Una storia unica nel suo genere quella della Famiglia Vignali che ha radici ancor prima del motore e che nei primi anni trenta del novecento entra di diritto a far parte di quelle dei pionieri dell’autotrasporto casentinese. Riccardo Vignali, classe 1914 e Gianfranco Vignali, classe 1933 sono tra i precursori dell’autotrasporto all’estero che ha unito idealmente la vallata del Casentino con l’Africa delle colonie italiane.
Giovanbattista che attualmente porta avanti la tradizione familiare nel mondo dell’autotrasporto è il custode di molti racconti avventurosi che gli sono stati tramandati da suo zio e da suo babbo, uomini in cerca di lavoro che decisero di affrontare le impervie mulattiere etiopi alla guida dei loro autocarri Fiat utilizzati per trasportare beni e materiali di prima necessità in un epoca coloniale e post coloniale durante la quale in quei paesi c’era bisogno di tutto, per mangiare, per costruire e soprattutto per sopravvivere, perché al contrario della narrazione apologetica che veniva fatta in quegli anni il colonialismo non aveva portato ricchezza e libertà al popolo africano ma ben altro, c’era bisogno di tutto e ci si doveva muovere in un tessuto sociale fatto principalmente di villaggi tribali con cui era difficile relazionarsi.
Dopo la guerra Italo-Turca del 1911, conclusasi con il protettorato libico nel 1912, l’Italia continuò ad occupare le colonie conquistate o acquistate precedentemente come Eritrea, Etiopia e Somalia fino ai primi anni 60, colonie in cui si dovevano prevalentemente creare delle comunità agricole partendo dal nulla più totale, da qui il bisogno di avere anche una rete di collegamenti e di trasporti che creò opportunità di lavoro per chi come Riccardo e Gianfranco Vignali decisero di partire a cercare fortuna in quelle parti del Mondo. Una vita difficile lontana dalle terre di origine, lontana dalle famiglie e da qualsiasi tipo di comfort, sacrifici che come al giorno d’oggi portano l’autotrasportatore a doversi adattare a qualsiasi tipo di condizione ed a qualsiasi situazione, con la differenza che oggi siamo molto aiutati dalla tecnologia, all’epoca invece ci si doveva inventare ed improvvisare oltre che autisti anche meccanici ed esploratori, con grande coraggio.
Nelle preziose foto che pubblichiamo in questo numero c’è l’importante testimonianza di quelle che erano le condizioni di lavoro e di vita in un territorio del tutto inospitale e scarso di risorse, completamente sprovvisto di qualsiasi tipo di infrastruttura che potesse agevolare le attività di autotrasporto delle merci. Riccardo e Gianfranco Vignali hanno raccontato di strade che non esistevano e che venivano battute da loro stessi con l’aiuto della gente del posto, di guasti tecnici ai loro mezzi Fiat rimediati in maniera rocambolesca ed a volte anche di vere e proprie attraversate fluviali che sarebbero state più adeguate ad una zattera che ad un camion, ci si doveva inventare ogni giorno ed ogni chilometro percorso era una vera e propria avventura ma anche una grande esperienza umana.
Oggi, nel 2023, a distanza di quasi 70 anni da quelle avventure, Giovanbattista Vignali prosegue l’attività di famiglia in stretta collaborazione con la cementeria Colacem di Rassina, possiede infatti ancora la licenza originale dei suoi predecessori, ed immatricola un nuovo camion IVECO S-WAY 570 “Turbo Star”, orgoglio nazionale ed unico in Casentino. Autocarro che rievoca epoche in cui la italianissima IVECO, parte del Gruppo FIAT, creò il 190-48 Turbo Star, veicolo iconico nel mondo dell’autotrasporto con il suo motore 8 cilindri a V che era al top in quanto a potenza, tecnologia e prestazioni, veicolo che ha dato gloria all’industria italiana e che ancora oggi tutti gli autisti ricordano come unico nel suo genere.
Un camion che ricorda i trascorsi della Famiglia Vignali che ha una lunga storia con i camion Fiat, tanto da potersi annoverare tra i primi ad avere alcuni modelli usciti dalla casa italiana, negli anni si sono avvicendati in famiglia anche autocarri di altre marche però il legame con Fiat e quindi IVECO è forte, dopo aver avuto il mitico 190-48 torna in casa questo modello celebrativo che da anche lustro alle nostre strade, quella che era la Strada Statale 71 di nuovo percorsa da una leggenda tutta italiana, il TURBO STAR.
Come sempre auguriamo buona strada a tutti i nostri lettori, raccomandiamo la massima prudenza ed il rispetto per tutti gli utenti, dalla bicicletta al camion, ci avviciniamo al Natale e molte delle merci che allieteranno le vostre case viaggeranno sui nostri camion da e per tutte le famiglie italiane, quindi tutta la nostra categoria vi augura Buone Feste.
Trasportare Il Casentino Storia, cronaca ed attualità dell’autotrasporto di vallata a cura di “Quelli della SS71”