di Francesco Benucci – Una pesca fruttuosa non è solo quella che, in senso letterale, porta in dote trote e simili, di ogni tipologia e di tutte le misure: la medesima espressione si può anche intendere, con significato figurato, come un ritrovarsi tra le mani, nella testa e nel cuore, la soddisfazione immateriale conseguente ad un bel risultato, la sensazione di una crescita, l’orgoglio di appartenere ad un gruppo coeso, un rapporto speciale, fatto di empatia e rispetto, verso la natura e alcuni aspetti di essa, come le acque e i loro “abitanti”.
Ebbene, c’è chi ha imparato a conciliare entrambe le accezioni della formula in oggetto, dando vita ad un circolo virtuoso che ha portato ad una stagione da incorniciare sotto molteplici punti di vista: stiamo parlando dell’associazione ASD Pescatori Casentinesi e dei risultati, a 360 gradi, conseguiti nell’ultimo anno. In primis, dopo l’organizzazione di varie gare in passato, la Federazione ha dato ulteriore fiducia al loro operato affidandogli l’allestimento di ben tre prove nazionali: Club Azzurro, semifinali a squadre e qualificazioni A3 individuali. E mai scelta fu più opportuna visto che si è trattato di tre gare riuscitissime, sia a livello organizzativo che di resa del pesce, tre gare dove i più forti provenienti da tutta Italia si sono sfidati, tre gare che hanno conferito lustro al territorio nostrano.
In questo contesto, già di per sé positivo, si sono aggiunti, a livello societario, risultati al di sopra delle aspettative con le vittorie del titolo provinciale a squadre con Venturini, Malenotti, Ciapetti; del titolo provinciale individuale con Ragazzini (secondo Malenotti e terzo Ciapetti per un podio tutto casentinese!) e del regionale a squadre, con un’ulteriore squadra sul gradino più basso del podio; Malenotti, Ragazzini, Del Pace, Cenni, Ciapetti, Cali, Romolini, Erli, Rosi, Celli, Cattivera, Ceccarelli, Boccalini, Orlandi, Benucci, Caiani si sono alternati nei vari team.
Una grande soddisfazione è poi arrivata in casa, dove per il secondo anno, con tanto di risultati di spicco (come quello della squadra targata Ciapetti, Venturini, Gori, Cafaggini, piazzatasi 12° e il gradino più alto del podio ottenuto da Venturini, sbaragliando nazionali e campioni mondiali), si sono qualificati per le finali a squadre disputate nel fiume Mallero in Valmalenco: qui tra tutte le società d’Italia (e sono tante!) hanno chiuso al 16° posto. Infine, ad ulteriore conferma di un’annata memorabile, ecco la ciliegina sulla torta: partiti da Strada in 8 per arrivare alle finali del Campionato Italiano, in 4 sono rimasti in lizza per entrare nel prestigioso Club Azzurro (accesso riservato ai primi 40); di questi 4, Orlandi e Venturini hanno conseguito risultati di tutto rispetto mentre i due giovani della comitiva, Ciapetti e Malenotti, addirittura… ce l’hanno fatta! Andiamo allora a conoscerli i due virgulti dei Pescatori Casentinesi che hanno colorato di “azzurro nazionale” la pesca nostrana!
Andrea Ciapetti inizia a pescare da bambino, seguendo le orme del babbo che lo porta in spalla e lo introduce ai segreti di questa attività rendendolo spettatore delle sue giornate lungo il fiume; verso i 10 anni, la passione si traduce nelle prime pescate in solitaria, anzi, in coppia con l’amico Daniele Ragazzini: i due frequentano i fossi vicino casa, il Fiumicello, l’Arno, tra Pratovecchio e Stia. A 14 anni inizia a gareggiare, contestualmente entra nel sodalizio dei Pescatori Casentinesi e, sotto la loro guida, con soprattutto Venturini come mentore, comincia a masticare attacchi, corone, canne più impegnative. La pesca è ormai diventata un motivo conduttore del suo percorso e Andrea non perde una stagione né una gara nonostante gli impegni lavorativi che si affacciano nella vita di quello che ora è un ragazzo di 27 anni. E tanta perseveranza ha avuto il giusto coronamento col bel risultato illustrato sopra: superate le selettive, le semifinali sono andate bene e nella prima gara delle finali, il sabato, è giunto 9°, un buon piazzamento ma non sufficiente per accedere al Club Azzurro; la domenica la competizione si è svolta nel Piave, un fiume più complicato, più largo, diverso dal contesto fluviale a cui siamo abituati in Casentino, eppure proprio qui è emerso ancor di più il valore del nostro che, al termine di una gara lottata fino alla fine, è riuscito a classificarsi 2°, l’ultima posizione utile per entrare nel suddetto Club Azzurro. Si è trattato di una grande soddisfazione che colma, completa, arricchisce una passione coltivata da anni. Giunto ad un livello così importante, l’obiettivo è riuscire a riconfermarsi, in modo tale da rimanere nei 40: non sarà facile ma Andrea, ne siamo certi, si impegnerà in tale ottica, speriamo con successo!
