di Francesca Maggini – L’importante progetto del Comune di Bibbiena che offre corsi di nuoto gratuiti ai giovani disabili ci ha spinto ad una profonda riflessione. Quando si parla di inclusione sociale si deve ricordare, prima di tutto, come i confini della nostra società dovrebbero essere aperti e in grado di garantire, anche alle persone con disabilità, l’accesso a tutti i servizi fondamentali. È necessario che, a molteplici livelli, siano garantiti dei progetti in grado di creare occasioni di incontro, di condivisione, di formazione e di lavoro per tutte le persone che vivono condizioni di disabilità o di fragilità fisica e psichica.
Per fortuna, nel nostro paese, ci sono tanti progetti di inclusione rivolti alle persone disabili e, ogni anno, la sensibilizzazione nei confronti di questo tema, aumenta sempre di più e soprattutto negli ultimi tempi sta prendendo campo un nuovo e diverso approccio alla disabilità. Maggiore, infatti, è la consapevolezza che i servizi, così come sono stati concepiti fino ad ora, appaiono in sofferenza sia rispetto alla domanda (le liste di attesa possono essere anche molto lunghe) sia rispetto alle modalità di intervento e all’efficacia.
Oggi infatti, per favorire l’autonomia e l’integrazione delle persone con disabilità appare necessario provare ad intervenire, in maniera il più incisiva possibile, sulle piccole grandi cose della vita di ogni giorno, in tutte le diverse fasce di età, al fine di spingere all’acquisizione, se pur graduale, di nuove competenze pratiche e relazionali, che possano incidere positivamente sulla crescita dell’autostima personale e sul conseguente miglioramento delle proprie autonomie. Solo in questo modo si può riuscire a migliorare la qualità della vita e le capacità di relazione di chi, ogni giorno, convive con disabilità che, purtroppo, il più delle volte ostacolano anche le cose più semplici della vita quotidiana.
Avviare e intensificare processi di sensibilizzazione appare di notevole importanza, dar vita a progetti che si concentrano sui benefici di certe attività, permette di percorrere un viaggio verso un mondo sempre più inclusivo, un mondo che anche attraverso progetti creati attorno allo sport cerca, prima di ogni altra cosa, di abbattere le barriere. Il binomio con lo sport è da sempre apparso molto importante, la disabilità fisica trae grande beneficio dalle attività sportive e permette di abbattere pregiudizi che purtroppo ancora oggi esistono e sono molto radicati nella nostra società.
Uno degli sport che favoriscono maggiormente l’intero sviluppo muscolare del corpo è proprio il nuoto che rappresenta un pilastro fondamentale nella vita delle persone con disabilità motoria. Oltre a potenziare la coordinazione e le funzioni cardio-circolatorie, le attività in acqua sono anche un grande divertimento per tutte le età. Il nuoto propone infinite occasioni per cercare di azzerare le diversità e abbattere le barriere. L’acqua ha il grande potere di alleggerire i movimenti, di semplificare le attività motorie, di allenare la maggior parte dei muscoli del corpo e di aiutare anche nella riabilitazione di funzioni che possono essere compromesse. Inoltre, le proprietà rilassanti dell’acqua rendono l’approccio al nuoto un’ottima opportunità per favorire la distensione muscolare e per diminuire le tensioni psichiche.
Il Comune di Bibbiena, con diversi progetti cerca di accogliere le molteplici esigenze di tante famiglie che ogni giorno combattono con le disabilità dei propri cari, uno di questi è appunto l’avvio di corsi di nuoto gratuiti per giovani ragazzi e ragazze con disabilità e come ci racconta l’assessore al sociale Francesco Frenos: «questi corsi vanno a soddisfare i bisogni sulla salute fisica e sul benessere psicologico di tante persone. Questo progetto è nato diversi anni fa e ogni anno abbiamo sempre ricevuto un riscontro molto positivo, pertanto anche quest’anno, stiamo proseguendo su un percorso già definito. Il comune riceve delle segnalazioni dai servizi o direttamente dalle stesse famiglie di giovani residenti sul nostro territorio. L’anno scorso furono 17 gli utenti coinvolti in questo importante progetto. Una volta ricevute tutte le richieste e le conseguenti domande viene definito quante ore di nuoto potranno essere assegnare ad ognuno. La realizzazione di questo progetto è possibile grazie al coinvolgimento di tutti gli uffici, genitori, specialisti e non per ultimi gli istruttori dell’Associazione Bibbiena nuoto che realizzano corsi individuali personalizzati per ognuno».
Si tratta di un progetto semplice ma prezioso che regala benefici fisici e tanti sorrisi ai ragazzi che ne prendono parte. Spesso nella semplicità di questi progetti si racchiude il valore più grande: provare ad abbattere le barriere fisiche e soprattutto culturali che separano, ancora davvero troppo spesso, la cosiddetta normalità dalla disabilità.