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domenica, 24 Novembre 2024

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Torna T-Talent by Tera!

di Melissa Frulloni – Ve ne avevamo parlato anche lo scorso anno perché già alla sua prima edizione, la borsa di studio per merito messa a disposizione da Tera Automation Srl, era stata un’iniziativa di grande successo. Rivolta ai ragazzi e alle ragazze casentinesi, T-Talent è senza dubbio un esempio virtuoso di come alcune aziende del nostro territorio siano impegnate a favorire la crescita dei giovani, creando proprio qui in Casentino le giuste opportunità lavorative.

Tera Automation la conosciamo molto bene; società leader nel fornire soluzioni automatizzate per la lavorazione dei metalli preziosi, si trova a Porrena, ma l’azienda ha senza dubbio un respiro internazionale, che ha saputo portare il Casentino fuori dai confini di vallata.

La borsa di studio T-Talent darà diritto alla vincitrice o al vincitore, di percepire una quota monetaria che varia in relazione al futuro percorso universitario che deciderà di intraprendere. Le selezioni avverranno dopo appositi colloqui fissati da Tera Automation e sarà proprio l’azienda, in base a criteri di valutazione tecnica, a scegliere i candidati, così come, sarà la stessa azienda a decretare i vincitori della borsa di studio.

Possono partecipare alle selezioni le studentesse e gli studenti che avranno conseguito, nell’anno accademico 2023/2024, il diploma di maturità con voto uguale o superiore a 95/100 e che siano iscritti o si iscriveranno a corsi di laurea quali: Ingegneria aerospaziale, chimica, civile, dell’automazione, elettrica, elettronica, informatica, meccanica, meccatronica; oppure Fisica; Matematica; Informatica; Chimica. Altro requisito essenziale è che i ragazzi e le ragazze siano residenti in Casentino. Accedere alle selezioni è semplicissimo; occorre inviare l’apposita domanda all’indirizzo: l.delmonte@tera-automation.com, entro e non oltre il prossimo 15 settembre 2024.

La vincitrice o il vincitore avrà diritto ad una quota monetaria da erogarsi entro un mese dal termine della scelta. Inoltre, se almeno l’80% degli esami previsti per ogni anno accademico sarà superato con una media ponderata di 25/30, si prevede anche una quota monetaria al termine di ogni anno accademico, per un massimo di cinque anni. Il vincitore o la vincitrice si impegneranno anche ad andare in visita in azienda e dovranno aggiornare i loro responsabili del percorso didattico in essere. Le visite in azienda avranno il fine di favorire un confronto sul loro percorso di studi, su come stanno vivendo l’università, a quali progetti stanno lavorando e quali obiettivi hanno per il loro futuro.

Toccare con mano una realtà come quella di Tera Automation permetterà a questi giovani studenti di calarsi nel mondo reale, quello del lavoro e dei cicli produttivi, che sempre più spesso risulta lontano dal circuito accademico. Qualora lo desiderino, gli studenti potranno fare richiesta a Tera per attivare uno stage professionale.

Il vincitore dello scorso anno, Marco Sacconi, ci ha raccontato che questa è stata per lui un’esperienza veramente formativa. Oltre al premio in denaro, ha reputato molto interessante recarsi in azienda e conoscere direttamente la realtà produttiva. “Senza dubbio Tera ha contribuito a portare avanti il mio percorso di studi, grazie a T-Talent, ma la cosa davvero importante per me è stata poter andare in azienda e vedere da vicino la linea produttiva, entrando realmente in contatto con molti aspetti del mondo del lavoro. Da sottolineare anche la disponibilità di Tera a venire incontro alle mie necessità di studente; grazie a loro sono riuscito a conciliare lo studio con le visite in azienda. Inizialmente avevo paura che potessero portarmi via molto tempo e che ne risentissero i miei esami, invece grazie a Tera sono riuscito ad organizzarmi su tutti i fronti e come detto questa si è rivelata un’esperienza bellissima. Consiglio a chi ha i requisiti di farsi avanti e candidarsi, non solo per la borsa di studio, ma anche per poter toccare con mano un’importante realtà aziendale e per scoprire cosa c’è al di là dei confini accademici.”

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