Si è appena concluso il tour italiano degli studenti australiani del St. Andrew’s College di Cairns condotti dal loro prof. Giuliano Alberti, aretino doc che dal 2008 risiede e insegna nella città del Queensland, dove ha conseguito la cittadinanza australiana.
I 16 studenti dai 16 ai 18 anni, dopo aver visitato le più iconiche città del turismo in Italia, Venezia, Verona, Roma dove hanno ottenuto l’udienza di Papa Francesco e con cui hanno anche potuto per qualche istante colloquiare e ricevere una personale benedizione, hanno poi stabilito per oltre una settimana la propria base ad Arezzo per conoscere e vivere la città e i suoi dintorni e per raggiungere con due pulmini altre imperdibili mete della Toscana e visitare con tour giornalieri Firenze, Pisa, Siena, le crete senesi e la Val d’Orcia, la costa maremmana.
Ricevuti al loro arrivo presso il Palazzo Comunale dal vice sindaco Tanti e dagli assessori Scapecchi e Casi, sono stati affidati ad una guida che li ha condotti per la città a conoscere i suoi monumenti, hanno potuto visitare gli affreschi di Piero della Francesca avvalendosi di una particolare spiegazione di ogni scena del ciclo raffigurato, hanno percorso le strade del centro soffermandosi nei negozi e nei giorni successivi hanno potuto gustare la cucina toscana in vari ristoranti della città e della provincia. In città sono stati offerti loro altri graditissimi incontri. Tra questi la visita al Quartiere di Porta S. Andrea, scelto fra tutti per l’omonimia con la loro scuola in Australia e per la quale intitolazione nutrono particolare orgoglio. Il rettore Gianni Sarrini ha organizzato per loro una visita alle sale della sede facendo loro prendere visione e anche sperimentare i costumi e le armature del corteo ed ha inoltre organizzato un graditissimo incontro scambio con i giovani coetanei del quartiere, che si è concluso con uno scambio di oggetti ricordo. Un altro indimenticabile incontro si è svolto presso il CAS di Villa Severi, preparato e condotto in modo entusiastico dalla presidente Marusca Mazzetti e preceduto da contatti avuti per mesi per studiarne la migliore organizzazione. A Villa Severi i ragazzi hanno potuto vedere e sperimentare di persona come si prepara la mitica pizza italiana, indissolubilmente legata al nome dell’Italia anche in Australia. La giornata si è conclusa in un’atmosfera familiare con una grande tavolata offerta dal Centro insieme ai solerti collaboratori del CAS, alle cuoche e i fornai pizzaioli.
In provincia il gruppo ha raggiunto Poppi per fare conoscenza con gli studenti dell’Istituto Comprensivo e con le loro famiglie. Da tempo attraverso i professori delle rispettive scuole i due gruppi di studenti hanno messo in atto iniziative di scambi didattici via web durante l’anno scolastico. La Prof. Vanna Lanini che in modo appassionato ha accettato di curare questi contatti dalla scuola di Poppi ha gestito l’incontro ottenendo un immediato e spontaneo clima di sintonia e complicità tra i due gruppi di ragazzi che hanno scambiato le loro esperienze in allegria durante tutta la giornata e continueranno a farlo anche a distanza. La giornata è proseguita con un’escursione nel pomeriggio alla sommità del Pratomagno per rendere omaggio al sito dove è collocato il monumento a ricordo della tragica fine del trasvolatore Herbert Hinkler, celebrato nella giovane nazione australiana come uno dei suoi maggiori eroi. I ragazzi hanno raggiunto il masso nero posto nel cippo ricordo, trasportato direttamente da Bundaberg nel Queensland , città natale dell’eroe aviatore, artefice di tante imprese e che durante la trasvolata dall’Australia all’inghilterra si schiantò in questo monte nel 1933. Infine una visita alla Pieve di Romena e una corsa sui prati di lavanda prima di salutarsi.
Da incorniciare è stata inoltre la visita organizzata dall’Unoaerre presso l’azienda. Dalla cortesissima accoglienza del gruppo, alla visita al museo dell’arte orafa, anticipata da un interessante escursus storico, artistico e tecnico sulla lavorazione dei metalli e sul gioiello dall’antichità ad oggi, sulla posizione della città di Arezzo nell’attuale comparto orafo mondiale elencandone tutti i relativi dati e infine alla presentazione dei gioielli di ciascuna vetrina, divise per stili ed epoche, effettuata con grande capacità di captare l’interesse dei partecipanti dal dott. Giuliano Centrodi. A seguire l’apprezzatissima visita all’interno della fabbrica che ha destato la meraviglia dei ragazzi, supportata dalla spiegazione dei macchinari e attrezzature nelle varie fasi di lavorazione e a conclusione la gentilissima consulenza offerta all’interno dello showroom dove ciascuno degli studenti ha voluto scegliere e acquistare con soddisfazione oggetti della nostra oreficeria da riportare in patria.
Non poteva mancare l’ultimo giorno una foto ricordo con lo sfondo del Ponte Buriano per immortalare l’emozione di trovarsi a contatto con l’opera che si presume essere quella che appare nel dipinto più famoso di tutti i tempi e in tutto il mondo. Con tutte queste esperienze ancora nei loro occhi i ragazzi hanno infine salutato la città per affrontare il lungo viaggio di ritorno in patria, col rammarico di non essersi potuti trattenere ancora quanto avrebbero desiderato e grati per l’accoglienza e l’amicizia ricevuta da tutti durante i giorni trascorsi nella nostra terra.