di Marco Alterini – In un precedente articolo di inizio estate avevo trattato di quella lodevole iniziativa dei commercianti del centro storico di Poppi per rivitalizzare il centro commerciale di questo borgo, che sembrava condannato ad un ineluttabile declino, cosa purtroppo comune con altri centri storici, causato, come detto tante volte, dal mutare delle abitudini sociali, che non vedono più il borgo come il centro di aggregazione sociale, ma lo hanno sostituito prima con i supermercati della periferia e poi con le piazze virtuali dei social, ormai quando non si fa shopping al supermercato lo facciamo dal divano di casa mediante i colossi commerciali del web.
Ebbene, arrivati a fine estate, possiamo affermare che l’iniziativa dei temporary stores è stata un sicuro successo, i negozi temporanei, mi risultano in numero di 8, hanno lavorato e hanno contribuito a rendere il commercio sotto il castello più vitale, rendendo il borgo più attrattivo per visitatori e turisti, tutto questo anche per la gioia dei negozi tradizionali, che hanno potuto contare su un estate economicamente più proficua, con la soddisfazione di veder riuscito un progetto da loro voluto e sul quale non tutti erano pronti a scommettere. Soddisfazione anche per l’Amministrazione pubblica il cui appoggio all’iniziativa è stato determinante, soprattutto per la possibilità di derogare alle norme fiscali e amministrative, di competenza comunale, per le aperture temporanee. Non dobbiamo poi dimenticare la locale Proloco che ha organizzato eventi di supporto e i proprietari che hanno messo a disposizione i propri locali.
A testimoniare il successo realizzato, la richiesta di alcuni temporary di prolungare l’apertura fino a fine dicembre, il comune ha concesso altri 90 giorni sia per sfruttare una stagione particolarmente favorevole dal punto di vista climatico, che per usufruire dell’opportunità delle festività natalizie.
Un ulteriore esempio del successo di questa iniziativa, forse il maggiore, è rappresentato dalla decisione di due dei negozi temporanei di rimanere a Poppi centro storico in sede fissa, che è poi quello su cui contavano i promotori di questo progetto, per rinvigorire il commercio poppese. Uno è il negozio temporaneo di alimentari che in sede fissa andrà a riempire il vuoto causato dalla chiusura dello storico negozio del settore. L’altro, per la gioia degli abitanti, è “Road To Freedom”, RTF, di Agnese Chianucci, con le sue creazioni artigianali nel campo dell’abbigliamento e degli accessori, creazioni che denotano una vera vocazione artistica, del resto la giovane Agnese ha intrapreso questa attività dopo essersi diplomata al liceo artistico. Sempre nel campo dell’abbigliamento voglio ricordare il negozio temporaneo di Lori, che si è distinto per la qualità, l’assortimento e i prezzi promozionali della merce esposta, attirando un vasto numero di visitatori.
Per concludere vediamo come il successo di questa iniziativa dimostra che è possibile aiutare i nostri borghi e centri storici ad evitare il declino e Poppi, già uno dei “Borghi Più Belli D’Italia”, avrebbe bisogno di un progetto più ambizioso, articolato e diversificato, gli esempi non mancano, come già detto nel precedente articolo, basta guardare i “Town Centre Management” del nord Europa o andare a rivedere quel progetto della regione Toscana denominato “Centri Commerciali Naturali 2.0”.
Mi appello nuovamente alla pubblica amministrazione, è l’ora di svegliarsi ed avere il coraggio di investire nel futuro, invece di campare alla giornata, non tutto è ancora perduto.