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lunedì, 30 Dicembre 2024

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Trasporto pubblico locale: con la riapertura di scuole e attività produttive si rischia grosso

Il tema del Trasporto pubblico locale è assolutamente assente dal dibattito pubblico, politico e istituzionale, nella Regione Toscana e nelle nostre comunità locali. Un fatto gravissimo, dato che in questi mesi gli standard di sicurezza, in questo periodo di pandemia, sono stati ampiamente violati, mettendo a rischio la salute e la vita stessa di lavoratori e lavoratrici, studenti e studentesse, cittadine e cittadini toscani.

Con la piena ripresa delle attività scolastiche e lavorative questo problema si ripropone in tutta la sua drammaticità. Ciò dipende da finanziamenti gravemente insufficienti da parte del Governo e della Regione Toscana, lasciando tutto sulle spalle degli enti locali, che non potranno mai farvi fronte. Insufficienti anche i provvedimenti per programmare e ampliare un servizio fondamentale come il Trasporto pubblico locale. E nulla di concreto e adeguato si vede all’orizzonte.

La crisi emergenziale è dovuta sì alla fase di pandemia, ma è anche causata da scelte politiche nel tempo sbagliate.

Per evidenziare tutto questo, Rifondazione Comunista e altre organizzazioni hanno deciso di lanciare una campagna comune, aperta alla condivisione di cittadine e cittadini, con proposte concrete ed urgenti per un trasporto in sicurezza, capillare e fruibile veramente da tutte e tutti. Per questa fase di emergenza pandemica, ma che sia utile per voltare pagina rispetto ad annose scelte sbagliate, soprattutto motivate dalla logica della privatizzazione del Trasporto Pubblico Locale.

E’ anche stata promossa una petizione popolare on line (indirizzo per firmare: https://www.change.org/TrasportoPubblicoSicuroInToscana). Nei vari territori della regione la campagna si articolerà con ulteriori iniziative comuni, sia con attività di comunicazione, sia con azioni concrete.

Il Trasporto Pubblico Locale è un problema che riguarda tutta la popolazione e che deve vedere un cambio radicale rispetto alle scelte sbagliate fatte negli ultimi anni, dove il servizio era già in sofferenza e dove la pandemia ha solo aggravato e evidenziato il problema, a cominciare dalla scelta sbagliata di organizzare una gara unica regionale.

(Fonte: Partito della Rifondazione Comunista – Federazione Provinciale di Arezzo)

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