di Marcello Bartolini – Dopo quintali di panettone e vari bagordi natalizi, forse è il caso che si ricominci ad allenarsi un po’. In realtà i più volonterosi non avranno mai smesso; chi sfidando le intemperie, chi magari limitandosi a degli esercizi al chiuso, oppure con la bici montata sui rulli. In ogni caso un po’ di sana attività all’aria aperta non può fare altro che bene, a patto che si prendano tutte le precauzioni del caso, prima di tutto abbigliamento termico e traspirante adeguato, poi sempre a disposizione giubbotto anti vento ed impermeabile, calzature invernali o, in alternativa, copri scarpe di buona qualità.
Per chi si è lasciato un po’ andare ed anche per chi si è mantenuto in attività, ecco un percorso quasi tutto su asfalto, su ciclabile e strade poco trafficate da affrontare con calma e passo agile, giusto per riprendere confidenza con la fatica.
Partiamo da Rassina, di fronte alla chiesa, andiamo ad imboccare la ciclabile dell’Arno in direzione Bibbiena, arrivati al ponte sulla strada che porta a Terrossola si svolta a destra per andare a Corsalone, da qui qualche centinaio di metri in direzione Arezzo e poi, dopo il ponte sul torrente Corsalone, strada sulla sinistra verso la Lappola.
Proseguendo su asfalto affrontiamo una discreta salita che ci conduce attraverso una bella vegetazione sino a Sarna prima e alla croce di Sarna poi. Consiglio una breve pausa, la salita è quasi finita e chi vuole può fare una piccola deviazione per vedere i due abitati caratterizzati da costruzioni d’epoca, due suggestivi borghi ben tenuti. è giunto il momento di coprirsi bene, comincia un saliscendi in cui è necessario proteggersi dal freddo nei tratti in discesa. Andiamo in direzione di Chitignano che però non toccheremo infatti al primo bivio sulla destra, proprio al centro di un tornante, seguiremo le indicazioni verso Rosina per proseguire poi per Taena e, attraverso un bel tratto in discesa, arrivare alla confluenza con la provinciale per Chitignano dove all’incrocio svoltiamo a destra per rientrare a Rassina.
Un giro post natalizio, con un discreto dislivello utile per bruciare tutte le calorie accumulate durante le festività, passando per borghi forse poco conosciuti, ma dal fascino indiscutibile.
Da non trascurare un’altra caratteristica positiva di questo percorso che è la scarsità di traffico, se escludiamo due brevi tratti sulla 71 dove chiaramente sarà necessario essere molto prudenti, per il resto del percorso, la maggior parte su asfalto, il livello di traffico è davvero molto basso, ma questo non significa che si può osare.
Prudenza, casco, luci anche di giorno e occhi aperti. Purtroppo ancora accadono troppo spesso incidenti che coinvolgono ciclisti ed in cui, fatalmente, questi ultimi di solito hanno la peggio. E’ molto importante essere consci della propria vulnerabilità quando si viaggia su strada in bici, mantenere sempre la destra, evitare manovre improvvise e rendersi il più possibile visibili agli altri utenti della strada.
In attesa di stagioni più clementi, dobbiamo approfittare di tutte le occasioni per uscire e praticare lo sport che tanto amiamo, affrontando qualche piccolo disagio che si tramuterà in vantaggio al momento in cui la bella stagione permetterà attività più impegnative.