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domenica, 24 Novembre 2024

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Raggiolo, Cappella del Sepolcreto: bellezza ritrovata

di Federica Andretta – Storia e contemporaneità viaggiano costantemente su binari paralleli. Non possiamo vivere senza la nostra eredità e la nostra storia non potrebbe sopravvivere senza le premure di una modernità attenta al passato.

Così la magia di un tempo lontano ritrova, nonostante qualche piccolo ammacco dovuto all’azione del tempo, una sorta di nuovo “restyling”. Grazie a Marco Cavini (Uffici Stampa Egv) e a Franco Franceschini (Presidente della Brigata di Raggiolo), alla pagina Facebook e al sito web ufficiali de La Brigata di Raggiolo inizia questo nostro viaggio alla riscoperta di un luogo rappresentativo di una storia lontana ma così vicina al nostro presente dove la cultura e l’arte ritrovano nuovamente il proprio posto grazie ad un nuovo spazio di promozione.

Stiamo parlando della Cappella del Sepolcreto situata nel paese di Raggiolo. Un po’ di storia La Cappella del Sepolcreto è stata costruita nei secoli scorsi sulle fondazioni dell’antica torre del castello medievale di Raggiolo circondanti la cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, che fu a lungo adibita a Sepolcreto. Rimasta negli ultimi decenni in stato d’abbandono, grazie alla sua riqualificazione è stata inaugurata (al termine dei lavori) lo scorso sabato 25 giugno, il Borgo di Raggiolo ha potuto così finalmente assistere alla sua rinascita non solo storico-architettonica ma anche e soprattutto culturale, artistica e turistica.

Nuova vita alla Cappella Questo complesso piano di recupero è stato attuato dalla Brigata di Raggiolo insieme al contributo del Maestro Carlo Pizzichini (uno tra i più importanti artisti toscani, pittore e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e le cui opere sono esposte in Italia e all’estero) che con la sua meravigliosa opera ha arricchito la Cappella. I lavori si sono svolti in accordo con la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e con l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena-Grosseto-Arezzo. Un progetto, dunque, volto alla valorizzazione culturale, artistica e turistica di un sito storico, simbolo di un intero borgo e attrattiva per tutta la vallata. Il progetto si è delineato negli anni in vari stadi. La Brigata di Raggiolo (in collaborazione con i privati), ha dato prima avvio ad un insieme di operazioni rivolte all’esterno del Sepolcreto (quali il restauro del portone, il lastricamento della piazzetta adiacente, la donazione del portale e l’installazione dell’illuminazione) che hanno così permesso la promozione delle prime attività culturali e ricreative. L’investimento finale, sviluppato dall’ex Presidente della Brigata di Raggiolo Paolo Schiatti e concordato con la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, è stato destinato agli interni della Cappella per utilizzarla con nuove funzionalità legate a scopi artistici e culturali e con l’obbiettivo di promuoverne il valore storico.

Non solo recupero! Le operazioni di riqualifica non si sono di certo fermate qui. Il borgo di Raggiolo è stato altresì arricchito da un’opera contemporanea dal titolo “Nido di Luce”, realizzata sulle quattro pareti del Sepolcreto dal Maestro Carlo Pizzichini e caratterizzata da uno stile astratto e cromatico “luminoso” che ben si sposa con la semplicità e la linearità che caratterizzano l’antica struttura architettonica della Cappella, facendo (per utilizzare le parole del Maestro Pizzichini) così «convivere la natura e l’artificio»; qui il potere della luce e del colore (giallo acceso) risaltano fortemente il concetto di spiritualità. E poi una scultura a forma di mondo di colore blu protetto da un altare secolare, incastonato nella parete per dare il benvenuto al pubblico; una sorta di «goccia blu che», come sottolinea il Maestro, «chiede protezione alla Madonna e all’altare che quindi ci ricorda la terra, il globo dove noi siamo anime pronte per andare verso la luce».

Il giorno dell’inaugurazione Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato tante autorità e rappresentanti delle varie istituzioni (frale quali l’onorevole Riccardo Nencini, Presidente della Commissione Cultura del Senato) sottolineando tutto il loro plauso per l’iniziativa. Afferma l’Onorevole Nencini: «la cappella del Sepolcreto è ora una piacevole sorpresa che stupisce e che annichilisce. Il recupero di questo immobile si richiama al principio della sussidiarietà attraverso la sinergia tra pubblico e privato: l’ottimo lavoro svolto aiuta a ritrovare identità e radici di Raggiolo, andando a valorizzare il patrimonio artistico e culturale per metterlo nuovamente a disposizione della comunità». L’inaugurazione è stata la dimostrazione dell’importanza del progetto di rivalutazione del Sepolcreto in quanto, come afferma lo stesso Franco Franceschini, «abbiamo anche celebrato il riscatto storico di questo luogo da simbolo di morte a nido di luce, di speranza, come lo ha chiamato appunto il Maestro Carlo Pizzichini». Una cappella che rappresenta un patrimonio storico e identitario inestimabile.

Dal taglio del nastro ad un’estate ricca di sorprese! L’estate di Raggiolo è stata poi interessata anche da varie iniziative culturali e artistiche che si sono svolte nella Cappella del Sepolcreto. Si parte con l’evento intitolato “Rendere il silenzio cosa viva” che ha immerso totalmente il visitatore in un’atmosfera di silenzio, riflessione e raccoglimento, circondato dalla pittura del Maestro Pizzichini. Il programma, in tre appuntamenti, si è svolto a partire da domenica 31 luglio attraverso le letture dell’attore Samuele Boncompagni che da Piazza San Michele hanno accompagnato i partecipanti fino al Sepolcreto (poi lunedì 8 e giovedì 18 agosto, gli ultimi due appuntamenti con ritrovo nella cappella del Sepolcreto, sempre inondati dal piacere della lettura).

Poi è stata la volta dello spettacolo itinerante per bambini tra i vicoli di Raggiolo “Storie della volpe Caterina” di lunedì 8 agosto con le storie di Samuele Boncompagni e, successivamente, della presentazione del libro “Volver” (edito Giunti) della scrittrice fiorentina Silena Santoni lo scorso 13 agosto, racconto drammatico ed evocativo delle storie intrecciate di sei personaggi ambientate nel periodo storico buio e doloroso dell’Argentina degli anni ‘70, dominata da una feroce dittatura militare. Si giunge infine a “Jazz alla Bastia”, concerto jazz con l’Ivan Elefante Quartet il 22 agosto alle 21:15.

«Il pieno recupero della cappella del Sepolcreto», spiega Franco Franceschini, «ha richiesto un impegno che ci inorgoglisce perché permette a questo luogo di tornare con una veste inedita nel circuito della vita di Raggiolo, in un armonioso collegamento tra la storicità dell’ambiente e la visione dei progetti futuri. Il nostro ringraziamento va alla Diocesi per aver sposato il progetto e, soprattutto, al Maestro Pizzichini che ha posto la propria arte a disposizione di uno spazio che va a impreziosire e ad arricchire il nostro borgo già ricco di fascino, di storia e di meraviglie».

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