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domenica, 24 Novembre 2024

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Social media Park

di Fiorenzo Rossetti – Quale sito web consultare per prendere suggerimenti e organizzare un bel soggiorno nel Parco delle Foreste Casentinesi? Ma certo! I canali social associati all’Ente Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna!

Oggi sono le immagini, che coloratissime irrompono nei nostri occhi attraverso lo smartphone, a rappresentare il principale “nutrimento” culturale sociale. Hanno, ormai, preso il posto di giornali, riviste, libri, radio e televisione: è su queste piattaforme che si forma e si orienta il pensiero, lo stile di vita e le scelte personali.

È naturale che anche gli operatori dei Parchi nazionali e non solo, abbiano ben ritenuto opportuno adeguarsi, spesso appositamente dedicando una o più persone a questo particolare strumento di comunicazione esterna (i cosiddetti social media manager). Anche il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi sembra aver abbracciato questa strategia: più volte sono stati diffusi comunicati stampa che sottolineavano gli straordinari risultati raggiunti in termini di like.

Il Parco appare molto generoso nella pubblicazione di post sul proprio canale social: è indubbiamente un merito cercare un punto di contatto costante con il pubblico. Risulta, infatti, a dir poco desolante vedere siti web e profili social di enti abbandonati e privi di aggiornamenti, magari con pubblicazioni vetuste, prive di contenuto o, addirittura, totalmente assenti. Tuttavia, non è sufficiente una grande quantità di post pubblicati con estrema assiduità.

Ogni pubblicazione, proprio come per libri, riviste e comunicati stampa, rispecchia, infatti, gli obiettivi, la mission, l’organizzazione e la modalità gestionale di un ente. Le tante immagini di paesaggi, natura, fauna, borghi e paesi del Parco risultano, spesso, a dir poco attrattive. D’altronde, lo sappiamo: quello del Parco, toscano e romagnolo, è un territorio naturalmente e culturalmente meraviglioso. Certamente queste immagini sanno far breccia nei telefoni e nel cuore di quanti sanno apprezzarle, magari ricordando una bella giornata di relax. Una giusta celebrazione e tributo alla grande bellezza di questa area naturale protetta.

Mi ricorda un po’ il mitico “Intervallo” degli anni ‘70, in onda sulla Rai: una sequenza di fotografie che esprimevano la bellezza unica delle città italiane, con sottofondo di musica classica per orchestra d’archi e arpa solista. Occorre, però, ricordare che gli obiettivi di un Parco sono più vasti rispetto alla mera valorizzazione turistica del territorio.

Una impostazione comunicativa troppo vicina a quella avente scopo di marketing e promo-commercializzazione di prodotti turistici non esaurisce gli obiettivi di un Parco. Iniziative educative, culturali, informazione sulle modalità di fruizione e sul comportamento da tenere (sì, possono anche risultare un deterrente contro atteggiamenti scorretti), elementi di divulgazione scientifica, etnografica e storica sono contenuti che dovrebbero costantemente, sebbene non assiduamente, affiancare la bellezza dei luoghi.

Esempio di gestione virtuosa dei canali social è quella adottata dal capostipite di tutti i Parchi italiani, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: scrollando i vari post non manca nulla… la bellezza affianca la divulgazione, senza risultare mai ridondante.

La comunicazione è un’arma potente, anche per un Parco; centrale per poter cogliere gli obiettivi gestionali e indicativa del lavoro svolto e delle risorse umane ed economiche investite per raggiungerli (e delle modalità…). Per questo occorre curarla con attenzione, secondo un adeguato piano di comunicazione. Occorre avere ben chiare regole, finalità e competenze dei Parchi, nonché una formazione scientifica. Ancora non basta.

Occorre, ancor di più, una profonda conoscenza delle tecniche e delle regole della comunicazione e dell’informazione (anche e soprattutto di quella social, oggi così pervasiva), per poter trasmettere tramite i (social) media contenuti e curiosità, tradurre le esigenze di protezione dell’ambiente, la sua conoscenza, rispetto e tutela e ispirare l’esigenza di uno sviluppo sostenibile e compatibile delle economie locali.

L’ALTRO PARCO Sguardi oltre il crinale di Fiorenzo Rossetti

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