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domenica, 24 Novembre 2024

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Viabilità: il PD di Bibbiena replica ad Italia Viva

Lungi da noi il voler alimentare inutili polemiche su un tema così strategico per la vallata qual è quello della viabilità del Casentino. Leggendo le prese di posizione di Ulivelli dovremmo parlare di “Lesa banalità”.
Del resto non siamo stati certo noi ad utilizzare toni e linguaggi polemici per primi su questo tema. Noi crediamo che prima di arrogarsi il diritto di parlare a nome delle aziende, chi rappresenta una forza politica dovrebbe dimostrare con certezza di averne la titolarità. Noi difendiamo semplicemente l’importante lavoro che è stato fatto negli anni per dare al Casentino una viabilità di fondovalle più sicure e scorrevole, eliminando i punti critici nei quali, purtroppo, negli anni si sono verificati numerosi incidenti anche mortali.
Mai come in questo momento ci sono stati tanti progetti contemporaneamente in corso di realizzazione o di progettazione lungo la Sr 71, compresa quella variante di Arezzo che sarà decisiva per accorciare i tempi di percorrenza. Svilire questo lavoro va chiaramente a danno dell’interesse pubblico e dei cittadini. Tra le opere che si stanno realizzando c’è anche la variante del Corsalone che, una volta tornata al suo tracciato originario, non danneggia alcuna azienda, ma si rileva un vantaggio concreto per tutti i casentinesi.
Chi non vuole che quest’opera si faccia, deve spiegare in modo concreto le ragioni per le quali sostiene che quest’opera è contro il pubblico interesse, altrimenti dovremo dedurre che è contro l’interesse di qualcuno nello specifico. E la spiegazione non può essere che i casentinesi devono soffrire aspettando che giunga a conclusione il dibattito decennale sui trafori, sulla fattibilità degli stessi, sulle risorse necessarie per realizzarli laddove fossero fattibili e su chi deve mettere i soldi. Se si fosse seguita questa strada, oggi avremmo il vecchio tracciato della 71 ben più disagevole e pericoloso di quello che lotto dopo lotto è stato e sarà realizzato!
Chi vorrebbe proporsi a Governare il Paese dovrebbe ben conoscere i criteri con sui si progettano e si realizzano le viabilità pubbliche. Il bacino d’utenza, sia in termini di abitati che di PIL, sia in termini di flussi di traffico attesi, la morfologia dei luoghi, le caratteristiche dei luoghi, la necessità di creare rete tra le infrastrutture, i milioni d’euro già spesi che in 20/30 anno ridotto di un buon 30% i tempi di percorrenza specie nei tratti che sono stati rettificati ed ampliati, ultimo e non ultimo i vincoli di bilancio.
Pensare che la Regione o lo Stato spendano per un opera, il traforo verso Firenze, piu’ o meno quanto costerebbe dotare della corsia d’emergenza la Fi-Pi-Li che non collega 30.000 abitati a Firenze, ma collega il 60% della popolazione Toscana (qualche milioni di Toscani), i porti con l’entro terra, i due maggiori aeroporti toscani, il 60% del PIL toscano e si potrebbe continuare a lungo, ci pare come minimo una boutade. Boh, forse Italia Viva (e non solo) gioca troppo spesso a Monopoli. Temi complessi e articolati, che se si pensa come comunità di affrontarli con le “sparate” difficilmente realizzabili, si disinforma il cittadino e veramente ci prendiamo soltanto in giro … allora a quel punto meglio il teletrasporto!!!
(COMUNICATO – PD Bibbiena)

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