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sabato, 26 Aprile 2025

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Trivellate uomini… Trivellate!

di Giancarlo Zavagli – Questa è la breve storia del Parco Eolico di Talla, una vicenda con scarsa luce, tante ombre e poca energia… Non sappiamo più come poterci rallegrare guardando il mondo da quaggiù, dal fondo di questo culo di paiolo che è il Casentino. Forse andremo sul Gabrendo, oppure a Poggio Scali, sulla cima dei crinali per godere dello spettacolo efficiente e magnifico del sole che nasce all’orizzonte. Un fenomeno ripetitivo che muove e modifica la vita, la sua energia e la sua efficienza, i suoi orari, la chimica dei suoi colori dà certezza alla vista ed al cuore, il suo salire ci fa capire che è ora di darci da fare, il suo calare ci riporta a casa. Così ogni tanto vado lassù e guardo verso il basso dentro quel televisore di milioni di pollici dove senza sigla o presentatore lui comincia la sua trasmissione quotidiana, lui c’è, è la “Notizia fondamentale”, la riedizione giornaliera di una sempre nuova e vitale bellezza. Perché, dirai tu caro lettore, questo giornalista è così imbarazzato e imbarazzante, dove vuole portarci questa volta? Caro amico o amica voglio dirti che possiamo semplicemente stupirci per la luce che passa gratis attraverso il vetro della finestra, ma anche restare sconcertati, quasi offesi per delle immagini costose che scorrono sul finestrino della macchina che transita per la “strada provinciale della Crocina“, sulle quali non possiamo far calare le tapparelle della sera. Questa è la breve storia del Parco Eolico di Talla, una vicenda con scarsa luce, tante ombre e poca energia.

Tutto iniziò nell’anno 2013 con un comunicato stampa che potete ritrovare seguendo questo link:

http://www.sienambiente.it/news/comunicato-stampa-csai-iniziati-i-lavori-il-parco-eolico-talla/

Iniziati i lavori per il parco eolico di Talla (18.07.2013)

Fonte: Ufficio Stampa CSAI (ndr; Centro Servizi Ambiente Impianti S.p.a. con sede in Via Lungarno, 123 – Terranuova Bracciolini – Arezzo)

Inaugurato ieri il cantiere per le opere civili necessarie all’installazione delle 4 turbine che andranno a costituire il parco eolico in località La Crocina, nel comune di Talla (AR). I lavori sono stati aggiudicati all’Impresa LUCOS Srl di Sansepolcro che ha vinto la relativa gara d’appalto. L’importo dei lavori da contratto ammonta a euro 191.794,78 e la consegna dei lavori è prevista entro il 15 settembre 2013. Nel frattempo sono stati anche sottoscritti i contratti per la fornitura delle turbine che saranno montate a partire dal prossimo 15 settembre. La potenza nominale di ogni singolo impianto è di 200 kW con una capacità produttiva di 400.000 kWh/anno. Complessivamente quindi si ipotizza una cessione nella rete elettrica nazionale da parte del parco eolico di circa 1.600.000 kWh/anno, pari al fabbisogno medio annuale di circa 760 famiglie (utenze domestiche). Gli aereogeneratori, prodotti dalla francese VERGNET, sono alti 30 metri sul piano di campagna, rientrano nella tipologia “mini eolico” ed hanno quindi un contenuto impatto ambientale e paesaggistico. Al comune di Talla sono riconosciute “royalties” per un importo di 12.000 €/anno per 20 anni. Le aziende che partecipano alla realizzazione del parco eolico sono: CSAI Spa, STA Spa, Bioecologia Srl e Siena Ambiente Spa.

[ndr: Società: CSAI Spa – Centro Servizi Ambiente Impianti – Via Lungarno, 123 Terranuova Bracciolini (Arezzo). Società: STA Spa con sede in Via B. Varchi, 34 – Firenze. Si definisce così: Siamo una holding di imprese cooperative toscane ed emiliane (Unieco, La Castelnovese, Cooplat) e della Banca Monte dei Paschi di Siena.

