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giovedì, 9 Gennaio 2025

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SI alla scuola e VIA la ex Sacci

di Gabriele Versari – Si potrebbe soprannominare “La Storia Infinita”, citando il celebre romanzo fantasy dell’autore tedesco Michael Ende, la serie di vicende legate al tema della viabilità nel 2024, anno nefasto dal punto di vista dei trasporti. Tra cantieri a tempo indeterminato, semafori che hanno comportato e comportano ritardi addirittura maggiori rispetto a quelli del trasporto pubblico (anche per queste problematiche il 2024 è stato un annus horribilis, con un numero innumerevole di scioperi causa di non poco disagio per i pendolari casentinesi e, più in generale, di tutta Italia) e una comunicazione quanto mai carente sulle tempistiche effettive dei lavori, parrebbe davvero necessario che i nostri amministratori, locali e regionali, compiessero necessariamente una maturazione come quella raggiunta dal piccolo Bastiano Baldassarre Bucci all’interno della succitata opera letteraria. Una maturazione che dovrebbe spingere al dialogo e alla collaborazione con l’unica finalità di fornire un supporto alla popolazione locale stanca di essere sempre più isolata dal resto d’Italia e sempre più inascoltata dai suoi rappresentanti.

L’ultima novità in tema viabilità e trasporti è stata oggetto, negli ultimi mesi, di più occasioni di confronto. Si tratta della “Variante del Corsalone”, la cui costruzione è in programma a breve, anche se ad oggi sussistono ancora diverse criticità date dal mancato accordo tra amministratori locali, regionali e aziende private. Intanto una riunione aperta al pubblico, lo scorso 24 ottobre presso l’auditorium della frazione di Corsalone, ha visto un’elevata partecipazione degli amministratori casentinesi e non solo: erano presenti l’Amministrazione del comune di Chiusi della Verna, compreso il sindaco Giampaolo Tellini, e i rappresentanti dell’opposizione; il capogruppo regionale del Partito Democratico Vincenzo Ceccarelli e appartenenti ai gruppi di opposizione dei comuni di Bibbiena, Poppi e Pratovecchio Stia.

Ulteriori confronti si sono poi concretizzati all’interno del Consiglio comunale di Chiusi della Verna dove, il 12 e il 26 novembre sono state discusse due delibere contrapposte. I consiglieri di maggioranza del comune di Chiusi della Verna, in accordo con la Regione Toscana, hanno votato a favore della costruzione della Variante, mentre l’opposizione locale parrebbe invece scettica sull’effettiva necessità dell’opera e contraria all’inizio dei lavori. Nei vari documenti presentati dai consiglieri di minoranza si mette in dubbio l’efficienza dell’opera avanzando, addirittura, un’ipotesi di danno arrecato agli abitanti di Corsalone. Gli stessi richiedono, invece, che le risorse stanziate per i lavori da parte della regione (ben 32 milioni di euro) siano destinate ad altri scopi, in particolare: “alla messa in sicurezza del tratto della SR71 che attraversa il paese, alla demolizione della ex Sacci e alla realizzazione di un Polo formativo.”

In uno dei documenti proposti dal gruppo di opposizione si legge tra l’altro: «L’eventuale realizzazione della variante del Corsalone, lungo la SR71 del casentino, rischia di avere un effetto devastante dal punto di vista sociale ed economico sul territorio, con perdita importante anche di posti di lavoro […]. Lo sostengono da diversi anni con forza i cittadini e le forze economiche del territorio: commercianti, imprenditori, negozianti di Corsalone, infatti, hanno capito che, una volta tolto il passaggio dalla strada, si arriverebbe ad un isolamento assoluto del paese… (…Gli stessi), insomma, sono tutt’ora fortemente preoccupati per le loro attività e per il futuro del paese in cui vivono e lavorano e chiedono con determinazione di rivedere l’annoso progetto più volte modificato dalla Regione che ha dovuto tra l’altro sostenere diverse cause, oltretutto perse,con diversi proprietari e imprenditori della zona. […] I cittadini del luogo temono che diventerà con il tempo probabilmente un luogo deserto e inattivo, sarà il disastro economico, siamo davvero amareggiati che tutto ciò passi sotto silenzio e nella assoluta e gravissima indifferenza delle autorità regionali, con l’ex assessore Ceccarelli che anzi è sempre stato uno tra i più accesi sponsor del progetto insieme al sindaco Tellini e senza che sia stato consentito avviare un serio e paritetico confronto, che anzi è stato più volte da loro tristemente evitato, con gli altri sindaci competenti…»

