8.7 C
Casentino
venerdì, 18 Aprile 2025

I più letti

Tartufi in Casentino, che passione!

di Anselmo Fantoni – Quando ero ragazzo io di tartufo si sentiva parlare in tv, c’era quello da prezzi stellari di Alba, poi iniziò a fare capolino il pregiato di Norcia, ci fu poi quello di San Miniato e oggi il pregiato fungo ipogeo sembra esserci un po’ dappertutto. Come sempre ci sono stati dei pionieri che hanno cavalcato la ricerca strappando anche prezzi importanti e tirando su dei bei soldini, oggi il panorama è cambiato moltissimo. Ne abbiamo parlato con B.S., si solo le iniziali, perché se cacciatori e pescatori di solito accrescono la grandezza delle prede; i fungaioli mentono sulle zone e i periodi; ebbene i tartufai sono personaggi ancora più restii a palesarsi e a parlare dell’argomento.

Un alone di magia, di riservatezza avvolge questa passione, per nessuno è un vero e proprio lavoro e gli introiti dalla raccolta sembra stiano scendendo sempre più, perché la ricerca del tartufo non è cosa semplice, innanzi tutto si parte dallo strumento principale, il cane. La razza di riferimento è il Lagotto romagnolo, ma quasi tutti i cani da caccia con ottimo fiuto sono adatti allo scopo soprattutto jack russel, bracco, spinone e pointer, per allenarli all’ardua ricerca basta abituarli fin da piccoli facendoglieli mangiare e abituarli a trovarli, prima allenandoli sotterrando pezzetti di tartufo, poi portandoli in zone ricche di questi simpatici frutti del bosco. La preparazione è lunga e laboriosa, trovare o formare un bravo cane richiede tempo e competenza, a volte si ricorre all’acquisto di esemplari già preparati e allora va messo mano al portafoglio in maniera consistente.

Tra il cane e l’uomo si instaura una vera simbiosi, ma come spesso accade per la caccia, è proprio il cane il vero cercatore, ovviamente zona e piante da visitare sono scelte dall’uomo che scruta il territorio alla ricerca di segnali indicativi, il tipo di piante, tigli, noccioli, pioppi, salici e querce tra le più gettonate, ricercando le tipiche “bruciature”, zone intorno alle piante tartufigene in cui la vegetazione appare secca o mancante. Il tartufo infatti vive in simbiosi con le radici delle piante e da questa convivenza nascono fruttuosi scambi, come spesso i vegetali ci hanno insegnato, contribuendo a creare un ecosistema che migliora la vita delle due specie e modifica anche il terreno circostante. Per cercare i tartufi si deve avere un patentino perché sbagliare alcune manovre rischia di danneggiare la tartufaia e anche le radici delle piante.

Quando il tartufo raggiunge la maturità, visto che si trova tra i venti e i quaranta centimetri interrato, per essere estratto e rilasciare le spore nel terreno emette la tipica fragranza così che cinghiali, istrici e altri animali selvaggi scavino fino a trovarlo per cibarsene, il resto lo fa la natura. Il cercatore deve invece, una volta raccolto, ripristinare il terreno, ricoprire la buca, ma questa azione laboriosa viene a volte portata all’eccesso, perché mimetizzare il terreno non da indicazioni agli altri cercatori, anche se sono i cani i veri attori e il tartufo viene estratto solo se a piena maturazione.

Di tartufi ce ne sono tutto l’anno, un po’ come i funghi, in tardo autunno e primo inverno c’è il bianco, poi c’è il nero invernale pregiato e poi c’è lo scorzone o estivo. Tra il bianco e lo scorzone il divario di prezzo è dieci a uno e anche la qualità è veramente molto diversa. In Casentino il bianco è raro, lungo i fossi e fiumi infatti sempre meno si trovano pioppi e salici sostituiti nel tempo dalle infestanti acacie.

Nel tempo alcuni Casentinesi hanno impiantato boschi con piante micorizzate così da iniziare una sorta di coltivazione ma come sempre alterare e intensificare produzioni agricole ha i suoi pro e i suoi contro. Alcuni insetti che si nutrono dei tartufi e che ne facilitano la dispersione delle spore, trovando più quantità di tartufi disponibili si sono nel tempo riprodotti in grande quantità e non avendo antagonisti si sono espansi tantissimo. Ovviamente il trattamento insetticida non può essere usato perché il tartufo è molto sensibile all’inquinamento del terreno e si riproduce soltanto in zone incontaminate.

Nonostante il crescente numero di cercatori, in Casentino, ma non solo, pare che la produzione sia in diminuzione, questo può essere legato a vari fattori, predazione da parte di animali selvaggi, aumento dei parassiti, modifica ampelografia dei boschi, variazioni climatiche. Anche il prezzo sembra stia scendendo grazie all’aumento sul mercato di prodotti stranieri a basso costo, guarda caso anche qui il maggior responsabile risulta la Cina. Se quindi decideste di intraprendere questa passione armatevi di tanta pazienza e preparatevi ad un impegno lungo e costante, ma poi alla fine potrete godere di una dei frutti più buoni dei nostri boschi.

Ultimi articoli

Panoramica privacy

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito internet www.casentino2000.it in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Si tratta di un’informativa per il trattamento dei dati personali che è resa anche ai sensi dell’art. 13 Decreto legislativo 196/03 (di seguito Codice privacy) ed in ottemperanza con il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation).

L’informativa non è valida per altri siti web eventualmente consultabili attraverso i nostri links, di cui Fruska s.r.l. non è in alcun modo responsabile.

Il Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento dei dati personali, relativi a persone identificate o identificabili trattati a seguito della consultazione del nostro sito, è

Fruska s.r.l.

nella persona di Roberto Frulloni
presso la sede legale di via Rignano 11,
Bibbiena, 52011 (Arezzo).
P.IVA 02020850513
Indirizzo email: fruska@fruska.it

Luogo e finalità di trattamento dei dati

I trattamenti connessi ai servizi del Sito Web sito hanno luogo presso la predetta sede della società Fruska s.r.l. e sono curati solo da personale incaricato del trattamento, oppure da eventuali incaricati di occasionali operazioni di manutenzione.
Nessun dato derivante dal servizio web viene comunicato o diffuso a terzi.
I dati personali forniti dagli utenti visitatori che inoltrano richieste di invio di materiale informativo (richieste di informazioni, risposte a quesiti, ecc.) o altre comunicazioni (ordini) sono utilizzati al solo fine di eseguire il servizio o la prestazione richiesta.

Tipi di dati trattati

Dati di navigazione
I sistemi informatici e le procedure software preposte al funzionamento del Sito Web acquisiscono, nel corso del loro normale esercizio, alcuni dati personali la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet.
Si tratta di informazioni che non sono raccolte per essere associate a interessati identificati, ma che per loro stessa natura potrebbero, attraverso elaborazioni ed associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare i computer che si connettono al sito.
In questa categoria di dati rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al Sito Web, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente.
Questi dati potrebbero essere utilizzati al solo fine di ricavare informazioni statistiche anonime sull’uso del Sito Web e per controllarne il corretto funzionamento. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito.

Dati forniti volontariamente dagli utenti visitatori
L’invio facoltativo, esplicito e volontario di dati personali per accedere a determinati servizi, ovvero per effettuare richieste di informazioni agli indirizzi indicati sul Sito Web comporta la successiva acquisizione dei dati personali inseriti nella richiesta del mittente, necessari per rispondere alle stesse.
Specifiche informative di sintesi verranno progressivamente riportate o visualizzate nelle pagine del sito predisposte per particolari servizi a richiesta.