 

Vedi anche: http://unieco.netribe.it/uniecoambiente/Sezione.jsp?titolo=STA%20S.p.A.&idSezione=264

Società: BIO-ECOLOGIA Srl – Via di Fondovalle, 6 – Chiusi (Siena). (100% controllata da SIENA AMBIENTE Spa.) Società: SIENA AMBIENTE Spa. Via Simone Martini, 57 (Siena)]

I lavori proseguono:

Eolico, la Toscana spiega le vele nell’aretino. Posizionata la prima torre del parco di Talla, che sfrutta l’energia del vento (23/10/2013)

Fonte: Greenreport

I lavori sono entrati nel vivo al Parco eolico di Talla, in provincia di Arezzo, facendo fare un passo in più alla Toscana che avanza a suon di energia rinnovabile. All’impianto, condiviso da Csai Spa, Sta Spa, Bioecologia Srl e Sienambiente, si sta procedendo ora con l’assemblaggio della prima turbina e con l’installazione delle strutture di sostegno dei rotori e dei sistemi di ancoraggio. Nelle prossime settimane, una squadra di tecnici di Sienambiente appositamente formata e proveniente dall’impianto di compostaggio di Abbadia San Salvatore attualmente chiuso per attività di manutenzione, si occuperà del montaggio della seconda torre e successivamente della manutenzione del parco eolico. Oltre al progetto di Talla, Sienambiente rimane impegnata (in partnership con le società Sansedoni e Nova.e) in una serie di iniziative finalizzate all’installazione sul territorio nazionale di microturbine della potenza di 55 kWp ciascuna. Nel 2012, sono state installati 2 degli 11 impianti previsti nel piano di sviluppo. […] Gli aerogeneratori, prodotti dall’azienda francese Vergnet, rientrano nella categoria “mini eolico” con un contenuto impatto ambientale e paesaggistico

Vedi anche indirizzo internet:

http://www.distrettoenergierinnovabili.it/der/s/rinnovabili-territorio/eolico-la-toscana-spiega-le-vele-nell2019aretino

Ed eccoci arrivati all’inaugurazione:

Arezzo, inaugurato il parco eolico di Talla (16 aprile 2014)

Presentato pubblicamente il Parco eolico in località Poggio alle Lame, passo La Crocina, nel comune aretino di Talla. Questa mattina sono intervenute le scolaresche, gli organi di informazione, gli addetti ai lavori ed i rappresentanti delle istituzioni locali (tra cui i sindaci del Casentino e l’Assessore Provinciale all’Ambiente, Andrea Cutini). Anche l’Arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Mons. Riccardo Fontana ha voluto esprimere vicinanza inviando il seguente messaggio: “Grato cortese invito inaugurazione Parco Eolico, mi felicito per l’iniziativa et esprimo ogni miglior successo auspicando ripresa lavoro per abitanti nostro territorio”. Il Sindaco di Talla, Francesco Rocchio, ha fatto gli onori di casa ed era visibilmente soddisfatto.  “Ormai da più di dieci anni si sono fatti avanti molte aziende, anche multinazionali, per costruire un parco eolico qui a Talla. Noi siamo sempre stati entusiasti dell’idea di poter sfruttare questa importanza fonte rinnovabile, ma gli impianti proposti erano troppo impattanti, sia per il numero di Pale proposte che per la loro tipologia – sottolinea il Sindaco – Fa invece piacere constatare che il progetto che più ci ha convinto è proprio quello presentato da aziende del territorio, toscane”. L’Arch. Luana Frassinetti, nel duplice ruolo di Amministratore delegato di Sienambiente Spa e CSAI Spa, si è fatta portavoce di tutte le aziende sottolineando come “l’appuntamento di oggi rispecchia la volontà di CSAI Spa, STA Spa, Bioecologia Srl e Siena Ambiente Spa di giocare un ruolo da protagonisti in questa nuova fase che vede un profondo e ormai indispensabile intreccio dei temi che riguardano l’ambiente, sviluppo, green economy e ricerca”. Oggi – ha spiegato Frassinetti – è quindi un giorno importante per noi, perché vediamo concretizzarsi un progetto nel quale abbiamo creduto fortemente e che permetterà un potenziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili con relativa riduzione di Co2 rispetto ai combustibili fossili”. Il parco eolico “La Crocina” è costituito da quattro aereogeneratori, prodotti dalla francese VERGNET, a due pale e grazie all’innovativo sistema di ancoraggio, hanno un contenuto impatto ambientale e paesaggistico. I lavori sono terminati a dicembre 2013 ed è seguito un periodo di test per il rodaggio dei motori. Nei primi tre mesi di attività il parco eolico di Talla ha prodotto 142.644 kWh di energia elettrica evitando l’immissione in atmosfera (rispetto ai combustibili fossili) di 67 tonnellate di CO2. La potenza nominale di ogni singolo impianto è di 200 kW con una capacità produttiva di 400.000 kWh/anno. Complessivamente quindi si ipotizza una cessione nella rete elettrica nazionale da parte del parco eolico dicirca 1.600.000 kWh/anno, pari al fabbisogno medio annuale di circa 760 famiglie (utenze domestiche). Al comune di Talla sono riconosciute “royalties” per un importo di 12.000 €/anno per 20 anni.  Il terreno su cui sorgono gli aerogeneratori può continuare ad essere utilizzato per scopi agro-silvo-pastorali, oltre che per scopi ludico ricreativi (trekking, mountain bike, ecc.). A tal fine sono stati inoltre installati due totem informativi (uno al parcheggio del Parco ed uno in Paese)  per facilitare l’accessibilità al sito.

