di Riccardo Buffetti – Sono passati diversi mesi dall’ultima volta in cui abbiamo trattato il tema “Valle delle Piagge” e oggi, finalmente, ci sono delle importanti novità sul caso. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana si è espresso accogliendo il ricorso contro gli atti emessi per la realizzazione del progetto di Bacino di accumulo di acque nel Podere San Vincenzo, nella Valle delle Piagge. A 150 metri da dove nel 2019 si voleva inserire il podere Vignoli nel piano regionale Cave. Da allora i cittadini si sono costituiti in un comitato e le aziende più rappresentative nel settore agrituristico e agricolo hanno dato forza alle loro azioni. Stiamo parlando di una zona che vede interessati i paesi di Pieve San Giovanni, Meliciano, Cincelli e Castelluccio, in un contesto unico a pochi passi dalla riserva naturale di Ponte a Buriano.
Ricordiamo che il ricorso al TAR è stato presentato da un’azienda locale, ed è dunque a lei riconducibile la grande vittoria ottenuta. Così, a verdetto pubblicato, si è espresso il Comitato nei propri canali ufficiali: “Il Comitato si dichiara molto soddisfatto della sentenza, e del riconoscimento delle ragioni che ha portato avanti in questi anni, gli ostacoli non sono certo mancati e, a più livelli, è stato un lavoro durissimo, ma la ferma convinzione della nostra ragione supportata dalla presenza continua e dalla partecipazione attiva di tantissimi cittadini, ci hanno dato la forza e la spinta per andare sempre avanti nella convinzione di essere soggetti, insieme a tantissime altre realtà, capaci di tutelare questo nostro territorio così aspramente violentato.
Il nostro ringraziamento speciale va oggi anche agli Avvocati Michele Greco e Ilenia Miranda per il grande successo ottenuto al TAR per la Toscana che, con la sentenza n. 433 pubblicata il 31 marzo 2022, ha accertato tra le varie cose l’incompletezza e la genericità del progetto presentato e della relativa documentazione, così come la mancanza di approfondimenti istruttori da parte del Comune di Capolona e dell’Unione dei Comuni del Casentino, approssimazioni che non hanno consentito di accertare se nel caso di specie fosse effettivamente prevista la realizzazione di un bacino a uso irriguo o se fosse piuttosto riconoscibile una mera attività di escavazione, non ammessa nella valle delle Piagge, come da pronuncia della Regione nel Piano Regionale Cave.
Tutti i soggetti che saranno chiamati a valutare, anche in sede penale, le responsabilità dei soggetti a vario titolo coinvolti in questa vicenda, da oggi dovranno prendere atto che i vizi del progetto e l’illegittimità degli atti che hanno autorizzato i lavori non è più soltanto un’ipotesi, ma è stata accertata anche dal giudice amministrativo”.
Dalla lettura del commento del Comitato si apprende che adesso il Comune di Capolona, insieme all’Unione dei Comuni del Casentino e all’impresa proponente, sarà chiamato a pagare 12.333,87 Euro “… per avere autorizzato un progetto malfatto, non voluto dai cittadini, definito dai tribunali lacunoso e approssimativo…”.
Il Comitato sottolinea anche che l’Amministrazione avrebbe dovuto usare maggiore cautela considerato che nei confronti del progetto si erano espressi molti soggetti esplicitando non poche riserve.
La riflessione su quanto avvenuto porta il Comitato ad augurarsi che in futuro non si ripetano vicende in cui elementi determinanti risultano essere la superficialità e il mancato approfondimento in fase istruttoria delle proposte e dei progetti, così da evitare che quanto presentato possa andare ad incidere negativamente sui cittadini e sul territorio in cui risiedono.
Oltre all’importante notizia relativa alla pubblicazione di questa sentenza è doveroso fare un breve riferimento anche ad un’altra iniziativa che riguarda sempre il territorio delle Piagge.
Si tratta della pubblicazione del Dott. Giovanni Nocentini “Una Vasta Necropoli nella Valle delle Piagge” che presenta i primi risultati di una ricerca iniziata nel 2019 dall’autore insieme a Maria Luisa Lapini, Presidente del Comitato. Secondo questa ricerca sarebbero state rinvenute delle tracce di luoghi e tesori nascosti nella valle e non ancora emersi completamente.
Seguiremo anche in questo caso le eventuali novità che dovessero emergere su questa vicenda.