di Marcello Bartolini – Le temperature africane di questa estate consiglierebbero di starsene a casa anziché salire in bici e faticare… Un modo però c’è per non soffrire. Fortunatamente siamo in Casentino e la mattina presto è decisamente freschino, se poi ci aggiungiamo che si può salire rapidamente intorno ai mille metri, ecco che abbiamo una chance di pedalare senza troppo soffrire, per questo il giro che propongo questo mese è bene che sia fatto con partenza al massimo alle 7 di mattina, per essere già in alto quando comincia a fare caldo e, rientrando in discesa, la temperatura non darà troppo fastidio. Nonostante questi accorgimenti la salita è tanta, i chilometri anche quindi mi raccomando acqua a volontà e, magari, anche qualche integratore per evitare che un bel giro si trasformi in una brutta avventura.
Partenza da Soci, Piazza dell’Orologio, ampio parcheggio e nessun problema per chi deve lasciare l’auto. Si va in direzione Passo dei Mandrioli, ma si fa poca strada, alla Mausolea si prende a sinistra sullo sterrato che attraversa le vigne dei monaci e la salita ci porta sino a San Martino a Monte.
Da qui si va verso la strada che porta al Montanino, prendete la salita con calma, non è durissima ma è abbastanza lunga e con il caldo tutto sembrerà più difficile. Arrivati a Montanino si comincia a sentire che l’aria è più fresca, si inizia a sentire l’effetto dell’altitudine e tutto diventerà molto più piacevole. Da Montanino si va verso Camaldoli, poco meno di un chilometro ed imbocchiamo il bivio per l’Eremo sulla sinistra, un centinaio di metri e poi si svolta a sinistra in direzione di Asqua. In questo tratto sterrato e molto ombreggiato si deve stare attenti a non perdere il bivio per il “sentiero dei tedeschi” che si trova a destra, una sbarra indica che non possono passare mezzi a motore, si sale e poi il sentiero diventa molto stretto ma altrettanto pittoresco, costeggiando il fianco della montagna tra gli alberi; arriviamo così sulla strada asfaltata che va verso Lonnano, noi prendiamo la direzione opposta, una breve discesa ci riporta sulla via dell’Eremo, svolta a sinistra e siamo sul piazzale antistante al convento.
Qui ci si può rifocillare e riposare un poco, chi fosse stanco può prendere la “corta” e rientrare a Camaldoli in un battibaleno grazie ad una discesa piuttosto ripida, ma asfaltata. I più allenati e temerari invece proseguiranno verso Prato alla Penna e da qui verso Badia Prataglia, da Prato alla Penna possiamo considerare terminata la fatica, una bella discesa sterrata sino al Capanno e poi asfaltata ci porta in paese da dove, sempre in discesa si arriva a Pian del Ponte, qui si sale un poco sino a Serravalle, andiamo per un paio di chilometri sino al Convento di Camaldoli e da qui si prende il sentiero che porta a Castagnoli, un bel tratto nel bosco che poi ci porta sulla strada asfaltata a Ponte Biforco. Da qui discesa attraversando Partina e rientro a Soci.
Un giro molto bello che, se affrontato nel modo giusto, vi darà delle soddisfazioni sia in termini di paesaggio che di luoghi ameni che si attraversano, ci sono molte possibilità di rifornirsi d’acqua, vi ricordo di bere molto perché con queste temperature la disidratazione è davvero sempre dietro l’angolo.