di Melissa Frulloni – Gello è un piccolo e tipico borgo del nostro Casentino, situato alle porte della Vallesanta. Le sue case in pietra e gli stretti vicoli, come spesso accade ai paesini casentinesi più remoti, sono rimasti a lungo disabitati, ma da qualche anno a questa parte qualcuno ha trovato in questo angolo di Casentino il suo paradiso in terra.
Stiamo parlando di un’idea nata da un gruppo di turisti olandesi che venuti in vacanza in Casentino, hanno visto in Gello un luogo bellissimo e da valorizzare. Hanno deciso affittarlo ai loro concittadini il paesino completamente ristrutturato, con stanze, suite e persino una casa sull’albero, considerata la “camera” più elegante ed emozionante dell’”hotel”, per far vivere agli avventori di Gello un’esperienza totalmente green e immersi nella foresta del Casentino.
La storia di Gello però coinvolge anche dei casentinesi che entrando in contatto con gli olandesi hanno potuto conoscere un mondo (turistico) che si muove da Gello verso la vallata, forse anche all’insaputa di molti casentinesi. Loro sono Manila Fiumicelli e Massimiliano Senesi (nella foto), proprietari del supermercato “I Commensali”, a Soci e Fabrizio Andreola, che possiede una fattoria vicino all’abitato di Gello.
È stato proprio grazie a Fabrizio e alla sua passione di confezionare prodotti tipici del nostro territorio che Massimiliano e Manila hanno potuto dare il via ad un progetto che cerca di esportare all’estero un po’ di Casentino. La fattoria di Fabrizio è un vero e proprio punto di ritrovo per questi stranieri, una tappa obbligata per molti olandesi che vogliono conoscere e vivere davvero la vallata, passando dai prodotti che offre il territorio. Da Fabrizio infatti hanno la possibilità di assaggiare le pietanze tipiche casentinesi, di vedere gli animali, di vivere lontano dalla città, tra alberi e prati in fiore. Fabrizio organizza spesso delle cene per gli avventori olandesi ed è stato proprio durante una di queste che i suoi ospiti gli hanno proposto di “esportare” anche in Olanda i sapori della tradizione casentinese, portando a casa loro i nostri salumi, le carni, i formaggi del Casentino e, perché no, anche dei casentinesi doc, come Massimiliano e Manila, per farsi spiegare tutti i trucchi del buon vivere e del buon mangiare. “È per questo che il 20 gennaio scorso siamo partiti, noi tre, su una macchina, alle 11 di sera per raggiungere, 16 ore dopo, la casa di Igor (uno dei gestori del borgo di Gello) nel centro di Amsterdam.”
Ci racconta Massimiliano de “I Commensali” che continua: “Quando i turisti olandesi hanno chiesto se era possibile degustare i prodotti tipici del Casentino in Olanda non ci abbiamo pensato due volte. Gli abbiamo detto di dirci luogo, ora e data, di comunicarci una location precisa in cui recarci e di farci trovare degli ospiti affamati per cena; eravamo pronti a fargli assaggiare tutte le prelibatezze che offre la valle più nascosta della Toscana.”
Ad Amsterdam, gli avventori si sono ritrovati in un genere molto particolare di ristornate che potremmo definire “usa e getta”, in cui vengono occupati temporaneamente degli spazi per mangiare. Massimiliano, Fabrizio e Manila hanno servito i tipici prodotti casentinesi nel Lloyd Hotel, un albergo davvero storico e bellissimo di Amsterdam. Fabrizio ha portato le carni dei suoi maiali, mentre Massimiliano ha fatto assaggiare il Vitellone Casentinese che lui stesso confeziona. E poi crostini neri, tipici della tradizione toscana, paste al sugo, finocchiona, prosciutto, insomma tutti prodotti che hanno fatto respirare anche ad Amsterdam un po’ d’aria casentinese.
Come ci spiega ancora Massimiliano: “Abbiamo partecipato a tre cene, durante tre serate diverse, alle quali c’erano circa 50 avventori ciascuna. Gli olandesi ci aspettavano trepidanti ed emozionati; avevano persino attaccato le foto del Castello di Poppi alle pareti e comprato la pasta, che nei loro supermercati costa tantissimo, per condirla con il nostro sugo. Io e Fabrizio abbiamo cucinato la carne casentinese alla brace in un barbecue portatile davvero originale, brevettato dai nostri amici di Amsterdam, che loro chiamano un barrel-q. L’atmosfera che si respira a queste cene è di allegria e voglia di stare insieme, la stessa che gli avventori trovano a Gello dove cercano di fare insieme quante più attività possibili, mangiare, cucinare, fare il pane fatto in casa. Queste persone sono alla ricerca di rapporti umani autentici che forse nella città hanno perso e che invece in un luogo isolato e silenzioso come Gello sanno ritrovare e apprezzare.”
Sarà per questo che questi turisti amano così tanto il nostro stile di vita e la cucina casentinese. Ricercano prodotti genuini, veri che solo la terra può dare. “Pensate che ci hanno fatto portare ad Amsterdam anche dei dischetti di legno che hanno venduto come souvenir della serata a tutti gli avventori. Cercano dei prodotti grezzi, semplici e anche la loro vacanza in Casentino deve essere così senza troppi fronzoli; immersi nella natura, magari scalzi e a dormire su un albero.” Ci ha spiegato ancora Massimiliano.
A differenza di quello che si può pensare, però, questi turisti vivono davvero la nostra vallata. Non si limitano a soggiornare nell’isolatissimo Gello, ma fanno la spesa nei nostri negozi, consumano nei ristoranti della vallata e partecipano, quando ci sono, a feste, sagre, manifestazioni del nostro territorio, proprio perché vogliono conoscere il Casentino a 360°. Quindi la loro presenza garantisce anche un ritorno economico e un turismo sul quale, forse, servirebbe fare più luce e puntare di più.
(tratto da CASENTINO2000 | n. 268 | Marzo 2016)