Vedi anche indirizzo internet:

http://www.greenreport.it/news-partner/arezzo-inaugurato-parco-eolico-talla/

Ed infine: Energia Eolica

CSAI Spa partecipa, insieme ad altre aziende toscane, alla realizzazione del parco eolico di Talla (AR), composto da 4 aereogeneratori per la produzione di energia elettrica dal vento. L’impianto è stato ufficialmente inaugurato il 15 aprile 2014. La potenza nominale di ogni singolo impianto è di 200 kW con una capacità produttiva di 400.000 kWh/anno. Complessivamente quindi si ipotizza una cessione nella rete elettrica nazionale da parte del parco eolico di circa 1.600.000 kWh/anno, pari al fabbisogno medio annuale di circa 760 famiglie (utenze domestiche).  Gli aereogeneratori, prodotti dalla francese VERGNET, sono a due pale e grazie all’innovativo sistema di ancoraggio, hanno un contenuto impatto ambientale e paesaggistico. Le aziende che partecipano alla realizzazione del parco eolico sono: CSAI Spa, STA Spa, Bioecologia Srl e Sienambiente Spa. L’impianto è attualmente fuori esercizio in vista di una sua riorganizzazione (ndr: frase evidenziata dalla redazione di Casentino2000).

Vedi anche indirizzo internet:

http://www.csaimpianti.it/it/default/15/Energia-Eolica.html

Cosa significa “riorganizzare”: dare un nuovo assetto, rendere qualcosa più adeguato ed efficiente, organizzarsi di nuovo o in modo nuovo.

Ma se l’impianto è nuovo perché riorganizzarlo?

Stando alle informazioni avute dalle persone che abitano nella zona, dal 14 agosto 2014 l’impianto è fermo. C’è una ridda di ipotesi, un turbinio di voci che lo riguardano. Le prime parlano di una bocciatura da parte del GSE (Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A. è una società per azioni italiana, controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, alla quale sono attribuiti numerosi incarichi tra i quali l’erogazione di incentivi economici, dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. La Società è, inoltre, responsabile dell’attuazione dei meccanismi di promozione dell’efficienza energetica e svolge attività di informazione per promuovere la cultura dell’uso dell’energia compatibile e sostenibile con le esigenze dell’ambiente). Sembra che la mancata erogazione degli incentivi economici da parte di questo organismo abbia portato al fermo dell’impianto. Le società interessate, afferma un tecnico, hanno fatto ricorso al Tar che ha dato ragione al GSE ed ora i committenti si sono appellati al Consiglio di Stato. Sempre stando alle informazioni raccolte, il Comune di Talla ha spedito una lettera alle società interessate per chiedere chiarimenti relativi al fermo dell’impianto, ma alla richiesta non è stata data ancora nessuna risposta.

