di Melissa Frulloni – È successo altre volte che la nostra copertina recuperasse vecchi concetti espressi anni addietro sulle pagine di questo giornale. Qualcuno ci potrebbe accusare di essere monotoni o di parlare sempre delle stesse cose, ma per come la vediamo noi, riproporre ai nostri lettori tematiche relative al Casentino trattate magari anni prima, è un esercizio di stile che ci consente di mostrarvi come (purtroppo!) i problemi della nostra vallata siano sempre gli stessi, ritornino in una specie di terrificante loop, senza che nessuno (sindaci, enti, Regione, Ceccarelli di turno, ecc…) sia in grado di risolverli.
Lo abbiamo fatto qualche numero fa, riproponendovi un vecchissimo editoriale (correva l’anno 1993!) relativo alla nostra “mitica” SR71; in quelle parole si evidenziavano gli stessi, identici disagi che, a distanza di 30 anni, può registrare oggi un qualsiasi automobilista che la percorra.
Questo mese ci avviciniamo un po’ nella linea temporale e recuperiamo una copertina del 2008 (era il numero 173 di Aprile di CASENTINO2000). Un’enorme sveglia a tutta pagina era accompagnata dalla scritta “Sveglia!!!” appunto, che più che un invito, era una sorta di grido di battaglia o di disperato aiuto, rivolto ovviamente ai sindaci del Casentino che con le loro facce, occupavano i numeri dell’orologio. Abbiamo voluto riproporvela molto simile ad allora, ovviamente adattandola ai personaggi che adesso affollano la scena politica casentinese, perché alla luce di tutto quello che sta succedendo nel nostro Ospedale e, più in generale, alla sanità di vallata, ci sembrava che ricalcasse perfettamente la situazione attuale.
Immancabile quindi anche nel 2023 la scritta “Sveglia!!!”, sempre rivolta ai Nostri: qualcuno può prendersi la briga di fare qualcosa? Qualcuno può tirare fuori voce e attributi e fare da scudo a quel poco che è rimasto della sanità di vallata? Qualcuno può dire, sì ok, abbiamo sbagliato (e dormito!) e adesso il Casentino è diventato un luogo buono solo per godersi la pensione o fare una gita fuori porta?
Ma non è il caso di mettere da parte i post social in cui si annuncia l’ennesima inaugurazione della nuova fioriera e del marciapiede rifatto, per pretendere (pretendere!) per tutti noi casentinesi i servizi essenziali (essenziali!) di cui abbiamo bisogno nel nostro territorio?
Forse molti di voi non ci avranno fatto caso, ma trattasi della copertina di luglio, mese in cui in Casentino decolla la stagione estiva e con lei le tantissime sagre e feste di paese che colorano la nostra vallata. Gli anni passati eravamo soliti dedicare a questo mese una copertina molto easy, tranquilla, spensierata, come il periodo richiede.
Era quasi sempre la stessa immagine del nostro libretto degli eventi in Casentino che trovate, oltre che nei bar, locali e attività commerciali del territorio, anche come inserto gratuito, proprio in questo numero del giornale. Luglio è sempre stato un omaggio a tutto questo; eventi, sagre, l’arrivo del libretto appunto, caldo e spensieratezza… Ma quest’anno non potevamo far finta di nulla e bypassare completamente i problemi della sanità casentinese in favore di un piatto di tortelli.
Le sagre e le feste nei nostri paesi sono fondamentali per mantenere vive le tradizioni casentinesi (culinarie e non solo), ma finita l’estate, saranno un ricordo e torneremo a parlarne il prossimo anno… Invece visite specialistiche assenti, il pronto soccorso praticamente inesistente, pediatra mancante, automedica senza medico, mancanza di ambulanze, strumentazioni rotte (ci riferiamo all’ecografo di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Bibbiena che per un mese ha costretto le donne casentinesi a recarsi ad Arezzo per una semplice ecografia…), sempre più servizi dirottati verso il San Donato, ecc. Sono tutti problemi che con l’estate non passeranno, disagi che purtroppo non saranno risolti, anzi probabilmente aumenteranno visto che anche Arezzo, data la mole di utenti che vi si recano dalle vallate, forse, ben presto, non riuscirà più a soddisfare le richieste di tutti.
E chissà, forse è questo il nostro destino di casentinesi che, anno dopo anno, visita medica dopo visita medica, viaggio ad Arezzo dopo viaggio ad Arezzo, disagio dopo disagio, continueremo a sentirci così… figli di un Dio minore!
Con questo editoriale vi saluto per qualche mese; niente di grave, anzi! Dovrò fare solo la mamma per un po’ e lascerò la penna (anzi la tastiera) alla Redazione che durante la mia assenza vi stimolerà con nuovi editoriali e copertine… Ci ritroveremo molto presto e, purtroppo, credo che quando tornerò, saremo ancora qui a parlare degli stessi disagi, degli stessi problemi…