Sarà Noemi Gangi a dare il volto alla bella popolana Bartolomea, detta Mea, per l’edizione 2020 del Carnevale storico. Il nome è stato rivelato lunedì 17 febbraio al teatro Dovizi in occasione di un Consiglio comunale aperto a tutta la cittadinanza. Lo stesso Sindaco Filippo Vagnoli sarà coinvolto in prima persona e vestirà i panni di uno dei protagonisti del Carnevale storico: il Vicario, figura che avrà il compito di riappacificare i rioni Piazzolino e Fondaccino. Anche questa è una novità assoluta, con l’obbiettivo di coinvolgere il più possibile i bibbienesi, a partire dal primo cittadino. «Ringrazio anche a nome dei futuri Sindaci – ha sottolineato Vagnoli nel suo intervento – per questo ruolo attivo nella nostra manifestazione, riconosciuta da Regione e Presidenza della Repubblica tra le più antiche d’Italia; pensandoci anche ad Arezzo il Sindaco partecipa al Saracino». I vari interventi dei Consiglieri comunali hanno ribadito l’importanza di mantenere viva una tradizione dalla forte valenza culturale, turistica e sociale. Durante la serata sono stati anche assegnati i ruoli per tutto l’anno, ma chi vuole unirsi al corteggio di domenica può ritirare l’abito nella sede del Carnevale tutte le sere fino a venerdì 21 dalle ore 18 alle 20. Infine, il Sindaco ha consegnato le chiavi della città al Presidente del Carnevale, dichiarando così aperti i festeggiamenti, tanto che la serata si è conclusa con un brindisi a base di ippocrasso.
Ma torniamo alla protagonista del Carnevale: nata a Bibbiena il 3 dicembre 1991, Noemi si è laureata in Architettura a Firenze e da tre anni esercita, principalmente tra Arezzo e Bibbiena. Noemi fa parte dell’associazione Pro Centro Storico e sia da bambina sia nella passata edizione si è già vestita per il corteggio storico. «Ho sempre amato la Mea – confessa – passione che mi è stata trasmessa dai miei nonni Vittorio e Liliana, che vorrei potessero vedermi. Ringrazio il direttivo del Carnevale per avermi offerto questa opportunità e soprattutto per quello che fa per Bibbiena!». Ad interpretare Cecco, fidanzato di Mea, sarà Riccardo Conti, suo compagno nella vita, che si dichiara entusiasta di partecipare anche perché a breve diventerà bibbienese, seppure una parte di cuore resti a Poppi. «Anche il mio cuore è spezzato – spiega Noemi – nasco Fondaccina perché il mio babbo è, come dice sempre, “nato nelle lastre di Borgo Martellini”, ma al tempo stesso alla parte di Bibbiena che supera Piazzolina devo la mia futura casa! Ho un attaccamento davvero forte per il mio paese e sono un’inguaribile romantica quindi, vivere la nostra storia per me è come essere catapultata tra le pagine di un libro. Insomma, se la storia di Mea fosse un film me lo riguarderei di continuo!».
Tre saranno gli appuntamenti con il Carnevale storico di Bibbiena: sabato 22 con un pomeriggio dedicato ai ragazzi, domenica 23 con l’evento che entra nel vivo e martedì 25 febbraio con il “Bello Pomo” bruciato, come dal lontano 1337, quando il Campanone batterà le 17.00.
ALTRE INFO Il programma inizia sabato mattina quando, alle 11.30, sarà piantato un ginepro nell’area verde Bosco di Casina, si tratta di una specie protetta che andrà a compensare quella, detta “Bello Pomo”, che come vuole la tradizione dal lontano 1337 sarà bruciata il martedì grasso in “Piazzolina”. Il sabato pomeriggio, dalle ore 15.00, sarà invece dedicato a bambini e ragazzi con giochi medievali, gli Arcieri storici di Arezzo pronti a insegnare la loro arte ed i balletti di Universo Danza. Domenica dalle ore 15.00 lo spettacolo entra nel vivo con il corteggio storico, arricchito anche dai figuranti di Montevarchi e Figline Valdarno, a seguire le esibizioni del Gruppo Sbandieratori e Musici Città di Bibbiena, delle tamburine Diòmeda e lo spettacolo di scherma medievale. L’intrattenimento con improvvisazione in rima sarà invece a cura del Giullar Cortese Gianluca Foresi. A conclusione della giornata, si terrà la tradizionale disfida tra i rioni al tiro del Carraccio ed il rapimento di Mea. Infine, il 25 febbraio dalle ore 15.00 in piazza Tarlati saranno di nuovo allestiti i giochi medievali, mentre alle ore 16.45 in Piazzolina la Mea sarà restituita al popolo del Fondaccio e per far festa, oltre al “bello ballo”, alle ore 17.00 verrà bruciato il Bello Pomo, a seguire musica con la Filarmonica “Sereni”. Ma non finisce qui, perché domenica e martedì dalle 17.30 nel Fondaccio sarà aperta anche la taverna del Merlo.