di Melissa Frulloni – La notizia apparsa ieri in Casentino che i pulmini di “Agnese Con Noi” si fermeranno dal mese di Aprile, dopo otto anni di intensa attività, ha spiazzato molti abitanti della nostra vallata. Questa mattina abbiamo raggiunto telefonicamente la presidente dell’associazione, Daniela Ceccarelli, per un ulteriore commento sulla vicenda.
“Siamo sinceramente dispiaciuti della decisione che abbiamo dovuto prendere, ma ci siamo visti costretti a sospendere questo importante servizio per i giovani casentinesi, soprattutto a causa dei genitori dei ragazzi che hanno considerato la nostra opera scontata, ovvia e, ormai indiscussa.” Ci ha spiegato la presidente che ha continuato: “I Pulmini di Agnese si prendono una pausa perché vogliamo smuovere la coscienza di molte famiglie, invitandole ad essere più partecipi e interessate di quello che fanno i loro figli il sabato sera. Abbiamo intenzione di riattivare il servizio, ma solo se vedremo da parte di tutti più voglia di fare e di mettersi in gioco e, soprattutto, maggiore senso di responsabilità. I genitori devono sapere se il loro figlio ha la tessera dell’associazione, ma devono anche rendersi conto che trasportare dei minori in sicurezza in giro per tutto il Casentino può essere possibile solo se si ha rispetto del servizio che viene offerto. Invece, pare che di rispetto per il volontariato ce ne sia davvero poco e questo è molto triste in un territorio come il nostro.”
L’associazione “Agnese Con Noi” al fine di migliorare la qualità del progetto “Trasporto Giovani del Sabato Sera”, aveva sottoposto a ragazzi e famiglie un questionario, consegnato agli studenti delle classi prima, seconda e terza degli istituti superiori del Casentino attraverso il quale poter reperire informazioni, commenti, suggerimenti, ma soprattutto nuove adesioni da parte dei genitori, come volontari, dell’associazione. Su 600 questionari ne sono stati restituiti soltanto 68, tutti positivi e dai toni entusiastici, ma dai quali sono emerse solo tre “candidature”, da parte dei genitori, come volontari.
“Siamo rimasti veramente molto delusi del risultato dei questionari e siamo increduli che nessuno (o pochissimi) genitori abbiano voglia di darsi da fare per i loro figli, per il loro territorio e per la sicurezza di tutti.” Ha commentato Ceccarelli che ha concluso: “Dai Carabinieri ci sono giunte notizie molto positive sui dati degli incidenti del sabato sera che coinvolgono i ciclomotori; sono diminuiti negli ultimi anni. Quindi come associazione ci chiediamo: vale la pena rinunciare a questo servizio che mette in sicurezza il sabato sera dei nostri giovani, per pigrizia o indolenza? A voi la scelta…”
Siamo sicuri di poter rispondere che no, non ne vale davvero la pena. Ci auguriamo che i genitori casentinesi rivedano la loro posizione su questa vicenda e decidano, per il bene dei loro stessi figli, di mettersi in gioco.