Relativamente alla proposta di un progetto alternativo alla Variante Claudio Loddi, candidato a sindaco alle elezioni amministrative 2024 per la lista “Chiusi della Verna” e attuale consigliere di minoranza, tiene a citare un importante documento stipulato tra alcuni comuni del Casentino e la Regione Toscana nel 2022. «Si tratta di una convenzione tra i comuni di Bibbiena, Castel Focognano, Chitignano, Chiusi della Verna, Talla e la Regione per l’attuazione del progetto a valere sui fondi stanziati tramite un bando di rigenerazione urbana presentato all’epoca dal Ministero dell’Interno per il valore di 5 milioni di euro. Tra i vari comuni elencati quello di Bibbiena è stato propositore di un intervento appunto di rigenerazione dell’edificio ex Sacci. In particolare, la volontà era quella di demolire lo stabile e ricostruire una struttura volta a promuovere la formazione post-diploma degli studenti, un cosiddetto “Polo Tecnologico del Casentino”, con l’ulteriore finalità di attrarre ragazzi anche al di fuori del territorio casentinese, considerato che l’edificio sarebbe adiacente alla stazione di Corsalone. Mentre i comuni di Bibbiena e Castel Focognano sono tutt’oggi favorevoli alla realizzazione dell’hub tecnologico, i restanti comuni sono contrari a ciò che è stato firmato due anni fa poiché si oppongono alla realizzazione dell’opera».

Nella delibera che era stata presentata dall’opposizione il 26 novembre in Consiglio comunale a Chiusi della Verna e poi respinta dall’aula, era sottolineato questo cambio di posizione anche da parte del sindaco Tellini. «… il Consiglio Comunale di Chiusi della Verna con deliberazione n.8 del 19 aprile 2022 aveva approvato il progetto di costruzione di un Polo Tecnologico e Formativo nell’ex area Sacci, con votazione Unanime;… il Sindaco Giampaolo Tellini aveva quindi a seguito firmato la convenzione con i comuni di Bibbiena, Talla, Castel Focognano, Chitignano e appunto Chiusi, per partecipare ad un bando del PNRR per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto stesso e che tale convenzione risulta tuttora attiva, con progetto in graduatoria in attesa di scorrimento della stessa…»

Nella medesima proposta di delibera si richiedeva poi «di variare la destinazione delle risorse (…) attualmente destinate alla realizzazione della variante alla SR71 (…) destinandole invece a interventi di miglioramento sulla strada SR71 per la sicurezza dell’abitato del Corsalone e la salvaguardia delle attività economiche presenti, garantendo altresì una parte delle risorse per il recupero della zona degradata Ex Cementificio Sacci per la costruzione del nuovo Polo Tecnologico del Casentino».

In ultima analisi, è doveroso citare un comunicato stampa dell’opposizione risalente allo scorso 18 novembre, comunicato in cui si ribadiscono alcuni dei punti già citati e in cui si propongono diverse soluzioni che potrebbero comunque rispondere alla necessità di migliorare la viabilità nel tratto che interessa l’abitato del Corsalone. «… Come già ribadito durante la campagna elettorale, il nostro obiettivo prioritario rimane quello di tutelare le attività commerciali e industriali del Corsalone, garantendo al contempo la sicurezza della strada statale, compresi la stazione, gli attraversamenti e gli ingressi verso le aree industriali ex-Stimet e le frazioni di Fontechiara e Pagliarese. Esiste un progetto tecnico proposto dal Comitato del No che prende in considerazione tutte queste esigenze. Riteniamo che questo progetto meriti di essere valutato, ma purtroppo non è stato menzionato durante la riunione al Corsalone. Recentemente, il comune di Bibbiena, il cui confine include sia la stazione che l’area Sacci, ha avanzato una proposta per la creazione di un polo formativo tecnico di alta specializzazione. Una soluzione che consideriamo valida per la riqualificazione dell’area e per l’intero territorio del Casentino. Tuttavia, questa proposta non è stata presa in considerazione dal Comune di Chiusi, nonostante la ricezione formale della proposta da discutere in Consiglio Comunale. Ci chiediamo quindi le ragioni per cui il Sindaco di Chiusi stia ignorando questa possibilità, considerato che con la delibera numero 8 del 19 aprile 2022 il Comune aveva già manifestato l’intenzione di partecipare, in convenzione con altri comuni, a un progetto di rigenerazione urbana. È forse un ripensamento o una scelta strategica dettata da motivazioni politiche? Forse ha dimenticato? Forse è stato richiamato all’ordine perché fare qualsiasi progetto con il comune di Bibbiena è il male assoluto?…»

Insomma, si tratta di una vicenda il cui dibattito comprende contenuti contrastanti e contorni davvero poco definiti. Ciò non fa altro che perpetuare l’immobilismo del progetto a causa dell’ostilità tra le diverse posizioni politiche in campo. Probabilmente, se gli amministratori casentinesi e regionali agissero effettivamente per il bene della nostra vallata e della sua popolazione, oggi sarebbe possibile trovare una soluzione efficace, funzionale e risolutiva. Ma, d’altro canto, gli strumenti democratici permettono e permetteranno di poter eleggere i propri rappresentanti in base all’operato e alle proposte di ciascuno…

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