di Francesco Benucci – Lo sport avvicina, cementa, unisce. Nella vittoria e nella sconfitta. Anche quando una rete si pone come ostacolo. Anche quando consiste in una forma di lotta. Lo sport, quello vero e autentico, unisce sempre e comunque. Lo sanno bene i componenti della società sportiva Casentino Sport Club ASD, che già a partire dal nome del sodalizio si fanno portatori di un’attività che sotto la sua ala fa sentire i tesserati inclusi in un’organizzazione compatta e che si muove all’unisono all’insegna del crescere, migliorare e divertirsi insieme.
Tutto nasce dalla cessione del titolo della Polisportiva Virtus Archiano, nella stagione 2019/ 2020 e dallo svilupparsi di un’iniziativa che opera in diversi comuni della vallata (Bibbiena, Poppi, Castel Focognano, Chiusi della Verna – Corsalone) e che vede Luca Puri nella veste di presidente e Piermario Brami come vice. In ossequio al nominativo scelto la società non si concentra in un solo settore ma ne prevede ben due: la pallavolo (Volley Casentino) e il karate (Dai Karate Club). E in entrambi i suddetti settori si registrano successi di vario tipo.
Per quanto riguarda il Volley Casentino, la stagione appena conclusasi ha lasciato in eredità la vittoria del campionato di Prima Divisione maschile, con conseguente promozione in Serie D (allenatore Simone Conti), la vittoria del campionato di Prima Divisione femminile, anche in questo caso con conseguente promozione in Serie D (allenatore Milo Ragazzini) e la vittoria del campionato UISP misto senior (allenatrice Silvia Fornaini). Alla base di questi risultati ci sono sicuramente la passione del presidente e dei suoi collaboratori, altresì meritevoli per aver tenuto botta nel periodo Covid (palestra aperta giustamente sotto ferreo protocollo, atleti partecipanti 20 circa), la coesione e la determinazione del gruppo squadra (tutti i giocatori e le giocatrici sono del territorio e giocano insieme da anni) e il tifo, che in particolare quest’anno è stato straordinario, seguendo con entusiasmo e costante partecipazione sia le gare in casa che quelle in trasferta. E poi, a fondamento del tutto, si riscontra quella peculiarità dello sport che citavamo all’inizio e che costituisce la formula del successo, indipendentemente dal risultato strettamente sportivo: la capacità di unirsi, di remare insieme verso un obiettivo, di rialzarsi dopo una sconfitta, di superare gli ostacoli, sia che si tratti, come sovente in questo caso, di reti materiali, sia che si tratti, come accade altrettanto spesso, di reti, barriere allegoriche.
Certamente questi input si ritrovano nel parimenti importante settore giovanile che comprende gruppi di volley under 12, under 13, under 14 e under 16 femminili, under 17 e under 19 maschili e che vede la presenza di allenatori/trici casentinesi, giovani anch’essi e spinti da tanta passione e voglia di stare in palestra. A tal proposito le porte, per chi vuol provare a cimentarsi in questo sport fatto di rispetto e fair play, sono sempre aperte, come testimoniano, tra l’altro, le pagine facebook e instagram Volley Casentino, dove vengono diramate informazioni rispetto alle squadre e agli orari degli allenamenti. E se attualmente la società conta 140 tesserati tra femmine e maschi, ed è certamente un buon punto di partenza, tra gli obiettivi futuri c’è anche quello di potenziare il settore giovanile sia maschile che femminile, al fine di poter dare nei prossimi anni il cambio alle ragazze e ai ragazzi che giocano nelle prime squadre, perseguendo così una linea di continuità e crescita costante.
A proposito di crescita e risultati ragguardevoli, il sodalizio Casentino Sport Club comprende, come scritto in precedenza, un ulteriore settore: nella Palestra delle Scuole Elementari di Soci, dal 1990, opera il Dai Karate Club, società di karate affiliata alla F.I.J.L.K.A.M. (Federazione Italiana Judo Lotta Karate ed Arti Marziali). Il Direttore Tecnico è il Maestro Piermario Brami, cintura nera 6° Dan di karate, istruttore CONI dei Centri di Avviamento allo sport, abilitato all’insegnamento del Progetto Karate a Scuola e all’insegnamento del Metodo Globale di Autodifesa. Lo affiancano gli allenatori Martini Paolo, Bendoni Andrea e Bonini Riccardo, cinture nere 3° Dan, Moneti Mirco e Biagiotti Miriam, cinture nere 2° Dan. Tra le finalità principali c’è quella di spaziare in tutti i settori propedeutici all’apprendimento delle capacità motorie ed alle tre discipline che incorpora il Karate: Khion-Kata-Kumite. Il lavoro dei nostri è orientato a 360 gradi così da far acquisire a tutti i karatechi una visione totale del karate, non solo indirizzata alle gare. Nonostante questo principio, fondamentale, di non esasperata specializzazione, si annotano tra i vari atleti Campioni Regionali e perfino una Vicecampionessa Italiana di Kumite (combattimento), l’atleta di punta Anna Occhiolini, classe 2006, sociana doc. Anna, che fa parte della squadra Toscana del CTR, con la stessa, il 25 Aprile 2023, a Rimini è arrivata seconda nel quadrangolare contro la nazionale italiana giovanile.
Per chi fosse interessato a provare uno sport che sarebbe riduttivo definire di sola lotta ma che, piuttosto, insegna a conoscere sé stessi, a confrontarsi con i propri limiti e le proprie potenzialità, a rispettare l’altro, i corsi di karate e di avviamento allo sport per bambini (dai 6 ai 12 anni) si svolgono nella Palestra delle Scuole Elementari di Soci il martedì ed il giovedì dalle ore 18,30 alle ore 19,15, quelli per ragazzi ed adulti gli stessi giorni dalle ore 19,30 alle ore 21,00.
E poi… e poi c’è una storia che merita di essere raccontata: da più di un anno annoverano tra le loro fila la forte atleta ucraina Dudka Daria, di Kiev, classe 2009, cintura marrone di karate, che insieme alla mamma ed al fratellino di tre anni, è scappata dalla guerra. A fine maggio 2023 Anna Occhiolini e Daria Dudka hanno partecipato a Firenze allo stage della campionessa ucraina di karate, medaglia olimpica di Tokyo, Anzhelika Terliuga. I casi della vita: chi avrebbe mai detto che la giovane Daria, in fuga dal conflitto e venuta in Italia più di un anno fa, che sognava fin da bambina, mentre faceva karate nella sua terra natia, di allenarsi un giorno con la sua campionessa preferita, avrebbe realizzato questo sogno proprio qui, in Italia, a migliaia di chilometri dalla loro patria.
E se i suoi amici e compagni sono felici di aver contribuito a realizzarlo, chi legge questo articolo ha probabilmente maturato, ancora una volta, una certezza in cui è racchiusa la magia dello sport, quello sport che, anche là dove le traversie della vita sembrano separare ed allontanare, avvicina, cementa e, infine, unisce.