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domenica, 20 Aprile 2025

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Sanità: la Regione mortifica sindaci e Comuni

“Contro la forza ragion non vale, non ci sono altre parole per descrivere le modalità con le quali si è voluto procedere all’approvazione  del Piano di Area Vasta sud est. Nonostante la zona aretina, per tramite del sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli,  avesse chiesto un rinvio,  si è voluto procedere senza tenere conto che il documento è  stato inviato in ritardo e nemmeno  a tutti. Siamo addirittura arrivati al paradosso che seppure tutti hanno ammesso che il tempo per approfondire era stato insufficiente, che il testo era arrivato in ritardo, che alcuni nemmeno lo avevano ricevuto  e che di fatto nessuno aveva contezza piena delle vere novità presenti nel documento, si doveva obbedire alla regione e approvarlo ugualmente. Non solo, per “forzare” la situazione  si è addirittura sostenuto versioni diverse: così un documento definito “strategico” nella prima parte della riunione, si è trasformato in una banale fotografia dell’esistente nella seconda parte. Non sfugge a nessuno l’enorme differenza.  Noi non abbiamo prevenzioni precostituite e apprezziamo il lavoro di tutti ma in materia sanitaria non vogliamo avere atteggiamenti fideistici. Siamo tenuti a sapere, non a fidarci degli altri e questo non dovrebbe essere ostacolato come invece è avvenuto nella sostanza “. Così l’assessore  del Comune di Arezzo Lucia Tanti che, in rappresentanza del sindaco Ghinelli,  ha opposto resistenza fino all’ultimo  al diktat regionale sostenendo le ragioni di un rinvio in pieno accordo con il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

“Pagina davvero triste e preoccupante – aggiunge Alessandro Ghinelli – se teniamo conto che tutta la zona aretina aveva chiesto un momento maggiore di approfondimento non perché il documento non fosse valido, ma perché oggettivamente la Regione non ha dato il tempo necessario per averne piena conoscenza. A nulla sono valse le richieste orali e scritte e così il diritto – dovere di approfondire gli aspetti strategici è stato  sacrificato per andare incontro alle sole esigenze della Regione,  che è l’unica responsabile dei ritardi se non addirittura del mancato recapito del documento (più di 600 pagine tra testo e diagrammi) ad alcuni Comuni. Così davvero non può funzionare. Per questo i sindaci dell’area aretina, per mio tramite hanno deciso di astenersi”.

“Sconcertante quello che è accaduto – conclude Stefano Mugnai Capogruppo di Forza Italia in Regione e vicepresidente della commissione sanità  – tenuto conto che si è detto che un rinvio avrebbe compromesso l’arrivo delle risorse quando la data ultima di approvazione era, a dire il vero,  il 30 giugno e pertanto già la riunione di ieri era stata convocata in ritardo. Insomma gli unici ritardi che non hanno problemi sono quelli della Regione, mentre se i Sindaci chiedono qualche settimana in più per comprendere quello che succederà in materia sanitaria la risposta è negativa. Lo spauracchio del blocco delle risorse è  oggettivamente una scusa a cui solo i comuni di Arezzo e Grosseto non hanno giustamente creduto. Questa insomma è l’ennesima dimostrazione che tutto ruota intorno ai desiderata del PD fiorentino mentre il resto è sempre e solo secondario”.

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