Nello scorso numero di CASENTINO2000 una pagina era dedicata ad una carrellata fotografica sul casentino. No, niente pievi e castelli, e neppure piazze o chiese storiche… in evidenza avevamo voluto mettere parte dei supermercati realizzati, o di probabile realizzazione, in questi ultimi anni nella vallata. Avete letto su questo sito il punto di vista dei commercianti del centro storico di Bibbiena sulla situazione che sta vivendo quella parte importante del nostro territorio, e, probabilmente, non è così sbagliato azzardare l’ipotesi che se lì ci sono delle difficoltà queste sono anche in parte imputabili alle scelte fatte che hanno portato ad una proliferazione di punti vendita che oggettivamente appaiono sovradimensionati per la realtà della vallata.
Sempre in questo giornale, nelle pagine della rubrica Commerce2000, spesso viene affrontato questo tema ed evidenziata l’anomalia di scelte che snaturano il territorio, penalizzano un tessuto economico e commerciale diffuso e radicato nelle realtà dei paesi e delle frazioni, creano oggettivi problemi a chi, con fatica e sacrifici, cerca di mantenere aperte attività, molte volte presenti e conosciute da molto tempo, che sono esse stesse parte della storia e della tradizione del territorio casentinese.
Le stesse considerazione avete potuto trovare anche in altri articoli in cui ci è gia capitato forse di dire che se a Palazzetto fosse stato realizzato il nuovo ospedale, invece di un centro commerciale, magari sarebbe stata una scelta più opportuna.
Per una curiosa coincidenza è proprio da lì, potendo guardare dall’alto, che si potrebbero osservare, a non molta distanza, gran parte dei vari edifici di nuova costruzione o di recente ristrutturazione o ampliamento che sono presenti e adibiti alla vendita.
Abbiamo provato a seguire in estrema sintesi il percorso che è stato fatto per realizzare uno di questi nuovi supermercati, la Eurospin che si trova a Bibbiena.
Dobbiamo tornare indietro al 2010 per trovare due importanti provvedimenti in merito a questa realizzazione. Il primo è l’adozione di una variante urbanistica, con delibera del Consiglio Comunale 47/2010 del 23 giugno 2010, la seconda è l’approvazione della delibera del Consiglio Comunale 62/2010 “Variante al regolamento urbanistico di riequilibrio adeguamento normativo e riordino piccole porzioni territoriali – approvazione definitiva” del 27 settembre 2010. In merito all’area dove poi è stato realizzata il punto vendita la variante approvata prevede la trasformazione da area D7, destinata ad attrezzature tecnologiche e impianti, ad area D3, destinazione commerciale fino a medie strutture di vendita. La modifica è stata apportata su richiesta della proprietà Piccini Paolo spa.
Ci spostiamo poi con un salto di alcuni anni al 24 settembre 2014, quando viene approvata dalla Giunta Comunale la delibera 198/2014 “Approvazione progetto di sistemazione urbanistica in loc. Casamicciola a Bibbiena, in attuazione della norma speciale “N9D”, in area destinata a zona D3, ai sensi dell’art. 24.8.2 della Norme Tecniche di attuazione del vigente Regolamento Urbanistico”. In questo testo si delibera di approvare il progetto di sistemazione urbanistica presentato dalla proprietà e protocollato in data 26 luglio 2014, considerato tra l’altro “che nella fattispecie ricorrono motivi d’urgenza, stante la necessità di dare attuazione alla previsione urbanistica, anche al fine eliminare il degrado funzionale dell’area” e “che sulla base di tali motivazioni il presente atto può essere dichiarato immediatamente eseguibile…”.
