di Melissa Frulloni – Sono trascorsi alcuni anni dalla prima volta che abbiamo varcato i cancelli di Tera Automation, ma nonostante nel tempo abbiamo imparato a conoscere questa importante realtà del territorio, ogni volta che rientriamo in azienda scopriamo qualcosa di più, qualcosa di ancora più interessante. Sì perché Tera è in continua crescita e in forte espansione, alla costante ricerca di nuovi mercati e future tecnologie.
La specializzazione in automazione, robotica, razionalizzazione del ciclo produttivo è solo la punta dell’iceberg di un’azienda che è astro emergente del settore, sia in Italia che nel mondo. Forte anche della partnership con Italimpianti Orafi Spa, storica azienda aretina che opera nella progettazione e realizzazione di macchine per la lavorazione dei metalli preziosi; e Maximeccanica Srl, fondata nel 2019.
“Tera automation è in forte crescita, una crescita basata su innovazione e tecnologia.” Ci ha spiegato Luca Fiorini, CEO dell’azienda. “Stiamo partecipando ad un bando che finanzierà l’utilizzo in azienda dell’Intelligenza Artificiale. Inoltre, abbiamo acquistato uno scanner 3d e un software di reverse engineer, strumenti che ci permettono di avere un vero e proprio reparto di prototipazione rapida. Il prossimo passo sarà l’acquisto di una stampante 3d che realizzi oggetti in metallo. Come puoi capire si tratta di un ambiente dinamico, in continua evoluzione e sempre più proiettato verso il futuro e le nuove tecnologie.”
Un processo di crescita quello di Tera che passa anche ed indissolubilmente dalle professionalità di chi lavora in azienda, da chi contribuisce a rendere le macchine e i prodotti realizzati di grande livello e qualità.
“Chi lavora in Tera può “vivere” i nostri prodotti; da quando sono solamente idee sullo schermo del pc, a quando le macchine entrano in funzione, avendo anche la possibilità di contribuire al loro perfezionamento. Sì perché, che si tratti di un montatore, di un ingegnere o di un programmatore, chi lavora in Tera ha la possibilità di dire la sua, di costruire un dialogo volto al miglioramento delle macchine, sia per soddisfare i nostri clienti, sia per dare vita a prodotti sempre più efficienti e performanti.” Ha continuato Fiorini.
Tera Automation è un ambiente dinamico, in cui il lavoro non è mai uguale a se stesso; novità, innovazione e la possibilità di lavorare con le più evolute tecnologie industriali, fanno di questa azienda casentinese un ambiente davvero interessante in cui crescere professionalmente.
Tera ha acquistato anche un nuovo macchinario, unico nel suo genere in tutta la provincia di Arezzo, si tratta di un pantografo a controllo numerico sviluppato per realizzare pezzi in carbonio. Permette di creare forme affusolate, lavorazioni particolari, anche di grandi dimensioni. Se avete tanta passione, interesse per la tecnologia e la meccanica questo è il posto che fa al caso vostro. Tera sta assumendo e cerca molte figure per ampliare l’organico aziendale.
“Non sono necessarie particolari competenze, basta una minima esperienza lavorativa; ciò che conta è la caparbietà, la passione per questo lavoro e l’interesse per la progettazione, la costruzione delle macchine. Serve convinzione e determinazione. Inoltre, l’azienda offre la possibilità di acquisire conoscenze tecniche e abilità tecnologiche, con una formazione fatta sul campo, su macchine di grande qualità. In particolare le figure che ricerchiamo sono: tecnici cablatori, collaudatori, un progettista meccanico e un venditore estero. Tutte le figure devono essere disponibili all’ascolto, al dialogo costruttivo, propositive e proattive.” Ha continuato Fiorini.
Molte aziende casentinesi (e non solo) sono in difficoltà perché non riescono a trovare figure tecniche, periti, ma anche operai specializzati. Secondo lei perché? «Credo che negli ultimi anni, sia la scuola che le famiglie, abbiano assecondato la tendenza secondo la quale un lavoro dignitoso è un lavoro in cui “si indossa la camicia”, quindi d’ufficio, in cui non ci si sporcano le mani… L’economia però è andata in un’altra direzione. Io e i miei coetanei, quando eravamo ragazzi, andavamo ogni estate a lavorare come operai in qualche azienda del Casentino. Davamo importanza alla manualità, alla pratica e vedevamo con i nostri occhi che cosa voleva dire lavorare in una fabbrica, far parte di una realtà produttiva. I bambini e i ragazzi di oggi, invece sono bloccati, tenuti come in una bolla. Prima dai genitori che per paura che si facciano male li proteggono dai pericoli, impedendogli di toccare, sperimentare, sviluppare ingegno e fantasia; poi dalla scuola. I laboratori sono luoghi in cui è più facile che gli studenti si facciano male, devono fare, provare, maneggiare strumenti e così si lascia in secondo piano la parte pratica dell’insegnamento, inserendo nel mondo del lavoro giovani che non hanno la minima idea di come funzioni un’azienda.
Per superare il problema del “job mismatch”, ossia il gap oggi molto profondo, tra le competenze richieste dalle aziende e quelle effettivamente in possesso da parte dei lavoratori e dei candidati, con la Federazione Meccanica di Confartigianato Imprese Arezzo, di cui sono Presidente, in collaborazione con l’Itis Galileo Galilei di Arezzo, stiamo per dare vita ad un “ITS Meccanica”, un percorso altamente qualificato che mira a trasferire competenze agli studenti, al fine di promuovere l’occupazione nel mondo del lavoro, ma soprattutto consentendo l’inserimento dei ragazzi nei settori chiave dell’economia.
Un’opportunità per gli studenti aretini, ma anche per i giovani del Casentino, che avranno l’opportunità di ascoltare la viva voce di imprenditori di importanti aziende del territorio, a cui saranno affidate il 50% delle docenze.»
Il messaggio di Fiorini e di altri imprenditori è chiaro, serve far fronte ad un fabbisogno aziendale di figure tecniche specializzate che è sempre maggiore ma che purtroppo non trova risposte concrete nel mondo della scuola. È necessario puntare sulla formazione tecnica post diploma, permettendo ai giovani, dopo l’esame di maturità, di accedere a percorsi di studio e tirocinio in grado di fornire conoscenze e competenze cruciali.
Intraprendenza, passione, voglia di mettersi in gioco, proposte, idee… Restano comunque le caratteristiche principali per farsi notare ed entrare da subito a far parte di un team e di un’azienda all’avanguardia e già proiettata nel futuro.