“Leggo che il Comune di Pratovecchio -Stia intitolerà una strada a Berlinguer. Non è la fine del mondo, ma mi sembra una scelta così vecchia, così anacronistica e così poco rispettosa dei cittadini che credevo che non succedesse più”
Di chi sarà questo post comparso su facebook il 27 ottobre? Forse penserete a qualche nostalgico della destra ex missina, a qualche forzitaliota attardato. Niente di tutto questo. L’autore è un esimio esponente del nuovo PD formato Renzi 2.0 (che per carità di patria chiameremo PD1) già aspirante alla poltrona di primo cittadino del più importante comune del casentino. E perché questo non passasse come lo sfogo estemporaneo, dal sen sfuggito, di un singolo personaggio, interviene anche PD2, altro noto talebano del renzismo nostrano postando “Ancora siamo lì e non ci si schioda. …..Idolatrato da chi non ne conosce la storia, gli esiti della sua politica. Ne hanno fatto un’icona buona da utilizzare per tutti i gusti”
Ma come sarà venuto in mente a quei nostalgici amministratori di Pratoveccho-Stia di andare a sfrugugliare tra i residui cimiteriali del passato, rischiando così di sporcare la bellezza eterea del nuovo sole dell’avvenire che non ha alba e non vede tramonti?
Così tutta la intellighenzia piddina è entrata in fibrillazione, sembra che si siano formate commissioni di lavoro per individuare i criteri, rispettosi del nuovo corso, con cui individuare personaggi e cose cui è possibile dedicar strade o piazze nell’anno primo della nuova era.
Riassumendo questo è il dibattito in corso in casa PD-.
Poiché le dediche di strade e piazze possono esser fatte solo a chi è morto già da diversi anni cominciamo a escludere tutti quelli che in qualche modo possono essere passati vicino alla sede di un sindacato, in particolare della CGIL. Poi tutti quelli che possono aver partecipato anche come spettatori a qualche riunione di partiti, soprattutto se in odore di sinistra.
Allora…buttiamoci nel campo degli artisti. Per esempio: Pasolini. Eh no! Figuriamoci, era un po’ di sinistra, poi era gay, anche blasfemo. No, potrebbe turbare il nostro elettorato . Allora…Pavese grande scrittore, poeta e romanziere- Già, ma ha scritto anche “il compagno” ed ha perfino parlato di Resistenza.. Troppo pericoloso. Lasciamo stare gli intellettuali. Erano organici. Non fanno per noi. I professoroni sono nostri nemici.
Per toglierci dall’imbarazzo andiamo più indietro nel tempo, al nostro Risorgimento, così evitiamo problemi . Un Garibaldi va sempre bene.
Eh, no! I Mille avevano le camice rosse, è stato un pericoloso rivoluzionario, anche anticlericale, nonostante la stretta di mano di Teano con Vittorio Emanuele. Troppo rischioso.
Cavour, però, può andare. Era un liberale, moderato, ha costruito l’unità d‘Italia!
Vero, però… ha teorizzato “libera chiesa in libero stato”. Teoria pericolosa per noi Non possiamo inimicarci i potentati ecclesiastici.
Ci conviene andare più indietro. Trovato! Questo sì che va bene: Pietro Leopoldo. In epoca di leopolde questo è l’ideale. Poi è stato in Casentino, ha costruito le foreste. Ottimo!
Però….ha anche abolito la pena di morte e poi…lui le riforme le ha fatte davvero. Mica le twittava.. Rischioso, ci può metterà in difficoltà-.
Il dibattito in casa PD formato Renzi ancora continua: sembra prevalere la linea di chi ritiene che il passato è tutto pericoloso, bisogna guardare solo al futuro. Presto avremo piazze dedicate ad Avatar, smartphone, galaxy, usb e magari alla Barbara d’Urso, Maria De Filippi, X-Factor et similia.
Ecco il tema per la prossima Leopolda: 100 tavoli per 100 nomi!
Amministratori di Pratovecchio- Stia, “rispettate i cittadini”, guardate oltre la siepe (direbbe Leopardi), pardon, oltre lo smartphone, dietro twitter e sulle slide, direbbero Renzi ed i suoi replicanti.
Luca Tafi, coordinamento SEL Casentino