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sabato, 21 Dicembre 2024

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Rifiuti, Sindaci del Casentino contro SEI Toscana

La situazione in cui versa SEI Toscana, gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani nelle province dell’ATO Toscana Sud (Arezzo, Grosseto e Siena), non è più tollerabile. Lo dicono i Sindaci del Casentino, dopo l’ incontro con la delegazione FIT CISL di SEI Toscana avvenuto a Poppi nella sede dell’ Unione dei Comuni Montani. “Una riunione – dice Massimiliano Sestini, Sindaco di Castel Focognano e assessore presso l’Unione dei Comuni Montani del Casentino – che ha fatto emergere ulteriori criticità: forte preoccupazione per esempio è destata dalla scelta dell’ azienda di non rinnovare centinaia di contratti di lavoro ed intraprendere strade che porteranno ad ulteriori situazioni di precarietà e ad un forte ridimensionamento economico a tante famiglie. La speranza è che il nuovo piano industriale di SEI Toscana che sarà discusso dal CDA nelle prossime settimane possa far fare finalmente il salto di qualità, dalle scelte aziendali non più procrastinabili fino alla soluzione delle problematiche a livello locale”.

Nonostante la nostra non sia una delle zone più danneggiate, ora che anche le famiglie casentinesi si preparano fra l’altro a versare le rate dovute per la tassa sullo smaltimento dei rifiuti (dalla fine di settembre), “Non è più sopportabile dai cittadini del Casentino – prosegue Sestini – pagare fatture salate e vedere un servizio sempre più in sofferenza: cassonetti dei rifiuti ormai obsoleti, qualità dello spazzamento molto deludente, tempistiche bibliche per la raccolta degli abbandoni e totale assenza di iniziative volte all’incremento della differenziata”. Non erano questi i risultati attesi al momento in cui si era progettata la nascita di un gestore unico per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in ambito Toscana sud. E le conseguenze quali sono? “Che tutti i giorni i cittadini si presentano nei vari Comuni per lamentare disservizi con le amministrazioni, che dal canto loro possono solo segnalare le richieste a SEI Toscana e sperare in un intervento. Ora basta, questa non è più una realtà accettabile, lo sappia l’azienda che sta per prendere decisioni importanti per il futuro, è ora di cambiare il modo di operare e dare risposte e servizi a chi paga i costi di tutto questo”.

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