di Melissa Frulloni – Se vivete nel paese di Rassina o zone limitrofe, o vi siete trovati a passarci in questo periodo, avrete sicuramente notato alcuni cambiamenti che hanno interessato strade e sensi unici dell’abitato. Tra i cittadini del comune di Castel Focognano, ma anche tra i casentinesi, circola una grande confusione dettata dal fatto che in molti non hanno idea di quali siano le variazioni definitive pensate dall’amministrazione per le vie del paese.
Come accade in questi casi sono iniziate a girare molte voci sulla futura viabilità, scaturite proprio dalla non conoscenza di quello che sarà il nuovo assetto cittadino. Molti si sono ritrovati per caso nel senso di marcia sbagliato credendo che fosse quello giusto e sono venuti a sapere così come sarebbe cambiata la viabilità rassinese… Per questo abbiamo pensato di contattare l’amministrazione comunale per fare un po’ di chiarezza e spiegare una volta per tutte ai cittadini quali sono i cambiamenti in programma.
Purtroppo (e sinceramente ci sfugge il motivo), dal Comune di Castel Focognano si sono rifiutati di rispondere alle nostre domande. Il Vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, urbanistica, infrastrutture e commercio, Marco Rosini ha preferito non rilasciar dichiarazioni sostenendo che ancora non sarebbe il momento di spiegare ai cittadini come cambierà la viabilità del paese e quindi che sia opportuno aspettare.
Come già detto, invece, noi crediamo che sia importante informare da subito la popolazione, sia per evitare confusione, sia per spiegare in maniera precisa e dettagliata i cambiamenti a cui andranno incontro le strade del loro paese.
Sull’argomento ci premeva interpellare anche l’opposizione che ha accettato con piacere di rispondere alle nostre domande. Christian Gambineri, consigliere di minoranza, ci ha spiegato che “l’attuale amministrazione, in questi primi due anni e mezzo di legislatura, ha voluto modificare, anche profondamente la viabilità, in particolare a Rassina.”
Quali cambiamenti sono previsti?
«Recentemente è stato invertito il senso unico in via Roma, poi toccherà a quello di via Cavour (la strada della Farmacia), inoltre ci sarà l’inversione del senso unico di Via Vittorio Emanuele, il borgo storico, che adesso è in senso unico dopo Piazza Garibaldi verso la Chiesa, ma che successivamente sarà invertito da nord in direzione di Piazza Mazzini. È proprio il caso di dirlo… Tutte le strade portano in piazza!»
Quali sono le reazioni della popolazione a questi cambiamenti?
«Noi non abbiamo riscontrato particolari apprezzamenti in tal senso; i disagi sono sicuramente aumentati, in particolare per gli abitanti di via Roma i quali si sono visti privati di parcheggi di fronte alle abitazioni e un senso unico che li vede costretti a fare il giro di tutto il paese, statale compresa, per andare in piazza e successivamente tornare a casa. Qualcuno potrà ribattere dicendo che è a disposizione un parcheggio nuovo e grande accanto al cimitero, sì è vero, ma è anche vero che resta distante dal centro. Considerato che in via Roma ci sono diverse attività, in particolare professionisti, come studi dentistici, avvocati, ecc, non è sicuramente molto funzionale. Inoltre, dobbiamo considerare le persone anziane o i portatori di handicap, a queste persone dovremmo dire di parcheggiare al cimitero?»
Che cosa ne pensa la minoranza della rotonda di Piazza Mazzini?
«Inizialmente era un nostro progetto, quando abbiamo amministrato il Comune nella passata legislatura, tant’è che incaricammo un tecnico per verificare la fattibilità dell’opera, in particolare gli spazi utili per realizzare la rotatoria. Ci siamo fermati perché ci siamo resi conto che i problemi che avrebbe portato sarebbero stati maggiori dei benefici, penso alla congestione del traffico, in particolare nelle ore di punta e con il passaggio massiccio di mezzi pesanti, anche di carichi eccezionali; quando si effettuano modifiche così importanti ci dobbiamo chiedere prima di tutto “a cosa serve?” e “perché lo facciamo?”. Negli anni precedenti è stata data molta importanza alla sicurezza del tratto di statale in Piazza Mazzini, nell’impossibilità di creare a Rassina una variante come a Bibbiena, e quindi il Comune, assieme alla Provincia, creò il sottopasso per mettere in sicurezza i pedoni.
Tale costruzione è sempre stata criticata da un punto di vista estetico, ma resta il fatto che sia funzionale e che protegga il pedone al 100%, e questo è un dato oggettivo. Il progetto della rotatoria invece è stato presentato come strumento per limitare i sinistri, non ricordando però che gli incidenti più pericolosi, anche mortali, sono avvenuti tutti a danno di pedoni e nelle strisce pedonali, attraversamenti che tra l’altro sono stati ripristinati proprio all’uscita della rotonda in direzione Bibbiena, quindi molto pericolosi. Credo fermamente e lo ripeto che l’utente da proteggere principalmente è il pedone ed una rotatoria come quella di Rassina per questo aspetto è inutile.»
E invece che ne pensate dei cambiamenti alla viabilità di Rassina? Quali alternative proponete?
«Come già accennato non è obbligatorio modificare la viabilità di un paese se non si presenta una necessità o non rappresenta una miglioria; la rotatoria ormai è diventata una barzelletta, contiamo solo su un parere negativo della Provincia per un ripristino della viabilità come era in precedenza. Inoltre vediamo negativamente anche l’inversione del senso unico nel borgo; l’obiettivo dovrebbe essere quello di togliere il traffico dalle piazze e non di portarcelo, ma allo stato attuale delle cose sembra il contrario con tutte le strade concentrate in direzione Piazza Mazzini.
Crediamo quindi che anche il senso unico di via Roma dovrebbe essere invertito con direzione Arezzo e magari farlo ad uso promiscuo, come in tanti altri centri abitati, ripristinando un minimo di parcheggi. Ci chiediamo tutte queste modifiche per quale motivo sono state apportate e quali vantaggi abbiano portato rispetto alla viabilità come era in precedenza…»
Ce lo chiediamo anche noi ed è una delle domande che avremmo voluto fare all’assessore di competenza. Un’intervista ci sembrava un’occasione importante per parlare ai cittadini di Rassina e a tutti quelli che passano dal paese; un modo per chiarire alcuni punti e rendere a tutti più semplice capire quali cambiamenti verranno fatti e soprattutto perché si è deciso di farli. Siamo comunque a disposizione dell’amministrazione, nel caso cambiasse idea e volesse spiegare ai cittadini che cosa l’ha spinta ad agire in questo modo riguardo alla viabilità di Rassina.
Sarebbe stato auspicabile anche incontrare la popolazione prima di prendere qualsiasi decisione, interpellando gli abitanti della zona e chiedendo anche a loro, visto che sono i diretti interessati, che cosa ne pensano. Lo abbiamo detto anche nello scorso numero del giornale, la Politica (quella con la P maiuscola) è sempre più lontana dai cittadini, anche a livello locale; è fatta di tanti “bla, bla, bla” e annunci roboanti, acchiappalike e d’effetto.
Nel caso della viabilità di Rassina, non ci sono stati neppure quelli!