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giovedì, 26 Dicembre 2024

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Un pranzo di Natale… Tradizionale e trasgressivo

di Anselmo Fantoni – Il pranzo di natale una volta era un’occasione di fare scorta di proteine e di dare pace alla fame che era una compagna dei nostri nonni. Questo 2024 ci ha portato un po’ di guai, d’altronde anno bisesto, anno funesto, ma ora che stiamo per archiviare le cose negative di questo anno, proviamo a pensare ad un futuro migliore e prepariamoci a un Natale più piacevole e diverso, magari insieme ai nostri familiari, mettendo da parte divisioni e incomprensioni: “A Natale puoi…” recita una pubblicità famosa, non solo fare regali costosi, oggetti di moda, ma stringersi intorno agli affetti più cari o che un tempo erano tali. Se veramente vogliamo la pace nel mondo, tentiamo di realizzarla in casa nostra, gli affetti e la bontà produrranno frequenze positive e chi sa se il prossimo anno potremmo rivedere un mondo senza guerre. Ma senza l’impegno di ognuno di noi vani saranno gli sforzi. Così quest’anno abbiamo pensato a un menù particolare, tradizionale e trasgressivo allo stesso tempo perché quando c’è concordia nulla è impossibile.

Insalata di finocchi e trota affumicata Ingredienti per 4 persone: 1 finocchio 50 gr di uvetta 50 gr di olive taggiasche 50 gr di pinoli 1 arancia 100 gr di trota affumicata Sale e pepe q.b. Olio EVO q.b. Preparazione Tagliate finemente il finocchio, l’arancia e i filetti di trota, mischiate con gli altri ingredienti e servite.

Saccottini al cavolo nero Ingredienti: 250 gr di pasta da pizza o pane 250 gr di cavolo nero 1 salsiccia 1 spicchio d’aglio 1 spicchio d’arancio Sale pepe e peperoncino q.b. Olio EVO q.b. 1 tuorlo d’uovo Preparazione Lessate il cavolo nero, cuocete la salsiccia con l’aglio e l’olio facendola rosolare bene, aggiungete il cavolo nero tagliato finemente e fatelo insaporire per dieci minuti dopo aver aggiustato di sale, pepe e peperoncino. Stendete la pasta a piacimento in modo da formare dei saccottini ripieni del cavolo nero insaporito, chiudeteli e disponeteli in una teglia, spennellate con l’uovo e mettete in forno. Quando la pasta sarà cotta i saccottini sono pronti, serviteli con un filo di olio EVO e qualche goccia di arancio.

Agnello alle erbe Ingredienti: 500 gr di agnello, possibilmente il coscio 2 spicchi d’aglio Alloro, rosmarino, salvia, origano, menta, timo, foglie di finocchio 1 cucchiaio di aceto, Olio EVO q.b. Sale, pepe e peperoncino q.b Preparazione Prendete l’aglio, le erbe aromatiche, l’aceto, sale, pepe, peperoncino e olio, pestate tutto nel mortaio e formate una salsa con cui andrete a condire la carne facendo alcuni tagli in cui inserire la salsa, mettete in forno coprendo con un foglio di alluminio. A cottura ultimata togliete il foglio di alluminio e lasciate gratinare per dieci minuti.

Frolla ai frutti di bosco Ingredienti: 250 gr di pasta frolla 250 gr di frutti di bosco 20 gr di zucchero a velo Preparazione Fate dei biscottini di pasta frolla e cuoceteli in forno. Una volta cotti adagiateli in un vassoio versate i frutti di bosco e spolverate con lo zucchero a velo.

VINI CONSIGLIATI – Pinot Nero Extra Brut Luogo d’Agosto Alessio Brandolini – Bardolino DOC Aldo Adami – Torcolato di Maculan Il menù di Natale non può non avere bollicine. Per l’insalata di finocchi abbiamo scelto uno spumante dall’oltrepò pavese metodo classico Pinot nero extra brut Luogo d’Agosto dell’azienda Alessio Brandolini. Il vino ha un colore giallo con riflessi ramati con profumi di erbe aromatiche e un sorso pieno ed avvolgente che si sposa bene con l’insalata. Per il primo abbiamo scelto un Bardolino Doc di Aldo Adami, dal colore rubino vivace si entra in profumi di erbe aromatiche e un sorso pieno e piacevolmente fresco. Anche per il secondo rimaniamo sul Bardolino Doc che con i suoi sentori di timo, mentuccia e maggiorana concorda pienamente con gli aromi della carne. La freschezza e la morbidezza del vino si accoppiano in modo piacevole col piatto e regalano momenti di grande soddisfazione. Col dolce abbiamo pensato ad un passito il Torcolato di Maculan. Le uve una volta appassite nel fruttaio vengono vinificate e sostano per un anno in barrique contribuendo a costruire un vino opulento e ottimo con i biscottini ai frutti di bosco. I profumi di frutta disidratata, datteri, fico secco e spezie come cannella e caramella d’orzo. In bocca è piacevolmente lungo e si sposa piacevolmente col piatto. Lo spazio a disposizione non permette di parlare se non sinteticamente ma i vini scelti anche se di cantine diverse potrebbero essere un’indicazione di un tour nel lombardo-veneto di scolastica memoria, quando in quei territori nasceva il nostro risorgimento, solo tre vini per quattro piatti, ma tutti di grande piacevolezza. Se proprio non ve la sentite di passare il Natale lontani dai vostri amici e parenti un suggerimento per un pranzo né minimale né opulento, né luculliano né parco, insomma uno spunto per innovare la tradizione rimanendo ben piantati nel terreno con le nostre radici. Come sempre moderazione per salvaguardare la nostra e l’altrui salute e anche per godere al meglio della bontà di cibo e vini. Vitae summa brevis spem nos vetat inchoare longan.

(SAC A POCHE e MONDOVINO sono due rubriche a cura di Anselmo Fantoni)

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