Altre ipotesi espresse dagli abitanti del comune sono: la diminuzione del prezzo del petrolio renderebbe poco conveniente produrre energia con le pale eoliche. L’impianto produceva troppa energia e metteva in crisi l’esistenza di una circostante centrale termo-elettrica e quindi andava fermato. C’è chi paventa anche lo smontaggio delle turbine ed il loro spostamento in altro sito. C’è chi dice di una certa difficoltà nella gestione degli aereogeneratori francesi, altri invece che manca il vento. Comunque e dovunque regna una grande confusione, la tipica situazione generata dall’assenza di notizie certe, da qui non sorte fuori nulla di buono, è evidente che le pale degli aereogeneratori sono ferme e nessuno sa il vero perché. Da diverso tempo, inoltre, una pala eolica è adagiata al suolo come se fosse in manutenzione, una combinazione sconveniente e deflagrante visibile anche dai finestrini delle auto in transito per la strada che alimenta a dismisura il vortice delle chiacchiere.

Il percorso social della vicenda è terribilmente italiano quasi da ventennio, c’è l’enfasi iniziale con gli slogan, le frasi di rito, una buona dose di populismo e serena autarchia, la generosità produttiva dell’impianto dovuta alla sua “noblesse française”, le ipotetiche 760 famiglie che avrebbero beneficiato di tale soluzione e di cui adesso non conosciamo la sorte, ecc…

Poi all’improvviso tutto si ferma, c’è qualcosa che non va, sul sito cala un silenzio di tomba, solo girando nella zona puoi vedere le cose ed ascoltare le persone. Sui giornali e sui social nessuno parla, ci sono voluti giorni e giorni per capirci poco e niente, poi scartabellando in internet, ho trovato in calce ad una pagina del sito della CSAI una riga che mi ha sorpreso lasciandomi privo della capacità di qualunque reazione, come colpito da una folgore che mi ha tramortito:

“L’impianto è attualmente fuori esercizio in vista di una sua riorganizzazione”.

Concludendo possiamo dire che questa vicenda non ha illuminato di rosa l’alba delle energie rinnovabili casentinesi e toscane, siamo delusi e la mancanza di notizie rende ancora più bruciante la frustrazione. Non si tratta soltanto di quattro pale che sono ferme senza un motivo palese, si tratta d’altro, di invertire un principio ed un modo di fare atavico. L’energia da quando il mondo è mondo, dal fuoco al vapore, dal petrolio all’uranio, è sempre stata oggetto di lotte, di contese, di guerre cruente e di interessi economici.

Quando l’economia del nostro paese come quella di tante altre nazioni del mondo ha un periodo di stagnazione arriva il tempo in cui gli uomini cercano di mantenere le proprie quote di benessere, come in una vera e propria guerra di posizione e se non trovano risposte alternative perché non funzionano smettono di guardare verso il sole, di correre dentro il vento, ritornano all’antico iniziando a scavare, cercando disperatamente dentro quel buio la risposta alle speranza perdute e che prima o poi da un buco fatto nel ventre generoso della madre terra fuoriesca l’energia per alimentare di nuovo il futuro. Credo perciò che tutti coloro che hanno assistito a queste vicende, perché i fatti guidano le scelte, non abbiano partecipato al referendum del 17 aprile sulle estrazioni in mare.

E così nell’assenza di novità, la maggioranza silenziosa e delusa non è andata a votare dando di nuovo fiato al gigantesco e primitivo urlo: “Trivellate uomini… trivellate!”

(tratto da CASENTINO2000 | n. 272 | Luglio 2016)

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