Guglielmo Malenotti, altro enfant prodige dei Pescatori Casentinesi, inizia a pescare ancora prima di camminare, seguendo il babbo nello zaino e passandogli le esche. Non ricorda infatti nemmeno il momento preciso in cui ha preso per la prima volta la canna da pesca in mano ma è certo di una cosa: da sempre condivide questa enorme passione con il genitore e questo rappresenta senz’altro un valore aggiunto anche se, a volte, parlare con lui di tecnica diventa fonte di discussione! Oltre alla condivisione con il babbo, adora il contatto con la natura, la forma agonistica di prestazione individuale, la dinamicità di questa pesca sportiva e gli scenari che spesso li accolgono. Comincia le gare giovanissimo nell’APS San Godenzo, una società a cui lo lega ancora tanto affetto, con loro conosce forme di amore e rispetto per il proprio territorio che oggi sono ormai diventate rarissime. Partecipa ai Campionati Italiani individuali under per 7 anni e, in un’occasione, si classifica 2°. Quest’anno poi ha avuto la possibilità di essere accolto in una società (Pescatori Casentinesi) molto competitiva, dove pescano ragazzi conosciuti nel corso degli under e altri più adulti che realizzano sempre ottimi risultati. Questo passaggio lo ha reso sicuramente più determinato e motivato, come testimonia una stagione agonistica davvero soddisfacente, impreziosita dal raggiungimento di traguardi ragguardevoli (secondo al provinciale, secondo al regionale individuale e primo di squadra) e coronata con questa grande soddisfazione del Club Azzurro. Guglielmo è consapevole di aver oltrepassato una soglia tutto sommato di confort, in cui stava iniziando ad avere un po’ di esperienza, e che, oltre questo limite, occorre davvero una marcia in più. Al contempo spera di potersi dimostrare all’altezza di questa categoria e sicuramente si impegnerà per migliorarsi e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, forte della sua determinazione e di una società di pesca così stimolante, dove i risultati sono importanti ma non meno dei rapporti umani.
E d’altronde, come le storie di Andrea e Guglielmo insegnano, quando si parla di passioni tramandate di padre in figlio, amore per la natura, cura dei rapporti umani, la pesca non può che risultare fruttuosa nell’accezione più ampia dell’espressione!
A riprova di ciò, altri numeri ed altri risultati attestano la lodevole attività dei Pescatori Casentinesi: sono cresciute le adesioni con pescatori di fuori provincia che si sono affacciati chiedendo di poter venire a fare pratica in loco, questo per dire il buon lavoro e la notorietà che i nostri stanno riscuotendo; capita poi di andare in giro e sentir domandare quando organizzano qualcosa, visto che ormai sono garanzia di una buona riuscita degli eventi; non possiamo dimenticare ritorni illustri come quelli di Cenni, Ceccarelli e Tognaccini e la crescita di ragazzi giovani; ad alimentare il “clima di squadra” ecco cene e pranzi in compagnia che legano un gruppo di pescatori e non solo; non ultima va menzionata la gestione della ZRS CAPODARNO (1000 presenze di pescatori nella stagione passata ne testimoniano il successo); infine, tra le mission dei pescatori valligiani rientra altresì l’organizzazione di giornate a tema, dedicate ai più giovani o ai ragazzi diversamente abili dei centri Tangram, Isola che non c’è e Pesciolino rosso, un nuovo evento in tal senso è già in programma a settembre preso la Troticoltura Puccini.
E a proposito di organizzazione, i Pescatori Casentinesi sono il lizza per riportare nella nostra vallata, nel 2024, il campionato del mondo esche naturali… loro incrociano le dita e noi già pregustiamo… l’ennesima pesca fruttuosa!