Solo due mesi dopo, il 28 novembre 2014, il Consiglio Comunale approva la delibera 63/2014 “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari (art. 58 comma 1 legge 133/2008). Aggiornamento”. In questo testo si prevedono delle variazioni al piano delle alienazioni di fabbricati e terreni dal parte del Comune, tra cui:
“1. Pertinenza stradale in loc. Casamicciola a Bibbiena: l’area è destinata nel R.U. a “corridoio infrastrutturale SRT71 – viabilità pubblica” e censita al Catasto Terreni per foglio 79 p.lla 396 relitto stradale, con superficie pari a 612 mq. Compresa tra la ex SP 64 di Ortignano Raggiolo e l’area ex stazione di carburante Piccini è funzionale al progetto di sistemazione urbanistica della adiacente zona D3, approvato con del. G.C. n.198 del 24/09/2014… il valore di mercato del relitto stradale posto in “Zona 4 – Bibbiena esterna al centro lato ovest” viene stimato in 28,00 €/mq per un prezzo di € 17.136,00 (euro diciassettemilacentotrentasei/00). Il terreno confina con la p.lle 247 medesimo foglio e con strada pubblica. Alla luce della richiesta di acquisto pervenuta in data 21/10/2014 (prot. n. 20737) si procede a trattativa privata diretta senza gara ufficiosa, in quanto si ravvisa la casistica indicata all’art. 5 comma 2 lettera c) terzo capoverso del regolamento per l’alienazione dei beni immobili comunali, approvato con deliberazione C.C. n. 26 del 30/03/2007 e modificato con deliberazione C.C. n. 39 del 05/07/2013”.
Nello specifico il riferimento al regolamento per l’alienazione dei beni immobili comunali si riferisce alla norma contenuta nella Delibera del Consiglio Comunale 39/2013 in cui, all’art. 5 comma 2 lettera c, si identificano le diverse forme di gara che si possono utilizzare. In questo caso si è individuato l’ultima opzione prevista alla lettera c:
“c) Trattativa privata per i seguenti casi:
– Asta pubblica o Licitazione deserta, purché il prezzo e le condizioni dell’asta non siano variate se non a tutto vantaggio del Comune;
– Motivi di urgenza;
– Qualora, trattandosi di fondi interclusi o, comunque, immobili per i quali è dimostrabile che non vi sarebbero pluralità di offerte, sempre che il prezzo non sia inferiore a quello di mercato”.
L’anno successivo nella Delibera 33/2015 “Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari (art. 58 comma 1 legge 133/2008). Aggiornamento”, del 19 giugno 2015, si procede ad una nuova variazione con la quale, tra l’altro, si aggiunge alla precedente pertinenza stradale anche la seguente:
“3. Pertinenza stradale ex SP 64 Dir: individuata in Allegato B (vedi foto sotto), interclusa, già in disuso, non più adibita all’uso pubblico ed adiacente all’area già iscritta alla lettera “L”, la cui alienazione è stata già disposta con Del. C.C. n°63 del 28/11/2014; identificata al Catasto Terreni per foglio 79 p.lla 248 (parte), con superficie pari a 411 mq circa. Si conferma il valore di mercato stimato per la pertinenza stradale adiacente già assegnata, ovvero 28,00 €/mq, per un prezzo complessivo di €. 11.508,00 (euro undicimilacinquecentootto/00)… L’intera area è destinata nel R.U. a “corridoio infrastrutturale SRT71 – viabilità pubblica”. Compresa tra la ex SP 64 DIR “di Ortignano” e l’area ex stazione di carburante Piccini, è funzionale al progetto di sistemazione urbanistica della adiacente zona D3, approvato con del. G.C. n.198 del 24/09/2014… Alla luce della richiesta di acquisto pervenuta in data 9/06/2015 (prot. n° 12743), si procede a trattativa privata diretta senza gara ufficiosa, in quanto si ravvisa la casistica indicata all’art. 5 comma 2 lettera c) terzo capoverso del regolamento per l’alienazione dei beni immobili comunali, approvato con deliberazione C.C. n. 26 del 30/03/2007 e modificato con deliberazione C.C. n. 39 del 05/07/2013”.
Quindi anche per l’alienazione di questa seconda pertinenza stradale si è fatto riferimento all’ipotesi che si trattasse di un fondo intercluso od area in cui è dimostrabile che non vi sarebbero state una pluralità di offerte, per questo si è proceduto a trattativa privata diretta senza gara. Sempre nel 2015 sono partiti i lavori di realizzazione della struttura di vendita in cui, come è noto, l’impresa edile di Daniele Bernardini ha ricoperto il ruolo di impresa esecutrice principale.
La sintesi proposta crediamo non esaurisca il lavoro amministrativo che è stato richiesto per arrivare a questa realizzazione, un grande sforzo per qualcosa che poi possiamo considerare veramente utile? Oppure no?
(tratto da CASENTINO2000 | n. 300 | Novembre 2018)