un’ordinanza prefettizia di Arezzo che ci permetteva di circolare in autostrada di domenica, in deroga al divieto degli autoveicoli adibiti al trasporto merci e materiali eccedenti il carico di 7,5 tonnellate. Arrivati presso il potabilizzatore di Troina (lago Ancipa) abbiamo trovato una situazione difficile, ma grazie al macchinario Centrifuga fanghi, i nostri operai si sono subito messi all’opera: il fango è stato aspirato da un tubo collegato al chiarificatore del potabilizzatore, poi è passato attraverso una centrifuga formata da una coclea che gira e, grazie alla forza centrifuga e l’aggiunta di un polielettrolita, è avvenuta la disidratazione: il fango è rimasto attaccato al tubo, mentre la parte liquida è stata ripulita e reimmessa nel ciclo. L’emergenza acqua è stata risolta, e la situazione è cambiata grazie al nostro intervento, ma siamo rimasti sul territorio, perché l’acqua è ancora sporca, e non è ancora potabile, comunque l’importante è che i comuni che erano senz’acqua ora abbiano visto la ripresa del servizio. Inoltre le piogge di questi giorni faranno sì che presto tutto torni alla normalità.»
Maggi è giustamente orgoglioso della professionalità portata in Sicilia dal Casentino. «Siamo soddisfatti e fieri del lavoro svolto e di avere utilizzato la nostra centrifuga fanghi, per la prima volta per un uso diverso da quello consueto, ciò ha permesso di risolvere un problema pratico importante e di difficile soluzione. In Casentino ci conoscono soprattutto per la pulitura delle fosse biologiche, ma come dimostra la vicenda i nostri servizi sono molto diversificati e vanno dalle bonifiche ambientali, al recupero e smaltimento di rifiuti pericolosi, alla disidratazione fanghi. Mio padre, Mariano Maggi aveva iniziato l’attività con un’autospurgo, poi nel corso degli anni si è specializzato, ed ha avuto la brillante idea di investire nell’acquisto di una centrifuga fanghi, utilizzata per depurare, disidratare gli scarti biologici e non, i quali alla fine del processo sono utilizzabili molte volte come concime o compostaggio, per l’agricoltura. Attualmente abbiamo tre centrifughe e solo altre due aziende del nord Italia possiedono lo stesso macchinario. Grazie a ciò – conclude Maggi – offriamo il nostro supporto ad imprese fuori dal Casentino e in molte regioni d’Italia, ad esempio tempo fa ci ha chiamati l’azienda Sammontana, che aveva problemi di smaltimento degli scarti di produzione, ma anche altre industrie conosciute richiedono il nostro intervento, persino all’estero».
Una bella realtà quella rappresentata dall’azienda Maggi Mariano di Poppi, che dimostra, ancora una volta, quante risorse e professionalità racchiuda il nostro territorio.
(tratto da CASENTINO2000 | n. 267 | Febbraio 2016)